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Resistenza al ristagno delle Nepenthes

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    Alessandro
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    00 29/06/2021 00:13
    Ciao a tutti,
    apro questo post per chiedere il vostro parere e la vostra esperienza sulla questione acqua nel sottovaso delle Nepenthes.

    Leggendo in giro pare ci sia accordo sul fatto che le Nepenthes non tollerino acqua nel sottovaso.
    Tuttavia alcuni coltivatori la lasciano sistematicamente, ed anche nelle "istruzioni" della mia Bloody Mary era riportato di lasciare il vaso sempre un po' ammollo.
    Io stesso sono appena tornato da un'assenza di 10 giorni, ed ho usato una zattera per annaffiarle nel frattempo, spostandole anche in casa davanti a una finestra senza sole diretto. Purtroppo ho fatto la zattera un po' in fretta, col risultato che i vasi (di altezza 7.5 e 12 cm) pescassero 2-3 cm, più di quanto volessi.
    Ripensandoci in questi giorni mi ero preoccupato di ritrovarle malmesse per l'eccesso di acqua, ed invece la ho ritrovate (per fortuna!) in ottima forma.
    Le mie piantine sono x Gaya, x Bloody Mary, e Ventricosa, quindi tipi abbastanza resistenti, e anche abbastanza piccole.

    Le domande che mi faccio sono:
    1- il consiglio di non lasciare acqua nel sottovaso delle Nepenthes vale anche per gli ibridi più resistenti?
    2- forse un po' d'acqua può rimanere, purché le radici stesse non si trovino sommerse? Od anche le radici possono stare ammollo senza grossi problemi?
    3- ci sono altri potenziali problemi che non sto considerando a lasciarle un po' a mollo sempre?

    Il tutto perché troverei abbastanza pratico lasciare settimanalmente circa 1 cm d'acqua (almeno d'estate), ma non vorrei che nel tempo ciò causasse problemi...

    Grazie in anticipo per la condivisione delle vostre esperienze!
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    .piantamagra.
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    00 29/06/2021 09:11
    Io, in base alle mie condizioni, le tengo sempre con acqua nei sottovasi in ogni periodo dell'anno. Le più piccole, che stanno in vasi alti sui 10 cm sono in una grande vaschetta con i media 3 cm d'acqua costante. Quelle più grandi, che hanno vasi altri 15/20 cm, sono immerse anche per metà dell'altezza del vaso.
    Le coltivo tutte con tanto sfagno vivo in superficie, quindi l'acqua nei sottovasi è necessaria per farlo vegetare. Inoltre le tengo tutte in serra e già da inizio giugno fino a settembre inoltrato ho temperature che superano abbondantemente i 40°C (vivo in pianura in prov di RC), esco da casa la mattina e rientro la sera e se non lasciassi i vasi in ammollo troverei le piante stecchite già dopo il primo giorno.
    Mai avuto problemi alle piante per marcescenza del substrato, questo però sicuramente dipende da come invaso le piante. La parte bassa del vaso, diciamo circa il primo quarto, lo riempio di sola perlite che sta sempre immersa, ma essendo un materiale inorganico non marcisce. Poi mix torba/perlite con pochissima torba in basso, che aumenta in percentuale man mano che si sale verso la superficie.
    Ultimamente, oltre alla perlite, sto sperimentando come materiale inorganico anche i trucioli di spugna. Per adesso i risultati nel breve periodo sono buoni, ma è presto per esprimere giudizio.
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    Alessandro
    Post: 48
    Registrato il: 12/03/2021
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    00 29/06/2021 21:11
    .piantamagra., 29.06.2021 09:11:

    Io, in base alle mie condizioni, le tengo sempre con acqua nei sottovasi in ogni periodo dell'anno. Le più piccole, che stanno in vasi alti sui 10 cm sono in una grande vaschetta con i media 3 cm d'acqua costante. Quelle più grandi, che hanno vasi altri 15/20 cm, sono immerse anche per metà dell'altezza del vaso.
    Le coltivo tutte con tanto sfagno vivo in superficie, quindi l'acqua nei sottovasi è necessaria per farlo vegetare. Inoltre le tengo tutte in serra e già da inizio giugno fino a settembre inoltrato ho temperature che superano abbondantemente i 40°C (vivo in pianura in prov di RC), esco da casa la mattina e rientro la sera e se non lasciassi i vasi in ammollo troverei le piante stecchite già dopo il primo giorno.
    Mai avuto problemi alle piante per marcescenza del substrato, questo però sicuramente dipende da come invaso le piante. La parte bassa del vaso, diciamo circa il primo quarto, lo riempio di sola perlite che sta sempre immersa, ma essendo un materiale inorganico non marcisce. Poi mix torba/perlite con pochissima torba in basso, che aumenta in percentuale man mano che si sale verso la superficie.
    Ultimamente, oltre alla perlite, sto sperimentando come materiale inorganico anche i trucioli di spugna. Per adesso i risultati nel breve periodo sono buoni, ma è presto per esprimere giudizio.

    Grazie per la risposta, molto interessante!
    Mi piace molto come metodo, credo che dal prossimo rinvaso (probabilmente il prossimo anno) prenderò spunto... magari tenendo il livello d'acqua più basso del tuo, date le condizioni meno "estreme".

    Una curiosità: quando rinvasi, trovi le radici sviluppate anche nella perlite in fondo al vaso?
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    .piantamagra.
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    00 01/07/2021 09:36
    Re:
    Alessandro (ujb3210312), 29/06/2021 21:11:


    Una curiosità: quando rinvasi, trovi le radici sviluppate anche nella perlite in fondo al vaso?



    Nepenthes, anche da adulta, non ha apparati radicali importanti tipo quelli di Sarracenia ed in genere le radici si sviluppano solamente nella parte alta del vaso. Questo si può ben comprendere pensando all'areale di provenienza della pianta, zone piovose per la maggior parte dell'anno con fitta vegetazione. La pianta quindi non ha necessità di affondare le proprie radici nel terreno per trovare l'acqua in profondità e nemmeno per ancorarsi bene ad esso perchè si appoggia alle altre piante vicine alle quali, crescendo, si aggrappa con i viticci degli upper pitchers.

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    scorpio87
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    00 01/07/2021 12:40
    Come appena detto Nepenthes cresce in zone molto umide ma difficilmente paludose, per questo è una pianta che non necessita di ristagno.
    Ma il fatto che non ne necessiti, non toglie il fatto che lo tolleri... spieghiamoci bene:
    Sia il qui presente Piantamagra, come un mio caro amico, coltivano Nepenthes in ammollo per motivi di necessità pratica, io stesso coltivo piante del calibro di N. Jacquelineae e N. inermis con ristagno d'acqua nel periodo invernale (sempre per il medesimo motivo).
    Ed a tutti noi mai si son presentati casi di marciume radicale.
    Viceversa, vi son stati si, casi di tale patologia dovuta a condizioni idriche troppo elevate ad altri coltivatori! Da ciò la diffusa paura del ristagno per questo genere.
    Ciò che permette a Nepenthes di tollerare un alto apporto idrico, sta in due fattori principali:
    -LUCE, che deve essere di adeguata intensità.
    Poca luce porta ad una scarsa fotosintesi e di conseguenza una stentata e piu precaria crescita della pianta, rendendola piu sensile alle patologie.
    -SUBSTRATO, occorre sia ben areato e permeabile, così da poter rimanere sempre umido, ma mai zuppo, ed impedire il soffocamento delle radici (Andrea gioca con i vari strati di perlite, io invece utilizzo un mix di fibra di cocco, gomma piuma, sfagno, perlite e bark; tutto in proprorzioni diverse per tipologia di pianta)
    [Modificato da scorpio87 01/07/2021 12:45]
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    Alessandro
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    Membro Dionaea
    00 01/07/2021 22:41
    Grazie per le spiegazioni, molto utili come sempre.

    Per il prossimo rinvaso credo mi orienterò ad una base inerte per un 20% dell'altezza del vaso, sfagno vivo per il 20% superiore, e al centro un mix torba-perlite-cocco(o bark) 1:1:1.
    Poi lascerei acqua fino al 20% dell'altezza, e la rabboccherei dopo un paio giorni che si è asciugata tutta.
    Mi sarebbe un modo molto comodo per controllare l'umidità e semplificare le annaffiature...
    Vedete problemi nel metodo?