Questa interessante discussione lanciata da Bernardo merita un dovuto approfondimento anche perche', parlo soprattutto a titolo personale, ha creato molti dubbi sulla vera identità di questo famoso "cultivar".
Le considerazioni esposte nella discussione sono corrette, interessantissime e sbalorditive (grazie lalle973 per la foto e per le precisazioni!) ma fino ad ora non siamo riusciti a definire la vera identità della pianta, anche perchè siamo stati fuorviati da moltissimi cloni (in buona o in cattiva fede) messi in circolazione erroneamente come "Hummer's Giant".
Prendendo il mio esempio, ho sempre considerato come "Cephalotus Hummer's Giant" questa pianta qui sotto:
E' una foto scattata al famoso orto botanico di Lione qualche anno fa, etichettata come "Hummer's Giant".
Da qui, tutti gli altri "H.G." che ho incontrato avevano queste caratteristiche: ascidio alto fino a 9 cm, allungato piuttosto che largo, cappello alzatissimo quasi verticale ed in qualche caso anche rivoltato all'indietro! Quando ho acquistato questo clone (da almeno tre diversi rivenditori famosi e molto seri) ho sempre potuto notare sulle mie piante questa caratteristica, soprattutto nelle trappole più grandi e meglio sviluppate, non avendo mai nessun dubbio sulla loro identità corretta.
E fin qui, tutto bene.
Poi mi arriva un messaggio di Bernardo circa i suoi dubbi, ma io ero ancora certo che le mie piante fossero "original".
Poi leggo tutta la discussione ed arriva la foto di lalle973 e qui cominciano a vacillare le mie certezze, mettendo in dubbio che questa caratteristica del "cappello rigirato" possa non essere la peculiarità che contraddistingue "H.G.". In più, la "cravattona" centrale, gigantesca, le mie piante ritenute "H.G." non è presente in nessuna! E nemmeno nella piante dell'orto di Lione, guardate bene, seppur molto grande e fuori da ogni standard!
Niente, vado a prendere fuori i newsletter arretrati dell'ICPS.
Dicembre 2000, guardate un po'...
Descrizione scritta e presentata nientepopodimeno che da John Hummer in persona, il padre, lo scopritore di questo bellissimo clone.
In realtà, non si menzionano caratteristiche ben definite, inequivocabili. Non si parla ne' di cappellore alto e rigirato, ne' di cravattona, ma solamente di dimensioni fuori dal comune (mi pare abbastanza vaga come caratteristica).
In fondo al servizio, una foto. Magari non chiarissima, ma una foto ci può aiutare:
A questo punto, a che punto siamo? Al punto di prima, direi. Al punto che possiamo, con buona probabilità, mettere fuori gioco dalla contesa di titolo "H.G." quelli con il cappellone alto o rigirato (ahimè, qui crollano tutte le mie certezze) ma pure il "cravattone" non mi sembra un elemento così tanto marcato da farlo apparire inconfondibile!
Mi sembra di più una di quelle formazioni che compaiono una volta ogni tanto o su una pianta ogni tanto, insomma, una roba "una tantum" che non fa una regola bella stretta ed inattaccabile!
Insomma, voglio dire, se a qualcosa dobbiamo pur credere per avere un punto di partenza in questa difficile ricerca, a John Hummer in persona possiamo pur dar credito, giusto?
Anche perchè poi, se guardo nella mia collezione di "Ceph's", mi accorgo che qualche pianta "anonima" mi può ricordare vagamente ciò di cui stiamo parlando, mettendo ancora più confusione in tutto questo già molto rimescolato zibaldone.
Questo è un clone tedesco, cresciuto e coltivato da un collezionista privato, senza nomi o titoli (la pianta) ed acquistata per euro 14. E' grossa oltre la media, è bella colorata, è vigorosa, cresce velocemente ed ha pure un accenno di "cravattone", non è un "H.G." ma si avvicina molto ed in mano ad un venditore poco onesto potrebbe tranquillamente essere venduto come tale. No, no, così non va bene.
Allora. Allora, sapete cosa faccio? Lo faccio, vado alla fonte. Scrivo direttamente a John Hummer. Al 99,9% non mi considera, ma metticaso che pesco dal cilindro quello 0,1% allora, dai, magari ci togliamo ogni dubbio.
Ciao ragazzi! A presto!!
AndreA
Il Pigliamosche
PS: nel numero di gennaio di Gardenia ci sarà un bel servizio sulle sarracenie! Se potete, non perdetelo: ci sono molte belle foto di mie piante scattate da un grande professionista in due giorni di lavoro in serra da me.
E'motivo di grande soddisfazione ed orgoglio per me essere su una rivista così prestigiosa dopo tanti anni dopo il servizio sul grande Furio Ersetti, indimenticato.