Il problema di fondo è che dagli anni 90 ci siamo sempre fidati a occhi chiusi di ciò che funzionava e che era di facile reperibilità, chiudendo di fatto le porte alla sperimentazione. Anch'io son fra gli ultimi arrivati nella coltivazione biosostenibile (mea culpa) e sicuramente dovrò ancora accumulare molta esperienza in merito..ma sento che c'è aria di novità nel nostro ambiente..una ventata di freschezza che non si era mai avvertita prima negli ultimi vent'anni. Gli appassionati sono per la prima volta sempre più vicini, sia direttamente che indirettamente, alle problematiche ambientali che riguardano la salvaguardia degli affascinanti ecosistemi ospitanti piante carnivore. Ed anche il pensiero di coltivazione si evolve funzione di questa idea.