Pana13, 13/07/2023 07:16:
Ciao, buongiorno.. un sacco di belle domande..
Bene, io partirei col dire che confrontare ciò che avviene in natura con ciò che succede in coltivazione non ha molto senso. Ci sono così tanti fattori che differiscono... La prima cosa che mi viene in mente è che una dionaea in fiore fa centinaia di semi, io vento li sparpaglia e ne nascono centinaia di piantine... Di queste solo quelle più forti e fortunate ad esser spuntate nel punto esatto con condizioni giuste andranno avanti. Noi invece quando compriamo una pianta ne prendiamo una, sola e singola, e quella deve andare avanti a tutti i costi...
Ad ogni modo, per le annacquature dall'alto ci sono diverse scuole di pensiero. La maggior parte dei coltivatori credo sia per acqua solo dal sottovaso, mai dall'alto.
Io personalmente mi dissocio da questo pensiero ed amo annacquare dall'alto. Secondo me l'acqua cadendo dall'alto si ossigena di più e spinge meccanicamente bollicine di aria nel substrato, rallentando i processi di decomposizione e tenendo il substrato più fresco. Ad ogni modo è un'idea mia, magari qualcuno ci darà ragioni molto più valide per annacquare dal sottovaso... tra l'altro non sono un passionista di dionaea, ma annacquo dall'alto tutte le mie piante, incluse quelle collose (drosera, byblis, drosophyllum e pinguicula), la cui colla viene lavata via insieme alle vecchie prede, ma si riforma nel giro di poche ore. Sembrano gradire molto.
Per quanto riguarda luce, acqua e calore.. si, la dionaea ha bisogno di stare permanentemente in substrate bagnato ed ha bisogno di tanta luce. Non mi sono mai addentrato a fondo nello studio di dionaea, ma a quanto ho capito anche qui ci sono discordanze nelle linee di pensiero. Alcuni cercano di far notare che la luce che arriva alle dionaea in natura è molto filtrata dalla vegetazione circostante, che è generalmente molto più alta della dionaea stessa.
Io in estate le tengo al sole per qualche ora al giorno (non ho altre possibilità) ma hanno comunque un telo ombreggiante.
Hai perfettamente ragione nel dire che se l'acqua si riscalda la pianta soffre. Io di solito cerco di "nascondere" vasi e sottovasi dal sole, tenerli ombreggiati e fare in modo che il sole picchi solo sulla pianta.
Un altro metodo potrebbe essere quello di aumentare la superficie per aumentare l'evaporazione (processo che raffredda molto efficacemente), per cui usare vasi grandi.
io le ho sempre innaffiate da sotto per una questione di comodità, la mia dionaea se ne sta felice con i suoi due centimetrozzi di acqua piovana, alla fine la terra va cambiata ogni anno per loro.
Credo che il fatto che molti demonizzino le innaffiature dall'alto dipenda dal fatto che per molte piante, non strettamente carnivore, bagnare le foglie può dar vita a infezioni fungine, sono cose che si vedono spesso per chi ha piante da giardino, dopo una pioggia estiva spesso si trattano con il rame, altrimenti si ammalano, le dionee con il rame non vanno molto d'accordo, quindi si cerca di lavorare più sulla prevenzione.
Senza contare l'effetto lente solare delle goccioline sulle foglie, che in periodi molto caldi possono portare a scottature.
Poi è anche questione di clima, quelle che funziona qua può non funzionare da altre parti.
Io tengo quasi tutte le carnivore da esterni in pieno sole tutto il giorno, nessun ombreggiante per ora, qua fa caldo l'estate(35-36 gradi in questo periodo), ma non ho mai avuto problemi di surriscaldamento dell'acqua, forse dipende dal fatto che i sottovasi sono piccoli e quindi la superficie che può assorbire i raggi del sole è ridotta, inoltre il tavolo e molti vasi sono bianchi questo riduce ulteriormente l'assorbimento di calore, quello che posso constatare è che molta acqua evapora\viene bevuta dalle piantine, che crescono bene