00 03/03/2011 11:01
Cari amici coltivatori mi è capitato tante, troppe, volte di leggere in discussioni qui sul forum (ma non solo) di piante catalogate con nomi che nel corso dei vari passaggi "mutavano" in maniera più o meno notevole.
Le scuole di pensiero, ormai mi sembra chiaro, sono praticamente 2:
la prima secondo la quale la nomenclatura è una cosa importantissima (soprattutto nel caso delle location delle Sarracenie) e bisogna prestare la massima attenzione sia in fase di acquisto che di vendita (ogni errore rischia di riverberarsi a cascata sugli acquirenti successivi);
la seconda, che mi pare minoritaria ma comunque ancora troppo nutrita di "adepti", del "ma si! tanto cosa vuoi che cambi per un cv., un virgolettato in più o in meno, un PW al posto di un MK", ecc.ecc.
Grazie a questa italica superficialità ci troviamo spesso ad avere catalogazioni fatte per anni da esperti cultori della coltivazione carnivora che sono diventate delle porcherie assurde, vanificando il loro prezioso lavoro e rendendo quasi impossibile risalire all'origine "sicura" delle piante coltivate.
Mi sembra quindi opportuno che tutti prestino MOLTA più attenzione alla catalogazione delle proprie piante (tra l'altro io eviterei di aggiungere dei poemi omerici alle descrizioni delle proprie piante come se si trattasse di qualcosa che "più ce n'é, meglio è"!) e che controllino con serietà le descrizioni delle piante che vanno ad acquistare.
Spero che queste mie righe siano state utili per farvi riflettere e che siano un sicuro riferimento soprattutto per i neofiti che spesso cadono facilmente preda di euforie e catalogazioni fatte un po' così...
Buona coltivazione a tutti!






«Un ascidio per domarli, un ascidio per trovarli, un ascidio per ghermirli e nello sfagno incatenarli»
Tratto da "Il Signore dei biconzi - Le due torbe"