00 12/02/2020 09:49
Re:
RepublicDos, 08/02/2020 15.54:

Ciao, ti dico la mia,
A prescindere dal fatto che possano essere presenti spore (cosa probabile solo nel caso di muschi, visto che non hanno un vero apparato radicale e quindi possono presentarsi in torba di sfagno) oppure parassiti che si possono anche combattere con prodotti specifici, la torba ha un suo degrato in quanto è composta da sfagno, e deve essere almeno al 90% organica, quindi si decompone divenendo nociva senza possibilità di riciclo, ecco per si stanno cercando substrati alternativi come la fibra di cocco che ha un impatto ambientale decisamente infiore rispetto ad andare a distruggere le torbiere.

L'accumulo di minerali è relativo anche all'utilizzo di acqua non adeguata, come quella di rubinetto, che altera il ph acido della torba di sfagno.
Il substrato più usato (quello indicato sopra) è privo di ammendanti o minerali o azoto (<0.2%)
Non penso quindi che l'accumulo con acqua ad osmosi o distillata sia rilevante.
Almeno che non sia torba esposta che so, ad agenti, tipo salsedine, e quindi un accumulo indiretto.

In definitiva, il vero problema è la decomposizione, che richiede un'infinito ricambio del substrato (torba di sfagno), periodicamente.
In alternativa si puo utilizzare lo sfagno vivo, ma non è indicato per tutte le specie carnivore.

Poi in quanto a sterilizzazione può essere un discorso valido, ma non per le carnivore , per le considerazioni fatte sopra.




Grazie anche a te, come a tutti gli altri, per le spiegazioni che mi avviano a meglio comprendere ed orientarmi in materia.

Riguardo l'utilizzo del solo sfagno vivo, mentre sto man mano andando a ritroso leggendo le varie discussioni pubblicate nel forum negli anni passati, sto capendo che presenta delle complessità per essere associato con alcune carnivore in quanto per rimanere vegetante richiederebbe alla/dalla sommità ampio apporto idrico per via della disidratazione da sole, scorrimento dell'aria, etc. , magari subito qualche centimetro sotto dove ci sono bulbi o rizomi sarebbe desiderabile meno concentrazione d'acqua per non indurli in possibile marciume, ma già così anche apportando acqua dalla sommità, per capillarità immagino che tenda in parte a evaporare e in parte a discendere verso il basso quindi portando magari troppa umidità anche verso l' apparato radicale oltre che bulbi, rizomi. Quindi bisognerebbe bagnare tenendo sempre presente prima la necessità idrica della pianta carnivora in esso presente e tentando di fare in modo che non si essicchi mai del tutto la parte vegetante alla sommità. Suppongo che sia una problematica più forte nel periodo estivo.