Ritenete fondamentale l'utilizzo di una corretta nomenclatura per le vostre piante?

pandalf85
00mercoledì 22 febbraio 2012 09:27
Chiaramente non è un sondaggio fine a se stesso. Sarebbe molto interessante leggere anche il parere di chi è a sfavore [SM=x349153]
Idroponico
00mercoledì 22 febbraio 2012 12:28
io voto si, ma dipende da quel che intendi..

perchè se devo scambiar, vendere, ecc. magari è utile saper che cosa ho in casa.
anche se devo far incroci magari può esser utile per saper cosa ho fatto..

ma per uno che vuol veder crescere la sua piantina sul terrazzo e null'altro, allora, forse non è fondamentale.. io ho molte piante che non so identificare, e che forse mai più identificherò! che mi frega l'importante è che appaiano belle e in salute.

magari però non ho capito quel che intendevi
pandalf85
00mercoledì 22 febbraio 2012 13:28
Grazie Idroponico per l'intervento. Mi sembra che sia un buon punto di partenza per fare un po di argomentazioni [SM=x349153]

Si sicuramente chi si accinge a coltivare per la prima volta gli basta sapere il minimo indispensabile per sapersi districare fra i generi. Chiaramente quando entra in gioco il collezionismo la notevole mole di dati costringe a essere un po più precisi, almeno sui dati delle locations. Ma questo a cosa è dovuto? E' interesse nostro nel venderle/collezionarle correttamente o cerchiamo di adempiere a un fine conservazionistico?

In tal contesto, perchè allora molti di noi collezioniano locations senza interessarsi alla loro correttezza?
cefa@
00mercoledì 22 febbraio 2012 13:41
Idroponico, 22/02/2012 12.28:

io voto si, ma dipende da quel che intendi..

perchè se devo scambiar, vendere, ecc. magari è utile saper che cosa ho in casa.
anche se devo far incroci magari può esser utile per saper cosa ho fatto..

ma per uno che vuol veder crescere la sua piantina sul terrazzo e null'altro, allora, forse non è fondamentale.. io ho molte piante che non so identificare, e che forse mai più identificherò! che mi frega l'importante è che appaiano belle e in salute.

magari però non ho capito quel che intendevi


Concordo pienamente... io non sono un botanico, io coltivo. Logico, tutte le mie piante hanno il loro cartellino, e ne le dovessi vendere qualcuna mi informerei bene su come scriverne il nome correttamente... ma per il resto credo le cose fondamentali siano ben altre.
Icchy92
00mercoledì 22 febbraio 2012 13:41
Io non riuscirei a dormire tranquillo senza sapere con precisione che piante coltivo [SM=x349178]
carnivor56
00mercoledì 22 febbraio 2012 13:45
Re:
Icchy92, 22/02/2012 13.41:

Io non riuscirei a dormire tranquillo senza sapere con precisione che piante coltivo [SM=x349178]




Vale anche per me!!! [SM=x349178]
poly47
00mercoledì 22 febbraio 2012 14:13
Non c'è niente di più bello dell'ordine! [SM=x349151]
Blackrimshot
00mercoledì 22 febbraio 2012 15:07
Giulio, sai bene che io sto muovendo i primi passi in questa direzione, e purtroppo mi son già reso conto che c'è una buona percentuale di "coltivatori" a cui non importa affatto.
Il problema è evidente, e sotto gli occhi di tutti; Quando un neofita si imbatte in annunci fallaci, quali sono molti di quelli scritti su ebay, allora è facile che ci si possa imbattere in scorrettezze di nomenclatura.
Per esempio:

Su ebay si trovano semi di Nepenthes risalenti allo scorso anno (mentre sappiamo bene che oltre i tre mesi dalla raccolta la percentuale di germinabilità diventa molto bassa se non nulla), semi di cultivar di Dionaea che sappiamo non daranno mai vita a piante con caratteristiche uguali alla madre e che, di conseguenza, non si possono etichettare con il nome della cultivar da cui son venuti fuori, ed addirittura, sempre su ebay, si è trovato lo sfagno blu...


So bene, che qui di esempi ne potremmo fare all'infinito, ma resta il fatto che dato come stanno le cose nel mondo del collezionismo, bisognerebbe cominciare a cercare un modo per risolvere i problemi.
Se si pensa che i maggiori ibridi da garden provengono dall'Olanda e che gli stessi olandesi sono incapaci di identificare un loro clone e/o incrocio, e plausibile pensare che ci affidiamo alle mani di nessuno!!!

Se coloro che si dedicano agli incroci e/o alla clonazione identificassero tutto come "hybrid A", "hybrid B", "hybrid C", e via dicendo, sarebbe plausibile che il sistema di identificazione implodesse, azzerando tutte le scorrettezze commesse in fattore nomenclatura; A mio parere poco ci manca che si imploda un pò tutti insieme appasionatamente.
ICPS dovrebbe svolgere un lavoro migliore per tutelare e garantire tutti gli appasionati coltivatori, ma anche i coltivatori dovrebbero mostrare 10" di pazienza per scrivere un cartellino in maniera rigorosa.





-Nico91
00mercoledì 22 febbraio 2012 15:28
ovviamente ho risposto di sì.
L'utilizzo corretto della nomenclatura e dei codici è qualcosa di molto importante, segno di serietà e correttezza verso gli altri a cui si vendono/regalano piante, oltre che per le piante stesse.
S.Simone
00mercoledì 22 febbraio 2012 16:29
L'argomento come al solito (quelli lanciati da Giulio) è molto interessante,
ma secondo me ci infrangiamo contro vari muri indistruttibili:

al primo posto metterei l'interesse che uno ha nei confronti delle carnivore,
di certo non ci si può aspettare che chi comincia sia ordinato e preciso
come la maggior parte di noi, e lo capisco, del resto non sapendo come
è vasto il nostro "mondo" non si può pretendere di più; e questo per me
è un passo decisivo nel senso che chi è all'inizio involontariamente provoca molti
più "danni" sulla questione nomenclatura di chi magari coltiva da un pò
ma non gli va di stare dietro a queste cose. Perchè preso dalla smania di comprarsi
qualcosa di fico, tralascia l'ordine, la provenienza ed il venditore
(è capitato anche a me) e poi magari dopo 3 / 4 anni si ritrova piante
bellissime che vuole dividere e dar via ed è lì che nascono i casini veri.

Al secondo posto, di conseguenza, metterei chi in maniera molto scorretta
per dar via divisioni che non vuol buttare, affibia nomi e provenienze
improbabili a piante mai identificate.

Al terzo posto ovviamente venditori che nascono scorretto o imbroglioni.

Al quarto posto a volte (molto raramente) la distrazione, può succedere
che durante un rinvaso, soprattutto quando si è in più persone, qualcuno
prenda un cartellino di un altro e lo affibi ad un altra pianta.
E' un caso, ci si deve far attenzione, ma può succedere; certo è ovvio che
se uno scambia una flava con una purpurea la soluzione si trova, però
nel caso in cui succeda con 2 leucophylle molto simili, è un problema.


Secondo me l'unica vera soluzione a tutto questo, esclusi i veri scorretti,
è che chi vende deve necessariamente essere molto preciso e chi compra
altrettanto.

Simone
-Nico91
00mercoledì 22 febbraio 2012 22:32
Quoto, Simone.
La nomenclatura dovrebbe essere a cuori a tutti!
basta anche un nome sbagliato ad un paio di semine e succede un bel casotto coi seedlings.
pandalf85
00giovedì 23 febbraio 2012 00:06
Son d'accordo con gli ultimi interventi ma trovo molto interessanti anche quelli contrari. Una cosa che spesso non viene presa in considerazione è il futuro delle nostre piante fra 20-30 anni. Tralasciando per un attimo i pareri più o meno contrari, dove andranno a finire le genealogie di tutte le specie pure se continueranno ad accumularsi errori su errori? E ancora, se prende piede questa mania dei cloni mutanti (come nel campo delle dionee e, ultimamente, anche nel campo sarracenie), sarà possibile un giorno vedere ancora una pianta carnivora "normale"?

ps. l'ultima domanda, probabilmente falsa, è volutamente provocatoria [SM=x349153]



cefa@, 22/02/2012 13.41:


Concordo pienamente... io non sono un botanico, io coltivo. Logico, tutte le mie piante hanno il loro cartellino, e ne le dovessi vendere qualcuna mi informerei bene su come scriverne il nome correttamente... ma per il resto credo le cose fondamentali siano ben altre.



Se te la senti sarebbe veramente interessante approfondire questi aspetti. Magari troviamo altri punti di cui non abbiamo parlato e che farebbe piacere affrontare.
gym79
00giovedì 23 febbraio 2012 00:42
Re:
E ancora, se prende piede questa mania dei cloni mutanti (come nel campo delle dionee e, ultimamente, anche nel campo sarracenie), sarà possibile un giorno vedere ancora una pianta carnivora "normale"?



questa è una delle mie più grandi paure...purtroppo [SM=x349174]

_Natale_
00giovedì 23 febbraio 2012 09:11
VITALE
frack.ge
00giovedì 23 febbraio 2012 10:07
Anche se io non la conosco proprio in maniera perfetta credo che sia sempre giusto utilizzare le corrette nomenclature, è un po' come chiedersi se è giusto parlare in italiano corretto o se si poxono accettare le cs orribili km quelle d questa frase... =)
cefa@
00giovedì 23 febbraio 2012 13:59
Le piante che vendo le catalogo in modo preciso... non sono il tipo che propina una typical verde presa in un garden center come una all green. Io dico solo che secondo me le cose FONDAMENTALI della coltivazione (specialmente per "uso personale") siano ben altre. Quando ai paciughi genetici che si fanno con dionee e roba varia, non ne vado matto.
(lothorien)
00giovedì 23 febbraio 2012 16:07
Re:
Interessante discussione ma non ho capito ancora se si sta parlando di una corretta identificazione della pianta o di una corretta sintassi nell'attribuzione del nome con i crismi rigorosi e ufficiali...

cefa@, 23/02/2012 13.59:

Io dico solo che secondo me le cose FONDAMENTALI della coltivazione siano ben altre.



Penso che pandalf ti stesse chiedendo quali siano, secondo te, queste "cose fondamentali"...


cefa@
00giovedì 23 febbraio 2012 17:35
Molta pazienza, passione, dedizione, una certa sensibilità, ottima conoscenza dei requisiti che una pianta esige per crescere bene, un buon posto in cui coltivarle, terra buona, acqua bona, materiali in generale, qualche nozione di agraria, del tempo da dedicargli.
spartaco78
00giovedì 23 febbraio 2012 18:55
visto che il prezzo varia ed a volte non di poco proprio per la nomenclatura direi che è il minimo che si puo chiedere ad un collezionista,la trovo una questione di serietà
lucacappon
00giovedì 23 febbraio 2012 19:18
per me e si perche quando guardo una pianta viaggio con la testa [SM=x349157] e mi piace immaginarmi l'abitat che in natura le fa da cornice,se ho una sarracenia e so che viene dalla florida mi e piu facile immaginare in che habitat vive dunque si
pandalf85
00sabato 25 febbraio 2012 17:05
Re: Re:
(lothorien), 23/02/2012 16.07:

Interessante discussione ma non ho capito ancora se si sta parlando di una corretta identificazione della pianta o di una corretta sintassi nell'attribuzione del nome con i crismi rigorosi e ufficiali...



Della seconda [SM=x349153] Comunque è interessante notare che, nonostante la nomenclatura in generale, l'attenzione vada a focalizzarsi sempre sulle sarracenie.


Eddie87
00sabato 25 febbraio 2012 18:18
Per me è importante e ho votato si perchè è bello sapere cosa sono le proprie piante e come si chiamano, inoltre ogni nome porta un profilo genetico definito e anche una storia. Visto che sono qua vorrei capire una cosa, cosa vogliono dire quella × che si scrive e la seconda parte del nome per indicare l'ibrido? Ad esempio analizziamo la mia sarracenia: "sarracenia × farnhamii" è una sarracenia e fin qui ok, ed è una leucophylla ibridata con una rubra, ma il nome farnhamii da cosa deriva? E perchè si mette la ×?
cefa@
00sabato 25 febbraio 2012 18:31
Eddie87, 25/02/2012 18.18:

Per me è importante e ho votato si perchè è bello sapere cosa sono le proprie piante e come si chiamano, inoltre ogni nome porta un profilo genetico definito e anche una storia. Visto che sono qua vorrei capire una cosa, cosa vogliono dire quella × che si scrive e la seconda parte del nome per indicare l'ibrido? Ad esempio analizziamo la mia sarracenia: "sarracenia × farnhamii" è una sarracenia e fin qui ok, ed è una leucophylla ibridata con una rubra, ma il nome farnhamii da cosa deriva? E perchè si mette la ×?


La 2x2 è il simbolo dell'ibrido che fa capo anche ai classici problemi di genetica di Mendel (esempio caratteri recessivi e dominanti tipo AA x bb, giusto per fare un esempio). farnhamii direi derivi da un nome di persona, probabilmente uno scopritore, il cui nome (o meglio, cognome) dovrebbe essere Farnham. La doppia "i" è dal latino genitivo, come dire U. sandersonii.
Eddie87
00sabato 25 febbraio 2012 18:34
Molto chiaro, quindi è come dire "Sarracenia, ibrido scoperto da Farnham" [SM=x349152]
EDIT: A quanto pare Farnham non è la persona ma il luogo! Il primo ad aver pubblicato questo ibrido è la Royal Horticultural Society nel 1892 a Farnham in UK. La pianta è originaria degli USA (florida, alabama...) Ecco cosa intendevo quando dicevo che ogni nome porta una storia [SM=x349151]
cefa@
00sabato 25 febbraio 2012 18:43
ehmm... volevo dire "x", non 2x2... [SM=x349195] [SM=x349178]
cefa@
00sabato 25 febbraio 2012 18:46
Eddie87, 25/02/2012 18.34:

Molto chiaro, quindi è come dire "Sarracenia, ibrido scoperto da Farnham" [SM=x349152]
EDIT: A quanto pare Farnham non è la persona ma il luogo! Il primo ad aver fatto questo ibrido è la Royal Horticultural Society nel 1892 a Farnham in UK. Ecco cosa intendevo quando dicevo che ogni nome porta una storia [SM=x349151]


Ah, credevo fosse un cognome [SM=x349152] Ad ogni modo sarebbe traducibile tutto per esteso come "(pianta, sottointeso) propria di Sarrazin, ibrido di Farham [SM=x349151]
MrPelo
00domenica 26 febbraio 2012 10:30
Si, lo trovo importante per non andare a sfociare nel caos più totale tuttavia dipende dalle esigenze di chi coltiva.

Intanto premetto che non conosco tutte le regole di nomenclatura precise ma per esempio io che ho poche piante e che ora come ora non mi interesso di scambi mi accontento di sapere nome e cognome della pianta cosi da capire sempre cosa mi trovo di fronte (anche perchè a occhio non riconosco ancora ibridi vari e tutti i tipi di specie).

Devo dire però che la conoscenza precisa della nomenclatura mi da un senso di appagamento personale, simile a quella di conoscere più a fondo una persona! (deviazioni sociali applicate alla coltivazione![SM=x349178] [SM=x349178] )
Paolo.Paolo777
00venerdì 20 aprile 2012 22:13
Non è che ricordarsi un npme tipo "dionaea" o "drosera" sia una cosa impossibile.Soprattutto utile se si cercano informazioni o vende su internet,puoi dire volendo"aiuto!La mia pianta carnivora sta morendo." è una cosa, dire"Perfavore,aiutatemi, la mia dionaea muscipula sta subendo un grave attacco da parte di afidi, ela cosa sta portando molte malformazioni alle nuove trappole",è un altra.Poi se vivi in un isoletta e coltivi la tua pianta da solo, non servirebbe, ma è sempre bene sapere cos'hai fra le mai perchè è più facile ricevere consigli.
spartaco78
00sabato 21 aprile 2012 07:05
Re:
Paolo.Paolo777, 20/04/2012 22.13:

Non è che ricordarsi un npme tipo "dionaea" o "drosera" sia una cosa impossibile.Soprattutto utile se si cercano informazioni o vende su internet,puoi dire volendo"aiuto!La mia pianta carnivora sta morendo." è una cosa, dire"Perfavore,aiutatemi, la mia dionaea muscipula sta subendo un grave attacco da parte di afidi, ela cosa sta portando molte malformazioni alle nuove trappole",è un altra.Poi se vivi in un isoletta e coltivi la tua pianta da solo, non servirebbe, ma è sempre bene sapere cos'hai fra le mai perchè è più facile ricevere consigli.




tu si che hai capito tutto [SM=x349178] [SM=x349190]
Paolo.Paolo777
00sabato 21 aprile 2012 12:02
spartaco78, 21/04/2012 07.05:

Paolo.Paolo777, 20/04/2012 22.13:

Non è che ricordarsi un npme tipo "dionaea" o "drosera" sia una cosa impossibile.Soprattutto utile se si cercano informazioni o vende su internet,puoi dire volendo"aiuto!La mia pianta carnivora sta morendo." è una cosa, dire"Perfavore,aiutatemi, la mia dionaea muscipula sta subendo un grave attacco da parte di afidi, ela cosa sta portando molte malformazioni alle nuove trappole",è un altra.Poi se vivi in un isoletta e coltivi la tua pianta da solo, non servirebbe, ma è sempre bene sapere cos'hai fra le mai perchè è più facile ricevere consigli.




tu si che hai capito tutto [SM=x349178] [SM=x349190]



[SM=x349161] [SM=x349162]
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