Premettendo che non sono esperto di lunghezze d'onda e di fisica in generale, che in alcuni led di prima scelta sono presenti anche led bianchi e arancioni (in minima quantità), e che queste tecnologie non provengono da un novellino che ha deciso di vendere lampade dalle colorazioni stravaganti dopo aver verificato che le piante potessero sopravvivere sotto esse, vorrei sottolineare come la diffidenza e la poca voglia di sperimentazione come al solito ci lascia
indietro (per chi conosce l'inglese). In tutto il mondo ormai vengono utilizzati i sistemi più
avanzati e la sperimentazione e il progresso sono all'ordine del giorno. Dall'idroponica all'aeroponica fino all'acquaponica, dai substrati alternativi alla coltivazione verticale alla tecnologia LED. Noi ancora siamo ad un timido approccio alla fibra di cocco.
Le lampade prese in esame, inoltre, vorrei sottolineare che sono economiche e di seconda scelta. A parità di wattaggio una lampada LED letteralmente (più o meno) divora qualsiasi altro tipo di lampada. Lascio un
paio di
link riguardo le lunghezze d'onda citate da Nepenthes dettando una nota particolare per il primissimo link in inglese di questo post. Lascio anche un paio di foto. Una scattata stamattina, l'altra dello scorso anno. Purtroppo le temperature ancora reggono, quindi nella foto di stamattina ci sono solo seedling; avrei potuto abbassare la lampada infinitamente in quanto non produce calore ma l'ho lasciata alta per comodità. Per concludere, le piccole piante di peperoncino nella seconda foto sono praticamente nate e cresciute sotto illuminazione LED (parliamo sempre di seconda scelta, roba economica probabilmente costruita da cinesi).
Rileggendo quello che ho scritto sembro voler essere ipercritico, bacchettone e "capiscione"
non è ASSOLUTAMENTE mia intenzione, vuole essere solo una nota costruttiva
[Modificato da Melvin il Viscido 25/09/2012 11:35]