00 19/12/2014 16:06
Buongiorno, vorrei affrontare il discorso biosostenibilità cercando di sensibilizzare gli utenti del forum.
La maggior parte delle persone che si appassiona alla coltivazione di queste piante è attratta, come il sottoscritto, dalla particolare bellezza delle forme e dei colori, caratteristiche che la natura ha ottenuto a seguito di una lunga evoluzione.
Tale processo evolutivo ha avuto la possibilità di compiersi solamente grazie alle particolari condizioni delle zone in cui le p.c. si sono sviluppate, ovvero zone carenti di sostanze nutritive del suolo e ricche invece di prede quali gli insetti.
Per farla breve.....Il mio discorso vorrebbe cercare di far riflettere sul fatto che l'ecosistema delle zone dalle quali provengono le nostre piante non ha niente a che fare con il nostro, e di questo dobbiamo tener conto nel momento in cui inseriamo le piante nel nostro ecosistema, mettendole ad esempio sul balcone.
Le nostre zone non hanno mai avuto la presenza di piante predatrici e da noi il tutto si svolge seguendo ritmi completamente diversi.
Quando accogliamo nella nostra casa o nel nostro giardino una pianta proveniente dal sud-est asiatico o dalle paludi americane, bisognerebbe riflettere sul fatto che ci troviamo davanti ad una pianta cresciuta in cattività, quindi, invece di stare continuamente a fissare una dionea, per esempio, aspettando sadicamente che una povera ape venga attratta nella trappola, bisognerebbe realizzare che la maggior parte delle p.c. non necessita di tante prede durante la propria crescita, e molte di queste possono vivere tranquillamente con aminoacidi o concimi.
Concludo ricordando a tutti che le api sono fondamentali per il nostro ecosistema.