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Creare cultivar di dionea artificialmente (coltivazione in vitro, incroci volontari, autoimpollinazione...) SÌ O NO?

  • Sondaggio Creare cultivar di dionea artificialmente (coltivazione in vitro, incroci volontari, autoimpollinazione...) SÌ O NO?
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  • Dati Sondaggio
  • Numero Totale Voti: 44
    Numeri Voti Utenti Registrati: 34
    Numeri Voti Utenti Anonimi: 10
  • Messaggi
  • Pietro.pacchio
    Utente non registrato
    00 30/06/2014 21:11
    Secondo voi è giusto creare cultivar di dionea "artificialmente" sostituendo la natura oppure no? Votate!
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    prized
    Post: 3.815
    Registrato il: 08/04/2009
    Città: CERRO MAGGIORE
    Età: 37
    Sesso: Maschile
    Moderatore
    S.saltator
    00 30/06/2014 21:19
    Il 95% dei cultivar e cultivar attualmente esistenti sono stati creati artificialmente. Quello che non condivido, è il voler indurre mutazioni artificialmente in vitro.
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    carpiato007
    Post: 130
    Registrato il: 09/03/2014
    Città: PARMA
    Età: 43
    Sesso: Maschile
    Membro Sarracenia
    00 30/06/2014 22:53
    però è quello che hanno fatto con il grano e con tantissime altre piante... hanno ottenuto mutazioni genetiche trattando i semi con radiazioni piuttosto che con prodotti mutagenici...
    L'ibridazione è storia passata da molto tempo oramai!
    In vitro si riesce molto più facilmente e molto prima ad ottenere una mutazione desiderata
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    Icchy92
    Post: 730
    Registrato il: 19/11/2011
    Città: SESTO SAN GIOVANNI
    Età: 31
    Sesso: Maschile
    Membro Heliamphora
    00 30/06/2014 23:46
    Alla fine questi cloni non sono mica rilasciati in natura, per cui non fa male a nessuno crearli :D anche se preferisco quando le mutazioni compaiono naturalmente


    La mia Growlist
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    Andrea@rexpl
    Post: 3.320
    Registrato il: 31/01/2013
    Città: UDINE
    Età: 39
    Sesso: Maschile
    S.saltator
    00 01/07/2014 02:26
    Come già detto da altri,esistono millemila cultivar,quindi non è il caso di porsi il problema...la propagazione in vitro va bene solo per due cose:piante protette da copyright,e l'EVITARE la raccolta in natura o ripopolare eventuali aree [SM=x349150]
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    prized
    Post: 3.855
    Registrato il: 08/04/2009
    Città: CERRO MAGGIORE
    Età: 37
    Sesso: Maschile
    Moderatore
    S.saltator
    00 31/08/2014 19:10
    Re:
    carpiato007, 30/06/2014 22:53:

    però è quello che hanno fatto con il grano e con tantissime altre piante... hanno ottenuto mutazioni genetiche trattando i semi con radiazioni piuttosto che con prodotti mutagenici...
    L'ibridazione è storia passata da molto tempo oramai!
    In vitro si riesce molto più facilmente e molto prima ad ottenere una mutazione desiderata




    Per quanto ne so pochi o nessun clone viene da vitro direttamente(nel senso che è stato creato e non solamente propagato). L'unica che pensavo lo fosse è la cudo, ma ho scoperto che è stata ottenuto da seme mi sembra.. Comunque il problema di ottenere nuovi cloni in vitro (perchè ce ne sono stati molti) è che una volta messi in condizioni normali perdono le caratteristiche o muoiono.
    Addirittura alcune piante in circolazione come Double Green o Blanche Hermine, se propagate in vitro muoiono subito quando tirate fuori, in quanto variegate e quindi "sfigate" dal punto di vista della sopravvivenza...

  • tulio.
    Utente non registrato
    00 01/09/2014 14:16
    per me è giusto o meglio non ha molta differenza dal momento che i cloni sono destinati a crescere in cattività.
    non trovo giusto invece la speculazione che si fa spesso dando 3000 nomi diversi a piante che hanno caratteristiche simili ecc .
    tutto cambia invece quando di parla di mutazioni indotte nei generi alimentari ... [SM=x349195]