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Fibra di cocco per Sarracenia

Ultimo Aggiornamento: 23/03/2014 15:34
21/05/2012 00:35
 
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Ottimo, pare che i risultati siano incoraggianti. Non resta che da verificare come si comporterà nel lungo periodo, anche mediante prove comparate fra vari utenti [SM=x349153]


(Anche se non è il topic giusto, se qualcuno sa dirmi anche ibrido è avrà la mia gratitudine).



Dai un occhiata qua a ibrido di Sarracenia #5, Carniflora/Extreme Plants.
[Modificato da pandalf85 21/05/2012 00:36]
23/05/2012 18:09
 
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Ieri sono stato all'Ikea e ho comprato la loro fibra di cocco. Vorrei fare un esperimento, con una dionea e una sarracenia. Appena avrò dei dati a disposizione vi farò sapere.






«Un ascidio per domarli, un ascidio per trovarli, un ascidio per ghermirli e nello sfagno incatenarli»
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A distanza di due anni dal mio addio alla torba, mi sembra una buona idea fare un resoconto sui mix che ho testato dal 2007 ad ora.


torba acida di sfagno + perlite (voto: 3/10)
Durata del composto senza cattivo odore: pochi mesi
Idratazione dal secco: molto stentata
Mantenimento dell'idratazione senza riserva d'acqua: molto buono
Muschio in superficie: appare in alcuni mesi, è molto coriaceo.
Compattazione nel tempo: fortissima tendenza a compattarsi
Germinazone dei semi: ottima
Vitalità dei seedlings: ottima nel primo anno, poi urge cambiare il mix
Tasso di accrescimento della pianta: ottimo
Dimensione ascidi: ottimo
Successo delle talee di rizoma: buono
Salute dell'apparato radicale: buono per 1-3 anni, poi urge il rinvaso
Impatto ambientale: devastante


coir + perlite (voto: 9/10)
Durata del composto senza cattivo odore: minimo due-tre anni
Idratazione dal secco: eccellente
Mantenimento dell'idratazione senza riserva d'acqua: medio livello
Muschio in superficie: appare in alcuni mesi, si rimuove facilmente
Compattazione nel tempo: nulla
Germinazone dei semi: ottima
Vitalità dei seedlings: ottima per anni
Tasso di accrescimento della pianta: ottimo
Dimensione ascidi: ottimo
Successo delle talee di rizoma: ottimo
Salute dell'apparato radicale: ottima
Impatto ambientale: molto basso


coir + perlite + bark (voto: 7/10)
Durata del composto senza cattivo odore: minimo due-tre anni
Idratazione dal secco: molto buona
Mantenimento dell'idratazione senza riserva d'acqua: medio livello
Muschio in superficie: appare solo dopo molti mesi, si rimuove facilmente
Compattazione nel tempo: nulla
Germinazone dei semi: non testato
Vitalità dei seedlings: non testato
Tasso di accrescimento della pianta: buono
Dimensione ascidi: ottimo
Successo delle talee di rizoma: ottimo
Salute dell'apparato radicale: crescita leggermente rallentata
Impatto ambientale: molto basso

coir + perlite + ghiaino di quarzo (voto: 7/10)
Durata del composto senza cattivo odore: due anni
Idratazione dal secco: molto buona
Mantenimento dell'idratazione senza riserva d'acqua: medio livello
Muschio in superficie: appare in un mese, si rimuove facilmente
Compattazione nel tempo: leggera
Germinazone dei semi: non testato
Vitalità dei seedlings: non testato
Tasso di accrescimento della pianta: ottimo
Dimensione ascidi: ottimo
Successo delle talee di rizoma: medio
Salute dell'apparato radicale: ottima
Impatto ambientale: molto basso

coir puro (voto: 8/10)

Durata del composto senza cattivo odore: minimo due anni
Idratazione dal secco: molto buona
Mantenimento dell'idratazione senza riserva d'acqua: buono
Muschio in superficie: non osservato
Compattazione nel tempo: nessuna
Germinazone dei semi: ottima
Vitalità dei seedlings: ottima
Tasso di accrescimento della pianta: ottimo
Dimensione ascidi: ottimo
Successo delle talee di rizoma: alto
Salute dell'apparato radicale: ottima
Impatto ambientale: molto basso

Io ho scelto il mix di coir e perlite, senza altre aggiunte.
Per me, la sperimentazione con il coir ha dato esito positivo e posso dire che adotto questo come mio composto definitivo.
Bisogna mantenere un minimo di attenzione in più per evitare l'essiccamento completo in estate, che in mancanza di acqua nelle bacinelle è più rapido; di contro, si reidrata in un attimo. L'ancoraggio delle piante con poche radici è leggermente minore nei primi stadi rispetto alla torba, ma basta non rinvasare le piante on gli ascidi e potarle prima di metterle a dimora. Gli altri fattori ono tutti a palese vantaggio del coir.
Nonostante io abbia trovato il mio mix, sento di dover sperimentare anche con altro. Presto inserirò nuovi dettagli.
[Modificato da (Maniac) 11/03/2014 18:40]


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Re:
(Maniac), 11/03/2014 14:16:

A distanza di due anni dal mio addio alla torba, mi sembra una buona idea fare un resoconto sui mix che ho testato dal 2006 ad ora.


torba acida di sfagno + perlite (voto: 3/10)
Durata del composto senza cattivo odore: pochi mesi
Idratazione dal secco: molto stentata
Mantenimento dell'idratazione senza riserva d'acqua: molto buono
Muschio in superficie: appare in alcuni mesi, è molto coriaceo.
Compattazione nel tempo: fortissima tendenza a compattarsi
Germinazone dei semi: ottima
Vitalità dei seedlings: ottima nel primo anno, poi urge cambiare il mix
Tasso di accrescimento della pianta: ottimo
Dimensione ascidi: ottimo
Successo delle talee di rizoma: buono
Salute dell'apparato radicale: buono per 1-3 anni, poi urge il rinvaso
Impatto ambientale: devastante


coir + perlite (voto: 9/10)
Durata del composto senza cattivo odore: minimo due-tre anni
Idratazione dal secco: eccellente
Mantenimento dell'idratazione senza riserva d'acqua: medio livello
Muschio in superficie: appare in alcuni mesi, si rimuove facilmente
Compattazione nel tempo: nulla
Germinazone dei semi: ottima
Vitalità dei seedlings: ottima per anni
Tasso di accrescimento della pianta: ottimo
Dimensione ascidi: ottimo
Successo delle talee di rizoma: ottimo
Salute dell'apparato radicale: ottima
Impatto ambientale: molto basso

Io ho scelto il mix di coir e perlite, senza altre aggiunte.
Per me, la sperimentazione con il coir ha dato esito positivo e posso dire che adotto questo come mio composto definitivo.
Bisogna mantenere un minimo di attenzione in più per evitare l'essiccamento completo in estate, che in mancanza di acqua nelle bacinelle è più rapido; di contro, si reidrata in un attimo. L'ancoraggio delle piante con poche radici è leggermente minore nei primi stadi rispetto alla torba, ma basta non rinvasare le piante on gli ascidi e potarle prima di metterle a dimora. Gli altri fattori ono tutti a palese vantaggio del coir.
Nonostante io abbia trovato il mio mix, sento di dover sperimentare anche con altro. Presto inserirò nuovi dettagli.



Molto molto interessante! Insomma un mix, quello di coir e perlite, davvero da provare! [SM=x349151]

Per quanto riguarda la mia esperienza di nemmeno un anno posso confermare in pieno quello che hai detto. La cosa a cui stare molto attenti, come hai già detto tu, è solo quella rappresentata dal fatto che il substrato di cocco perde più rapidamente l'umidità rispetto al substrato torboso il che espone a grossi rischi nel caso di specie come Darlingtonia californica.


[Modificato da sciffo 11/03/2014 14:56]






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ottimo, queste sono conferme di cosa sospettavo gia.....
anche le muffe sia radicali che del colletto sono davvero piu rare sul cocco e io uso la torba ikea nemmeno lavata.

io sto contribuendo con test sulle pingu adulte che sembrano rispondere bene al cocco, poi (dio mi piange il cuore a dirlo) provero con una helia e una micro divisione di cepha......voglio valutare tutte le specie come reagiscono .
devo dire che nemmeno il croton e le mimose pudiche si lamentano del cocco, anzi l'ultima nominata butta allegramente nuove foglie e se ne strafrega se è cocco, torba, terra....strana pianta.
11/03/2014 18:44
 
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Per le specie che amano la "freschezza", come quelle del genere Heliamphora, ti consiglio di miscelare gli ultimi 2-3 centimetri di coir in superficie con un 50% di sfagno, meglio se vegetante.
[Modificato da (Maniac) 11/03/2014 18:45]


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grazie del consiglio ma tutte le mie piante hanno sfagno in superficie.....quelle di fuori come protezione da gelo e pioggia battente (non salta via il substrato se x caso viene sparata) e quelle interne (che stanno solo in terrario) come copertura della struttura in polistirolo del terrario.

ma tu hai gia le helia in cocco che rispondono bene???? xke se si allora scaravento le mie subito li e chiudiamo il discorso.
12/03/2014 12:42
 
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Io ho tutto in cocco.
Cephalotus, Drosere, Dionee e Sarracenie.
Per ora tutto ok, anzi...molto meglio questo substrato della torba.
VOTO: 9/10 anche per me, solo perchè non so se sarà stabile per almeno 2/3 anni.
12/03/2014 14:11
 
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questo è il secondo anno che sto usando il cocco e devo dire che mi trovo bene.
Non capisco solo perchè maniac dice che il composto in torba dura pochi mesi .. io ho molte sarracenie in torba nello stesso vaso da 3 anni e stanno bene!
altro accorgimento almeno stando alle mie esperienz,la germinazione in cocco è un po' più difficoltosa rispetto alla torba [SM=x349151]
12/03/2014 14:23
 
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Re:
tulio., 12/03/2014 14:11:

questo è il secondo anno che sto usando il cocco e devo dire che mi trovo bene.
Non capisco solo perchè maniac dice che il composto in torba dura pochi mesi .. io ho molte sarracenie in torba nello stesso vaso da 3 anni e stanno bene!
altro accorgimento almeno stando alle mie esperienz,la germinazione in cocco è un po' più difficoltosa rispetto alla torba [SM=x349151]




io e molti molti altri qui al sud abbiamo il suo stesso problema, la torba comincia a marcire dopo pochi, pochissimi mesi, vuoi il caldo torrido, l'acqua bollente, la scarsa ossigenazione del substrato.
Io sono felicissimo di aver dato un bel calcio in cu [SM=x349164] lo alla torba, con il cocco mi sto trovando davvero da dio. Sto avendo ascidi FINAMENTE degni d'essere chiamati tali, le piante rispondono di un bene inimmaginabile nelle mie condizioni.
12/03/2014 14:25
 
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Re:
tulio., 12/03/2014 14:11:


altro accorgimento almeno stando alle mie esperienz,la germinazione in cocco è un po' più difficoltosa rispetto alla torba [SM=x349151]



Concordo con tulio, anche io ho sperimentato la semina di Dionaea muscipula in cocco e comparata con quelle seminate in torba. I vasi sono stati tenuti nelle stesse condizioni e con lo stesso numero di semi circa. In tutti i vasi si è verificato lo stesso, pochi semi germinati in cocco, circa 3/4 su una ventina di semi, 14/15 su una ventina di semi in torba. E le plantule in cocco si sono sviluppate meno rispetto alle sorelle in torba.
Aspetto qualche mese per fare una stima sulla germinazione dei semi di Sarracenia e settembre per comparare la crescita nei due substrati!!


___________________
Michele Fiordellisi
12/03/2014 15:23
 
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andrebbe capito se dipende dai parametri del substrato in se o dalla mancanza di nutrienti
12/03/2014 15:27
 
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I semi di Sarracenia li ho messi in cocco con e senza osmocote, staremo a vedere i risultati. Lo stesso farò con la prossima semina di Dionaea muscipula e poi confronteremo le varie plantule.

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Michele Fiordellisi
12/03/2014 17:20
 
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Re: Re:
-Nico91, 12/03/2014 14:23:



io e molti molti altri qui al sud abbiamo il suo stesso problema, la torba comincia a marcire dopo pochi, pochissimi mesi, vuoi il caldo torrido, l'acqua bollente, la scarsa ossigenazione del substrato.
Io sono felicissimo di aver dato un bel calcio in cu [SM=x349164] lo alla torba, con il cocco mi sto trovando davvero da dio. Sto avendo ascidi FINAMENTE degni d'essere chiamati tali, le piante rispondono di un bene inimmaginabile nelle mie condizioni.



Io allora sono l'eccezione [SM=x349152] , ho invasato quasi tutte le mie Sarracenia adulte (circa 50 piante), nei vasi in cui si trovano attualmente, nell'inverno 2006/07, in composto di torba e perlite. I substrati sono ancora perfetti, tant'è che, quando mi è capitato di svasare qualche pianta per dividerla, ho riempito nuovamente il vaso con lo stesso composto. I vasi misurano 14x14x21 e quelli che allora erano dei piccoli rizomini, quasi persi nella superficie di quei vasoni, adesso sono piante che hanno riempito tutto lo spazio disponibile deformando i bordi dei vasi (ed io per pigrizia rimando i rinvasi [SM=x349180] ). E anche da me con le temperature in estate non si scherza, in serra le massime superano tranquillamente 40°C.
Io credo che molto dipenda dalla qualità della torba, non dalla marca, perché anche due sacchi di torba della stessa marca possono essere diversi qualitativamente.
E sicuramente un altro fattore fondamentale è la composizione del substrato. Io uso 100% di perlite nella parte bassa del vaso, quella che sta sempre sommersa (circa 7 cm). Poi, man mano che riempio il vaso, diminuisco la percentuale di perlite ed aumento quella di torba. In questo modo la torba non sta mai sommersa ed è sempre arieggiata.
Detto ciò, comunque, passerò anch'io al cocco, ho ancora un centinaio di litri di torba da smaltire e poi mi darò anch'io alla coltivazione peat free.






[Modificato da .piantamagra. 12/03/2014 17:21]
12/03/2014 20:55
 
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Re: Re: Re:
.piantamagra., 12/03/2014 17:20:



Io allora sono l'eccezione [SM=x349152] , ho invasato quasi tutte le mie Sarracenia adulte (circa 50 piante), nei vasi in cui si trovano attualmente, nell'inverno 2006/07, in composto di torba e perlite. I substrati sono ancora perfetti, tant'è che, quando mi è capitato di svasare qualche pianta per dividerla, ho riempito nuovamente il vaso con lo stesso composto. I vasi misurano 14x14x21 e quelli che allora erano dei piccoli rizomini, quasi persi nella superficie di quei vasoni, adesso sono piante che hanno riempito tutto lo spazio disponibile deformando i bordi dei vasi (ed io per pigrizia rimando i rinvasi [SM=x349180] ). E anche da me con le temperature in estate non si scherza, in serra le massime superano tranquillamente 40°C.
Io credo che molto dipenda dalla qualità della torba, non dalla marca, perché anche due sacchi di torba della stessa marca possono essere diversi qualitativamente.
E sicuramente un altro fattore fondamentale è la composizione del substrato. Io uso 100% di perlite nella parte bassa del vaso, quella che sta sempre sommersa (circa 7 cm). Poi, man mano che riempio il vaso, diminuisco la percentuale di perlite ed aumento quella di torba. In questo modo la torba non sta mai sommersa ed è sempre arieggiata.
Detto ciò, comunque, passerò anch'io al cocco, ho ancora un centinaio di litri di torba da smaltire e poi mi darò anch'io alla coltivazione peat free.









Lo dico praticamente con certezza...la risposta al problema della breve durata della torba che ho sperimentato in prima persona l'hai esposta già benissimo tu. Lasciare la torba solo nella parte medio/alta la fa durare molto di più e molto meglio. Comunque al momento sono tutto in cocco quindi il problema per me non si pone più!







«Un ascidio per domarli, un ascidio per trovarli, un ascidio per ghermirli e nello sfagno incatenarli»
Tratto da "Il Signore dei biconzi - Le due torbe"
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Re:
-Nico91, 12/03/2014 12:42:

Io ho tutto in cocco.
Cephalotus, Drosere, Dionee e Sarracenie.
Per ora tutto ok, anzi...molto meglio questo substrato della torba.
VOTO: 9/10 anche per me, solo perchè non so se sarà stabile per almeno 2/3 anni.



senti io per il passaggio al cocco ho lavato accuratamente le radici portando via quasi ogni residuo di cocco (pinguicule escluse) perche ho notato che le drosere a radici sporche hanno patito il travaso da subito mentre le dionee con le radici lavate no.

sara meglio farlo pure alle helia?

p.s. x il cepha e la helia nutans attendero ancora un poco xke è stato invasato a gennaio ed è un po troppo presto, e anche le nuove dionee in arrivo non so se scaraventarle in cocco subito, sono di quelle "expensive"....non vorrei rischiare troppo, l'anno prossimo dopo il riambientamento.


13/03/2014 00:36
 
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Al momento non ho in coltivazione alcuna pianta dei generi Heliamphora e Cephalotus, quindi non mi pronuncio in merito.

Quanto alle semine, ho centinaia di seedlings in coir e procedono molto, molto bene. Preciso però che negli ultimi 15-20 mm in superficie ho usato una miscela di fibra di cocco e sfagno disidratato. Ho seminato anche in coir puro e i risultati sono stati meno esaltanti. Quindi escludo un problema di disponibilità dei nutrienti nel coir e ritengo invece che il successo dei seedlings in mix di coir e sfagno dipenda dalle proprietà fisiche dello sfagno.
Lo sfagno tende a rendere sempre costante il livello di idratazione superficiale, mentre il coir essendo più traspirante può avere delle fluttuazioni in base alle fasi microclimatiche che attraversa nella giornata. Questo può ben inficiare sia il mantenimento dell'umidità sui tegumenti dei semi, ostacolandone la germinazione, che lo sviluppo regolare dei seedlings nelle prime fasi, quando le radici sono ancora molto corte ed attingono a profondità di pochi millimetri. Come ho detto, con un mix di sfagno e coir le semine sono andate estremamente bene.

Anche io ho avuto in passato molti casi di vasi con torba che restava fresca per anni. Lo ottenevo con l'integrazione di una bella manciata di bark sul fondo del vaso e con l'ausilio di sfagno in superficie. Ancora più durevole era con l'impiego di giunchi. Tuttavia, visto l'impatto ambientale della torba, ho smesso di incrociare le dita ad ogni rinvaso nella speranza che la torba durasse a lungo rimpiazzandola con il coir, senza bark, senza sfagno e senza metafisica.
In serra la torba dura di più naturalmente: in balcone d'estate ho anche 45 gradi o più e l'aria è infinitamente più secca che in serra: la torba si asciugava e si ribagnava in un ciclo costante che la corrompeva piuttosto facilmente. Il coir non va incontro a degenerazione per le fluttuazioni di umidità. In più, all'aria aperta la variabile più influente, alla quale sembra che nessuno pensi, è forse la massa di materiale organico che entra in circolo: millepiedi, mosche e vespe, morti nelle bacinelle, a decine, possono passare inosservati e non essere prontamente rimossi, innescando un processo di degradazione rapidissimo. Anche con il coir, ovviamente, gli insetti morti nelle bacinelle capitano, ma è un dato di fatto che ancora non ho riscontrato vasi puzzolenti e ho riciclato tutto il mix degli anni passati per i nuovi rinvasi. Mi basta lavare i contenitori e cambiare l'acqua quando vedo troppe alghe. Lo facevo anche con la torba, ma lì quando iniziava la degenerazione non c'era cambio di acqua che potesse fermarla, era inesorabile.
[Modificato da (Maniac) 13/03/2014 00:55]


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Oggi ho avviato la sperimentazione con trucioli di legno.
Ho attualmente diversi mix in sperimentazione, che contengono coir, legno e perlite in diverse percentuali. Le percentuali sono approssimative, doso ad occhio tutti i miei mix.

Set A: 50% coir + 50% perlite
Set B: 15% coir + 15% perlite + 70% legno
Set C: 33% coir + 33% perlite + 33% legno
Set D: 100% legno

Ho usato trucioli di legno per roditori, avendo cura che fossero naturali e senza aggiunta di additivi o profumi. Come il coir, il legno in trucioli è venduto in panetti compressi, con grandi vantaggi sul piano pratico per lo stoccaggio. Un panetto di fibra di cocco e uno di legno possono stare insieme in un casseto e quando idratati producono 130 litri di mix!!! Inoltre, un panetto di legno compresso che equivale a 70 litri di massa costa meno di 6 euro!

Altri mix sperimentali sono già in programma...
...doppioni di ibridi da garden center, TREMATEEEE!
[Modificato da (Maniac) 15/03/2014 21:13]


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Marco se hai tempo prova a mettere una foto della confezione, così proviamo a tener traccia delle varie marche.
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ecchelaaa!!!


...rimanete dritti con la schiena, non consumatevi le retine, è costato € 5,90 [SM=x349178]
[Modificato da (Maniac) 16/03/2014 14:43]


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