00 11/07/2008 17:36
Precisiamo, non è che io non ritenga i cechi dei coltivatori seri. Il contrario, per quel che ne so! Solo non condivido questa loro abitudine di sparar fuori cloni, che a me pare un po un approfittarsi di coltivatori disturbati (di cui io sono ovviamente uno dei peggiori, e forse in effetti farei meglio a star zitto!).

Mettiamola sul piano filologico, visto che mi sembri uno abbastanza preparato, con un esempio a braccio (scusate, ma non ho voglia di andarmi a ristudiare la storia dei diversi codici, per cui potrei dire anche qualche castroneria... ma cmq è l'esempio che conta!): della Commedia dantesca, se non ricordo male, esistono diversi manoscritti, ma nessuno originale (di mano di dante intendo). Questi manoscritti hanno di solito delle differenze nel testo, ma magari differiscono solo per pochi versi o parole. Ora, al lettore medio gli frega poco sapere che al verso x del manoscritto y c'è scritto "puote", e che invece nel manoscritto z nello stesso verso c'è scritto "pote". Il filologo invece può passare una vita a cercare di capire quale sia la versione corretta come la intendeva Dante (a mio avviso perdendo di vista quello che è il significato autentico del testo).
Allo stesso modo, avere una 'Akai Ryu' direi che è fondamentale per avere una bella collezione di Dionaea, ma avere 10 cloni derivati dalla Akay che cambiano di poco o nulla, non mi pare che aggiunga molto, se non al numero totale delle piante. Già i cultivar rossi per la maggior parte si assomigliano moltissimo, figurati i cloni!

Cmq sia hai ragione, con la Dionaea quella di cultivar e cloni è una questione abbastanza caotica, e non è facile districarvisi. Ma se hai qualche dubbio ancora dillo che vediamo! ^^