egiziano., 11/02/2010 11.50:
Io non capirò mai questa mania dei neofili che come prime piante passano direttamente a piante difficili.Non voglio incriminare nessuno,e ognuno è padrone di fare quello che vuole,ma perchè prendere piante così delicate e sensibili,senza aver fatto un o straccio di esperienza? Io ho preso il mio primo cephalotus dopo 10 anni di coltivazione, e lo ucciso ugualmente avendo allevato altre decine di piante con esoto positivo.Vogliamo essere appassionati di piante carnivore, e prendiamo speci, che al 90% moriranno. Amare le piante significa allevarle nel migliore dei modi, non prenderle per cavie, e poi si vedrà, se vive o muore.Mi farò un sacco di nemici ma questo è il mio pensiero. Poi Una pianta può morire anche a chi le alleva da anni, ma dipende anche da altri fattori climatici, o malattie.
Buona coltivazione a tutti.
Egiziano.
Ciao egiziano!
Innanzitutto ti dico che sono quasi completamente d' accordo con quanto hai affermato, cioè che molto spesso tra i neofiti scoppia la vera e propria mania di avere tutto e subito con la tragica conseguenza che le specie più delicate periscano in poco tempo a causa di più o meno gravi errori nella loro coltivazione. Inoltre ci terrei ad aggiungere che si tratta di piante, non di oggetti inanimati o di "fenomeni da baraccone" da usare per stupire gli amici od i parenti... Si tratta di esseri viventi che come tutti gli altri viventi (noi compresi!) nascono, vivono, si riproducono ed infine muoiono seguendo il loro ciclo vitale.
Detto questo, posso dirti che io non mi considero proprio uno alle prime armi in fatto di piante carnivore, poichè sono ormai 3 anni che coltivo con successo specie particolarmnete facili (Dionea muscipula, Sarracenia hybride, drosera rotundifolia) e, anche se da poco tempo, una Nepenthes x ventrata che comunque per ora mi sta dando buone soddisfazioni. Da questo si può facilmente dedurre che, anche se non sono un esperto, so perfettamente l' importanza delle caratteristiche dei materiali da impiegare nel mondo delle carnivore (torba bionda di sfagno, perlite, acqua demineralizzata/da osmosi inversa, ecc...). Pertanto, il fatto che uno si sia iscritto da poco a questo forum (ad esempio, io mi sono iscritto verso la fine di gennaio) non implica necessariamente che sia un neofita o comunque uno che non abbia mai avuto a che fare con una qualsiasi pianta carnivora.
Come ho già detto, sono 3 anni che coltivo con ottimi risultati alcune specie di piante carnivore tra le più semplici in circolazione ed è proprio per questo motivo che quest' anno ho deciso di cimentarmi in specie più complesse e difficili da tenere, tra cui appunto il Cephalotus e l' Heliamphora. Tengo inoltre a precisare che ho pensato parecchio prima di decidermi a comprarle e che, una volta decisomi, mi sono documentato per parecchi giorni (consultando numerosi vecchi post sul forum e leggendo il libro di Marcello Catalano) riguardo alle norme più importanti per una loro corretta coltivazione.
Quindi ora cos' altro rimane da fare se non passare dalla teoria alla pratica?
Egiziano, se non sbaglio, tu hai detto di aver preso il tuo primo Cephalotus dopo 10 anni di esperienza e di averlo comunque (mi dispiace molto!) perso e, secondo me, questa è proprio una prova a conferma del fatto che l' avere tanti anni di esperienza nella coltivazione delle carnivore più semplici non determina necessariamente l' avere successo con le specie più difficili. Certo, "farsi le ossa" con le specie più semplici è sempre di grande aiuto, però io ritengo che anche se uno si facesse 1000 anni di esperienza nella coltivazione di dionee, drosere e sarracenie potrebbe comunque non essere in grado di far vivere le specie più difficili.
Io, infatti, ritengo che se si vuole provare a coltivare una qualsiasi pianta, dopo essersi accuratamente documentati al suo riguardo, la cosa migliore da fare è quella di passare direttamente alla pratica! E ciò può portare inevitabilmente a due diversi esiti: positivo o negativo. Secondo me, è proprio l'esperienza diretta sul caso preso in esame la cosa migliore da fare. Poi, purtroppo, gli insuccessi (così come i successi) fanno parte della vita... D' altronde c'è anche un detto a proposito dell' importanza dell' esperienza stessa: "L' esperienza è il tipo di insegnante più difficile, perchè prima ti fa l'esame e poi ti speiga la lezione.".
Per concludere questo mio lungo discorso posso solo dire che mi impegnerò al massimo affinchè le piante che mi arriveranno possano vivere sane e belle! Di certo non le ho acquistate come cavie da laboratorio, nè le tratterò come tali!
Egiziano, spero di averti fatto comprendere meglio la mia situazione e, soprattutto, la mia buona fede e spero inoltre che tu non prenda assolutamente questo mio intervento come una provocazione nei tuoi confronti, perchè non lo è proprio...anzi!!
Come già detto all'inizio, infatti, mi trovo d' accordo con te al 90%!
Beh, che dire, spero di poter riparlare con te in futuro...possibilmente però in discorsi più "carnivori" :-P!
Ciao!!