00 29/03/2021 23:18
Re: Re: Re:
Icchy92, 29/03/2021 22:10:



Si sono d'accordo ma tu ti riferisci a casi di introduzione di specie "aliene", io invece parlo di moltiplicare, in maniera controllata e separata da contaminazioni, dello sfagno da reintroddurre poi nel punto in cui sono state prese le fibre iniziali. Quindi geneticamente uguale a quello già presente.




Mi riferisco anche ai ceppi naturali moltiplicati in cattività (e che non si dovrebbero raccogliere). Queste sono decisioni che spettano a enti e gruppi di ricerca, non puoi controllare i ceppi in condizioni casalinghe e andarli a reinserire così in natura. La contaminazione avverrebbe pure a livello microscopico tramite spore di altri muschi ed epatiche presenti nel substrato di crescita (Campylopus pyriformis, Cephalozia connivens, Aulacomnium palustre ecc.).



in maniera controllata e separata da contaminazioni, dello sfagno da reintroddurre poi nel punto in cui sono state prese le fibre iniziali



Rileggiti quanto scritto sopra 🙂 La conservazione, per essere efficace, deve essere portata avanti al livello degli habitat e tramite gli esperti del settore. Senza conoscenze specifiche diventerebbe solo un modo di privilegiare certe entità di comodo producendo disastri.


[Modificato da pandalf85 30/03/2021 00:56]