00 07/06/2020 23:21
Si, in effetti nell'articolo si parla anche di incendi che proprio quest'anno in Australia sono stati davvero ingenti.

Generalmente i Cephalotus, come molte altre piante, "sfruttano" gli incendi periodici per occupare nuovi territori che altrimenti presenterebbero una vegetazione molto più competitiva. Eventi eccezionali come quelli di quest'anno però danneggiano sicuramente anche i Cephalotus stessi.

In questo caso, all'interno dei programmi di protezione della specie, è possibile pensare ad una diffusione o reintroduzione di più esemplari in maniera artificiale quindi favorita dall'uomo?