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Consigli Utricularia longifolia

Ultimo Aggiornamento: 12/04/2023 14:42
07/04/2023 11:17
 
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Ciao
ho due piante di utricularia longifolia, quella classica e la forgetiana, l'anno scorso le ho tenute in casa, sotto una lampada ma in una stanza non troppo riscaldata (la notte la temperatura arrivava anche a 13-14 gradi in alcuni casi), crescevano molto ma non hanno fiorito nessuna delle due.
Questa è la foto della longifolia del febbraio dello scorso anno.


Siccome avevo sentito/letto che per stimolare la fioritura devono sentire temperature più fresche quest'anno ho provato a tenerle fuori in serra fredda. Non hanno mai patito temperature estreme (mai più di qualche ora sotto i 4-5 gradi e sempre sopra lo 0 comunque). Si sono seccati tutta la parte aerea e gli stoloni che uscivano dal vaso. Ora sono così


Sono ancora vive nel muschio, spunta anche qualche fogliolina. Ma è normale una perdita così drastica di foglie? Hanno preso troppo freddo?
Per quanto riguarda il substrato, quando le ho rinvasate ho preso tutto il panetto del vaso precedente(erano in torba e torba/perlite)e l'ho inserito nel nuovo contenitore colmando i vuoti con sfagno e perlite. Dite che può essere un substrato troppo poco protettivo per l'inverno? magari in torba avrebbero retto meglio?

Vi ringrazio se avete qualche idea o consiglio.

08/04/2023 08:34
 
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Ciao!
guarda, nella mia esperienza la longifolia non ama moltissimo il freddo. 13-14 gradi in inverno sono ideali, 4-5 mi sembrano pochi pochi. Altre utricularie resistono bene ma questa mi si brucia molto piu' velocemente in inverno..
Per stimolare la fioritura di solito le si fa passare un inverno piu' fresco (13 gradi e' fresco per loro) ma soprattutto piu' secco.. io le tengo con acqua fino quasi all'orlo del vaso in estate (forse troppo ma alle mie piante sembra piacere) e molto piu' a secco in inverno. Sembra che anche una buona escursione termica tra giorno e notte aiuti molto.
Ad ogni modo a volte e' solo questione di pazienza... non fioriscono per tanto tempo finche' ad un certo punto partono e non si fermano piu'.
Vedendo le foto la rimetterei in casa, dato che la pianta sembrava stare benissimo!

Per il substrato credo che il tuo vada benissimo.. Io ne ho una in torba e perlite circa 1:2, ed un paio in perlite/sfagno, circa 70% perlite.. entrambe crescono bene. Piu' o meno mi sembrano simili..

Spero che questo aiuti un pochetto... buona fortuna! :)
08/04/2023 16:53
 
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Ok grazie mille per la risposta esaustiva! E' che con le utricularie non riesco a trovare bene una quadra e procedo un po' a tentativi rischiando però di perdere le piante...
Dovrebbero arrivarmi un'alpina ed una cornigera.
La cornigera pensavo di tenerla come la reniformis ed un ibrido tra cornigera e nelumbifolia che ho già in torba e perlite in serra fredda.
La alpina pensavo di metterla in perlite sfagno e bark... Dici che può andare?
Come temperature dovrei trattarla più come la longifolia o la reniformis?
Ancora grazie!
08/04/2023 18:27
 
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Ciao!
Per la cornigera e l'ibrido non ti preoccupare, sono piante molto resistenti anche alle temperature più basse (ma non andrei sotto i 5 gradi oer precauzione se possibile). Puoi tenerle un po'come vuoi, amano stare in acqua alta in estate.. la nelumbifolia anche in inverno..
Considera che spesso vive nelle brocchinie nell'acqua piovana raccolta all'interno delle foglie.. non ama molto la luce diretta e si brucia facilmente. Per il resto è molto molto resistente e molto divertente. Probabilmente il tuo ibrido lo sarà ancora di più!!!

L'alpina vuole un po' più di attenzioni... Va tenuta bagnata ma senza sottovaso, un po'come molte orchidee.. io la ho in sfagno/perlite e la annacquo dall'alto tutti i giorni. Se vado in vacanza la metto in acqua in un sottovaso, per una-due settimane non è un problema ma alla lunga funghisce e marcisce. Temperature uguale alla longifolia. Da ottobre a febbraio le faccio fare un periodo molto più secco in cui annacquo solo quando lo sfagno si secca... Aiuta la fioritura :)
Ora.. non ti preoccupare, anche la alpina è molto resistente :)
In bocca al lupo!!
10/04/2023 23:32
 
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Ok grazie mille!
Allora ricapitolando: sia per quanto riguarda la longifolia che la alpina inverno in casa con temperature casalinghe intorno ai 20-21 gradi di giorno e più fresco la notte e substrato più asciutto.
D'estate fuori in serra, molta acqua per la longifolia e acqua ma senza ristagno per la alpina.A grandi linee potrei tenerle così, giusto?

L'ibrido tra cornigera x nelumbifolia me l'ha venduto Daniele Righetti e m'ha detto che in pratica la teneva come una sarracenia....infatti l'ho tenuto all'esterno tutto l'anno e non mi ha dato problemi.

Ma c'è una qualche regola per capire un po' di più le esigenze di queste utricularie epifite? Perchè io confrontando libri e informazioni reperite in rete non è che sia riuscito proprio a chiarirmi le idee... sto imparando pian piano con l'esperienza e tentativi più che altro.
11/04/2023 06:44
 
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Re:
guido (WFvr230216), 4/10/2023 11:32 PM:

Ok grazie mille!
Allora ricapitolando: sia per quanto riguarda la longifolia che la alpina inverno in casa con temperature casalinghe intorno ai 20-21 gradi di giorno e più fresco la notte e substrato più asciutto.
D'estate fuori in serra, molta acqua per la longifolia e acqua ma senza ristagno per la alpina.A grandi linee potrei tenerle così, giusto?


Ciao! [SM=x349151]
Si, perfetto! Poi puoi certamente essere piu' elastico, queste specie tollerano bene una larga gamma di condizioni, ma a grandi linee quetso e' perfetto (almeno secondo me)

guido (WFvr230216), 4/10/2023 11:32 PM:


L'ibrido tra cornigera x nelumbifolia me l'ha venduto Daniele Righetti e m'ha detto che in pratica la teneva come una sarracenia....infatti l'ho tenuto all'esterno tutto l'anno e non mi ha dato problemi.


Si, anche io una divisione di reniformis la ho nel vaso della Darlingtonia, per cui passa l'inverno al gelo, senza pieta'... non solo sta benissimo, ma e' addirittura la divisione piu' rigogliosa e quella che mi ha dato la fioritura piu' generosa!

guido (WFvr230216), 4/10/2023 11:32 PM:


Ma c'è una qualche regola per capire un po' di più le esigenze di queste utricularie epifite? Perchè io confrontando libri e informazioni reperite in rete non è che sia riuscito proprio a chiarirmi le idee... sto imparando pian piano con l'esperienza e tentativi più che altro.


Beh.. in primo luogo sarebbe importante capire quali sono effettivamente epifite... la categoria "Utricularie epifite" secondo me non e' molto azzeccata e spesso confonde le idee perche' tendiamo a piazzarci all'interno tutte le Utricularie della Sezione Orchidioides. Molte di queste piante in realta' non crescono in maniera epifita.
In passato la sezione Orchidioides era divisa in due sezioni: Orchidioides e Iperua, poi sono state raggruppate in una sezione sola... roba da tassonomisti... ma in qualche modo a mio avviso questa divisione aiutava a capire le condizioni di coltivazione: i membri della ex Sect. Iperua amano stare in acqua (reniformis, cornigera, humboldtii, nelumbifolia, nephrophylla, geminiloba....)..
Le altre sono piu' o meno epifite nel vero senso della parola - nel senso che crescono o almeno potrebbero crescere sugli alberi. Queste sono alpina, asplundii, jamesoniana, campbelliana, endresii, praetermissa, quelchii, unifolia, ..boh.. me ne verranno a mente altre...
Loro possono essere tenute come descritto per l'alpina, evitando ristagni idrici e usando substrati per piante epifite - si possono anche montare facilmente su legno muschioso. Poi alcuni dettagli possono cambiare in base alla specie, per esempio la campbelliana ama il freddo notturno ed escursioni termiche enormi, ma in generale possono essere tenute tutte in maniera simile..

La U. longifolia non c'entra assolutamente nulla con le U. della sezione Orchidioides. A volte viene messa insieme alle "epifite" solo perche' fa fiori grandi.. ma fa parte di un gruppo completamente diverso. Per dirti, e' della stessa sezione della calycifida e della praelonga. Puramente terrestri.







12/04/2023 12:21
 
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Grazie!
sei stato veramente molto chiaro. Intendevo proprio questo come linee guida.
Ad esempio nel libro "The savage garden" di D'Amato (che mi pare un buon libro) infatti la longifolia viene inserita nel capitoletto sulle epifite, unica non Orchidioides dell'elenco, e questo aveva contribuito a crearmi confusione.
[Modificato da guido 12/04/2023 12:21]
12/04/2023 14:42
 
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Si, se uno ci fa attenzione ci sono tantissime imprecisioni in quel libro. Credo comunque siano "errori voluti" per non complicare ulteriormente le cose. Alla fine è un libro che mira alle tecniche di coltivazione, soprattutto per principianti, e non un trattato di botanica e tassonomia... E come introduzione e punto di partenza per la coltivazione di piante carnivore e è fatto molto bene ed ha tanti spunti interessanti secondo me
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