RexPlants - Piante Carnivore Il forum delle piante che mangiano

Primi timidi passi nel fantastico mondo dell'aldrovanda

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    andrea.giordano
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    00 05/05/2023 22:22
    Buonasera ragazzi! Riattivo dopo qualche anno di totale silenzio questa sezione del forum 😂

    Ogni tanto mi prendono delle fisse 😂😂, qualche anno fa con la purpurea, l'anno scorso con il cephalotus indoor, quest'anno con Aldrovanda 😂 e qui casca l'asino! Sono totalmente ignorante in materia 😂

    ATTENZIONE! HO MILLE DOMANDE CHE ATTENDONO RISPOSTA, SIETE AVVERTITI 😂

    Ho letto le pochissime discussioni presenti nel forum, ho tratto qualche conclusione e ho fatto una prima timida prova.

    Il micro-paludario che vedete in foto, fatto giusto qualche giorno fa, e ancora in fase di decantamento, adesso se ne starà buono buono per almeno due mesi e poi si vedrà. Questo è poco ma sicuro.




    E' composto da uno strato di argilla, torba, e poi sabbia di fiume, nella torba ho sistemato una ninfea e tiphia latifolia. Ho riempito con acqua di rubinetto, miscelata ad acqua piovana.

    E adesso veniamo a noi! 🤔
    Il prossimo passo, se ho capito bene da una vecchia risposta di Piantamagra😂 è "aspettare, aspettare, aspettare".

    Ora, leggevo che il problema alghe è un problema comune, soprattutto in spazi ristretti. Io ho cercato di fare del mio meglio, seguendo oltre che i consigli presenti nel forum, quelli di Andrea Amici nel video 14, che riguarda proprio la costruzione di un paludario per aldrovanda.

    Leggendo altrove, alcuni consigliano di inserire foglie secche macerate in acqua calda (meglio se bollite) di pino od eucalipto, altri invece, che queste siano troppo ricche di nutrienti e converrebbe usare piante palustri, bollite anch'esse. Nel suo video, Andrea Amici, non utilizza nulla, se non i materiali descritti: terra di campo, torba e acqua di rubinetto, oltre a tiphia e ninfea. Dunque, per acidificare meglio il tutto, aspettereste l'evolversi naturale della situazione, o aggiungereste una macerata di foglie per portarsi avanti con il lavoro? Se si, che tipo di foglie visto che i pareri discordano l'uno dall'altro?

    Questione lumache: alcuni dicono che conviene inserirle, altri che c'è il rischio che mangino aldrovanda o anche lemna minor, oltre le alghe (certo, se mangiassero lemna minor e alghe non sarebbe male 🤣 quelle dannate lenticchie si riproducono peggio dei conigli!😂) Cosa ne pensate? Planorba e Viviparus sembrano le migliori consigliate.

    Inoltre, come ultima cosa, in molti ho letto consigliano di prendere un bicchiere o comunque una manciata di limo e acqua da uno stagno in naturaper popolarlo di dafnie e piccoli insetti, credete sia una buona idea o poi, sempre con pazienza, ci penserà madre natura senza introdurre lumache, limo da chissà dove e foglie bollite?

    Grazie mille a chiunque avrà anche solo la pazienza di leggere il post 😂

    Ogni consiglio/critica sarà super accettato e vi incito a farne molte!😂

    P.s. Intanto mi porto avanti con la ricerca: Qualcuno si trova, per caso, ad avere qualche turione in più di aldrovanda red da vendere tra qualche mese? 🤣
    [Modificato da andrea.giordano 05/05/2023 22:26]
    Andrea

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    Pana13
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    00 06/05/2023 18:38
    Per me ci devi mettere un alligatore... Una palude senza alligatore non è una palude 😁
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    andrea.giordano
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    00 07/05/2023 15:39
    Così mi tiene lontani i pennuti malefici 😂😂😂😂
    Andrea

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    andrea.giordano
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    00 11/05/2023 09:12
    Attendendo qualcuno che coltivi aldrovanda e possa darmi qualche consiglio, un piccolo aggiornamento a distanza di 5 giorni.

    L'acqua si è totalmente rischiarata. Tutti i sedimenti di torba e polveri (polveri della sabbia di fiume che mi son proprio scordato di sciacquare prima) si sono posati. Anzi, dalla foto non si percepisce, ma già da ieri sto iniziando a notare un leggerissimo ingiallimento dell'acqua, segno forse che l'acqua sta iniziando a mescolarsi alla torba o, che più sfortunatamente, si sta riempiendo già di alghe 😂😂.

    Ora, credo (e spero 😂) sia la prima opzione, anche perchè, 5 giorni fa il ph era di 8.70, questa mattina di 7.85. Credo quindi che lentamente si stia acidificando. Spero che in due mesi raggiunga una condizione di buona stabilità attorno al 6/6.30 ph per poi introdurre i primi turioni di aldrovanda.

    La tiphia (latifolia variegata) che stava iniziando a far seccare le foglie più esterne, le ho inserite in acqua, mentre la ninfea (Manee Red), con il set up attuale, continua a crescere: le tre foglie esterne si sono totalmente distese e una quarta è in arrivo. Il fiore (o meglio i fiori che sono due) sono totalmente immobili, se li perdesse non credo sarebbe un gran danno per via della spedizione a radice nuda e del radicale (credo) cambio di condizioni coltivative. Anche se devo dire sono davvero curioso di vederli.

    Qualche giorno fa avevo inserito anche lemna minor, ma vedendo come era andata a finire con utricularia australis, totalmente sommersa e inghiottita dalla lemna, ho tolto tutto e buttato nel pattume, lasciando la lenticchia solo nei vasi in cui sicuramente non farà danno😂




    [Modificato da andrea.giordano 11/05/2023 09:15]
    Andrea

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    .piantamagra.
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    00 11/05/2023 16:09
    Eccomi, ho latitato qualche giorno dal forum e chiedo scusa 😅.

    Ho ripreso a coltivare Aldrovanda dal 2020 con buonissimi risultati. Appena posso ti scrivo qualche consiglio dettagliato in base alla mai esperienza, per adesso ti dico solamente di levare la ninfea, ti consiglio di piantare la typha in un vaso senza fori, da far affondare e di inserire in acqua tante foglie secche, che per Aldrovanda sono indispensabili. Le migliori sono quelle di piante palustri, ma in mancanza vanno bene anche quelle di altre piante con foglie spesse e coriacee, ad es. quercia, mandorlo, ecc. Io ho l'avocado nell'orto ed uso le sue foglie. La loro macerazione in acqua calda non è indispensabile, ma se la vuoi fare acelleri il loro processo di decomposizione e guadagni un pò di tempo.
    [Modificato da .piantamagra. 11/05/2023 16:09]
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    andrea.giordano
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    00 11/05/2023 22:21
    Re:
    .piantamagra., 11/05/2023 16:09:

    Eccomi, ho latitato qualche giorno dal forum e chiedo scusa 😅.

    Ho ripreso a coltivare Aldrovanda dal 2020 con buonissimi risultati. Appena posso ti scrivo qualche consiglio dettagliato in base alla mai esperienza, per adesso ti dico solamente di levare la ninfea, ti consiglio di piantare la typha in un vaso senza fori, da far affondare e di inserire in acqua tante foglie secche, che per Aldrovanda sono indispensabili. Le migliori sono quelle di piante palustri, ma in mancanza vanno bene anche quelle di altre piante con foglie spesse e coriacee, ad es. quercia, mandorlo, ecc. Io ho l'avocado nell'orto ed uso le sue foglie. La loro macerazione in acqua calda non è indispensabile, ma se la vuoi fare acelleri il loro processo di decomposizione e guadagni un pò di tempo.




    Grazie mille Andrea! Aspettavo proprio una tua risposta 😍.

    Grazie mille per i consigli, provvederò a sistemare il tutto e ad aggiungere foglie di quercia.

    Andrea

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    Pana13
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    00 12/05/2023 11:05
    Re:
    .piantamagra., 5/11/2023 4:09 PM:

    per adesso ti dico solamente di levare la ninfea,



    Ciao Andrea... mi ha incuriosito? va tolta la ninfea perche' toglie tutta la luce?
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    .piantamagra.
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    00 16/05/2023 09:07
    Eccomi, scusa per il colpevole ritardo, ma in questo periodo sono incasinato e non mi piace rispondere subito con due consigli buttati la, ma vorrei far capire, spiegando per bene, come funziona un paludario in modo che, chi riceve i consigli, possa in futuro intervenire direttamente per correggere quelle situazioni che magari potranno portare ad avere problemi.
    Nell'allestimento e gestione di un paludario è importantissimo raggiungere e mantenere un equilibrio batterico che possa innescare il ciclo dell'azoto. Il ciclo dell'azoto (spiegato terra terra) è quel meccanismo attraverso il quale i batteri (nitrificanti) trasformano l'ammoniaca derivante dalla decomposizione delle sostanze organiche in composti più semplici (nitriti e nitrati), che saranno poi assorbiti dalle piante. In questa loro attività di decompositori, i batteri consumano ossigeno e rilasciano in acqua anidride carbonica (CO2). Ed è proprio la CO2 uno degli elementi chiave per avere successo con la coltivazione di Aldrovanda, perché attraverso il processo della fotosintesi clorofilliana Aldrovanda assorbendo la CO2 trattine l'atomo di carbonio (C) che utilizza come mattone nella costruzione dei nuovi tessuti e rilascia in acqua i due atomi di ossigeno (O2) che saranno invece utilizzati dai batteri nitrificanti per la loro instancabile attività di decompositori attraverso la quale producono nuova CO2 che darà inizio ad un nuovo ciclo. E siccome Aldrovanda ha un tasso di crescita rapidissimo ha bisogno di tantissima CO2 disciolta in acqua. E come si fa ad avere tanta CO2 disciolta in acqua? Semplicemente fornendo ai batteri "tanto cibo", cioè tanto materiale organico da decomporre, cioè quella che in gergo viene chiamata lettiera e che altro non è che un insieme di foglie e rami secchi di piante palustri.
    La lettiera oltre a permettere la produzione di CO2 ha anche altre funzioni. Inibisce la formazione delle alghe filamentose che in genere hanno origine nel fondo del paludario, la zona più ricca di nutrimenti, e poi si diffondono al resto dell'ambiente. Dato che le alghe filamentose si sviluppano in presenza di luce, uno spesso strato di lettiera impedisce ai raggi solari di raggiungere il fondo della vasca. Inoltre le foglie secche rilasciano in acqua il loro carico di tannini ed acidi umici che colorano l'acqua di un bel giallo ambra ed inibiscono la formazione del fitoplancton (acqua verde).
    Altro aspetto positivo, la presenza di acidi umici abbassa il ph dell'acqua ed un ph basso favorisce una maggiore concentrazione di CO2 disciolta in acqua.
    Insisto sull'importanza della CO2 perché Aldrovanda è una pianta che ha un tasso di crescita rapidissimo e, man mano che cresce dall'apice, altrettanto rapidamente muore la parte più vecchia del filamento. Ecco perché spesso i filamenti si fermano nella crescita e scompaiono in pochissimi giorni.
    Veniamo ora alla tua vasca. Il fondo non è proprio l'ideale, dovrebbe essere costituito da materiale poroso che permetta l'insediamento dei batteri nitrificanti e la circolazione dell'acqua per fornire ossigeno ai batteri stessi e la sabbia questo non lo permette, perchè compattandosi crea zone anossiche dove, l'assenza di ossigeno, impedisce ai batteri di poter 'lavorare', creando quindi un accumulo di sostanze nutritive che, non potendo essere smaltite, rappresentano 'alimento' per le alghe. Un buon fondo può essere costituito da uno strato di 3/4 cm di solo lapillo a grana grossa, stop, non serve altro. Il fondo non è il substrato per le piante, queste, per una più facile gestione futura della vasca, sarebbe bene inserirle nei vasi senza fori. Subito sopra il fondo può essere inserita la lettiera. Nelle mie vasche di Aldrovanda, su una colonna d'acqua di circa 30 cm, 4 cm li occupa il fondo, una ventina la lettiera ed il resto, in superficie, è lo spazio riservato ad Aldrovanda. La lettiera la integro quasi giornalmente aggiungendo altre foglie secche.
    La lettiera ideale è costituita da foglie (già secche) di piante palustri (carex, junchi, typha, ecc.), ma possono essere utilizzate anche foglie di catappa (mandorlo indiano) o pignette di ontano, entrambi usate in acquariologia. In alternativa sono ottime anche le foglie secche di quercia. Io mi trovo benissimo con le foglie dell'albero di avocado, c'è l'ho nell'orto sotto casa e ne ho in grandissima quantità.
    Passiamo alle piante. Un paludario di Aldrovanda dovrebbe avere un buon numero di piante palustri (nei vasi sommersi), pochissime piante ossigenanti sommerse (che competerebbero con Aldrovanda per la CO2) e zero piante galleggianti (che competerebbero con Aldrovanda per lo spazio e la luce). Inoltre non è indicato tenere utricularie insieme ad Aldrovanda, la soffocherebbero in brevissimo tempo. Appena posso ti mando qualche foto con dettagli delle mie vasche così ti potrai fare meglio un'idea di come sono allestite.
    Altra cosa, un paludario ben avviato, che ha un buon equilibrio batterico, può stare esposto alla luce solare diretta per tutto il giorno e se si tratta di una vasca per la coltivazione di Aldrovanda allora la luce solare diretta è obbligatoria, se si vuole godere della sua colorazione rossa e di abbondanti fioriture. Le mie vasche stanno alla luce solare diretta dalla mattina fino al tramonto.
    Spero di averti scritto tutto quello che avevo in mente di dirti, se hai qualche dubbio chiedi pure.
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    .piantamagra.
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    00 16/05/2023 09:19
    Re: Re:
    Pana13, 12/05/2023 11:05:


    Ciao Andrea... mi ha incuriosito? va tolta la ninfea perche' toglie tutta la luce?


    Perchè la ninfea con le proprie foglie tende ad occupare tutto la superficie dello specchio d'acqua, entrando in competizione per lo spazio con Aldrovanda, che vegeta proprio in superficiee ne uscirebbe sconfitta a causa della velocità di crescita 'mostruosa' della ninfea.
    Una soluzione sarebbe quella di potare spesso le foglie della ninfea, ma che senso avrebbe? Se la coltivo me la voglio anche godere e se le taglio le foglie difficilmente arriverà a fiorire. Allora è meglio spostarla in una vasca a lei dedicata dove possa crescere indisturbata e regalare abbondanti fioriture.
    Per lo stesso motivo non bisogna tenere piante galleggianti insieme ad Aldrovanda, soprattutto è da evitare Lemna minor, che diventerebbe in brevissimo tempo una piaga facendoti maledire il giorno in cui l'hai inserita nella vasca.

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    andrea.giordano
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    00 08/06/2023 22:10
    Re: Re: Re:
    .piantamagra., 16/05/2023 09:19:


    Perchè la ninfea con le proprie foglie tende ad occupare tutto la superficie dello specchio d'acqua, entrando in competizione per lo spazio con Aldrovanda, che vegeta proprio in superficiee ne uscirebbe sconfitta a causa della velocità di crescita 'mostruosa' della ninfea.
    Una soluzione sarebbe quella di potare spesso le foglie della ninfea, ma che senso avrebbe? Se la coltivo me la voglio anche godere e se le taglio le foglie difficilmente arriverà a fiorire. Allora è meglio spostarla in una vasca a lei dedicata dove possa crescere indisturbata e regalare abbondanti fioriture.
    Per lo stesso motivo non bisogna tenere piante galleggianti insieme ad Aldrovanda, soprattutto è da evitare Lemna minor, che diventerebbe in brevissimo tempo una piaga facendoti maledire il giorno in cui l'hai inserita nella vasca.





    Ciao Andrea! Grazie mille per questa super spiegazione! Super esaustivo come sempre 💚
    Perdona anche il mio ritardo nel rispondere, "purtroppo" sono partito per la Norvegia proprio il giorno dopo la tua risposta e leggo solo adesso, anche se sono ancora in Norvegia😂.

    Ho letto davvero con molta attenzione tutto quello che hai scritto e mi sono ravveduto di diversi errori basilari. Ragion per cui, questo rimarrà così e la ninfea con la tiphia potranno crescere tranquillamente - il che non mi dispiace a dire il vero 😁😂 - poi, appena tornerò, vedrò di allestirne un altro seguendo i tuoi consigli! Grazie ancora!

    P.s. Sì, la lemna minor è una maledetta 😂
    Andrea

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