Il substrato inorganico ho visto che sono adattabili a pinguicule, a nepenthes (la ricetta si trova facilmente su internet). Per le carni di "torbiera" ci pensai anni fa, ma non provai mai nulla:
- in torbiera esistono percentuali di nutrienti disciolti, come, quali e in che quantità andrebbe somministrati? sarebbe veramente indispensabile somministrarli?
- servono substrati che anche a seguito di una pioggia non sprizzino da tutte le parti, e che non galleggino in acqua (altrimenti con un idrovaso ti ritrovi un casino immane).
- inoltre come reagirebbe sul lungo periodo le carni? esisterebbe la possibilità di una formazione costante di un deposito di sali? (l'acqua osmotica non è acqua pura al 100%).
- la presenza di zone molto più arieggiate nel suolo come si rispecchierebbe su piante a rizoma? (es. non ci sarebbe il problema di rizomi che crescono in profondità nel caso delle sarre etc?).
E questi sono solo i più "evidenti" e che al momento mi vengono in mente dei motivi che mi spinsero a rimaner su qualcosa di più simile alla torba, e quindi gli organici.
---
Io ho provato differenti combinazioni per ora, usati puri o mischiati a perlite o sabbia siliciea. Vedremo chi ne uscirà meglio.
Tuttavia credo sia "inutile" aggiungere elementi per arieggiare:
- i substrati hanno sempre l'acqua alla gola o a metà vaso quindi tanto vale provare ad arieggiarli: se c'e' acqua non c'e' aria.
- arieggiando la decomposizione aumenta, in particolare quella della lignina