00 18/02/2011 16:14
Re:
Pi4nTiN4, 18/02/2011 15.41:

Visto l’interessamento da parte di alcuni utenti del forum e vista la mia, e spero condivisa, convinzione che trovare e coltivare in un substrato alternativo alla torba non sia solo un qualcosa di giusto e interessante, ma un nostro obbligo morale, ho deciso di aprire questa discussione che spero possa crescere assieme alle esperienze e alle argomentazioni di ognuno di voi.

Come molti di voi sapranno ho iniziato l’anno scorso con la sostituzione della torba ed il passaggio alla fibra di cocco (anche se ultimamente ho scoperto che, il mio prodotto prende il nome di “torba di cocco”).
Il materiale che usai e sto usando è un pacco di fibra di cocco disidratata che arriva a rendere dai 65-75 l di substrato ad un costo di 11.46 euro al pacco da orchids-tech.ch.
Ho provato differenti miscele (da unico substrato a miscugli con sabbia o perlite).


Di seguito alcune immagini riassuntive della mia esperienza con il cocco:

Il prodotto:





Le piante:
Fasi iniziali:






In seguito:



















Per il momento non noto nessun tipo di problema, nessun odore, sfagno e piante crescono normalmente, e la fibra mantiene la sua constitenza.



Inoltre cogliendo al volo l'occasione datami dal periodo invernale, mi sono cimentato in alcuni rinvasi, utilizzando questa volta della segatura (acquistata presso un negozio di animali, in pacchi da circa 5 franchi , circa 3 euro e qualcosa).

Eccovi qualche immagine fresca fresca:




Aggiungo infine un'ultima constatazione sui costi (euro/litro) dei vari substrati:

Torba: 0.04-0.1 (per certe torbe si arriva anche a 0.23)
Segatura: ~ 0.16
Cocco: ~ 0.17-0.15


Ed ora a voi, critiche, parole, opinioni ed esperienze!




Interessante, ma piu che obbligo morale sarà tra un po anche un obbligo "obbligato", dato che ho sentito dire in giro che la torba diverrà illegale e non si troverà più sul mercato. in inghilterra hanno già stabilito l'anno X nel quale la torba non sarà più venduta, per salvaguardare le torbiere. inoltre, anche se non dovesse sparire dal mercato, diventerà comunque più rara e costosa, e sempre di qualità peggiore.

per quanto riguarda effetive alternative, la fibra di cocco potrebbe essere un degno sostituto, miscelando sempre coco e perlite per le sarracenie. ma da quel punto di vista c'è di negativo il metodo di coltivazione delle sarracenie: in condizioni di umido, caldo e sole il cocco tende a degenerare in fretta, formando una poltiglia. ne parlava anche il coltivatore di borneo exotics. loro usano il cocco per le nepenthes e diceva che è necessario, dato il clima caldo, un rinvaso molto frequente.
per quanto riguarda quindi le sarracenie, io non ho ancora provato. ma se a te le sarraceni crescono colorate, evidentemente gradiscono: l'assenza di colore nelle sarracenie è il primo sengale che c'è qualcosa che non va. se ti si colorano cosi, significa che problemi alle radici non ne hanno.

invece per quanto riguarda nepenthes ed heliamphore ho provato vari materiali e miscele. devo dire che mi son trovato davvero molto bene con un substrato composto da radici di osmunda regalis (una felce, usata per i substrati di orchidee) e polistirolo finemente sbriciolato e perlite. niente torba, e qualche fibra di sfagno vivo intera mescolata dentro, giusto per dare un po di ammendante.

altro composto alternativo che ho provato, sempre con ottimi risultati, è una miscela di polistirolo e bark (tritato molto fine, in un frullatore). quindi niente torba. altro composto ottimo, forse il migliore, rimane comunque sfagno a fibra lunga, polistiolo/perlite/, bark finemente spezettato.

con le nepenthes, almeno nelle mie condizioni di coltivazione, il composto con cui i trovo peggio è il classico torba e perlite 50:50, che evidentemente provoca, avendo vasi molto grandi con piante molto grandi, anossia alle radici.

io, per coltivare nepenthes ed heliamphore, quindi, ho imparato a non usare più un solo bricolo di torba. uso sfagno, prelevandolo periodicamente dalle mie 4 sfagnere, uso perlite, polistirolo e bark e radici di osmunda regalis.

è vero comunque che bisogna muoversi anche per le sarracenie, e trovare alternative. il composto che uso per nepenthes non va bene per le sarracenie, in quanto essendo drenantissimo non consente una irrigazione dal basso per capillarità, richiesta dalle sarracenie
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