00 10/06/2012 17:08
non è questione di essere convinto oppure no, è che il tuo ragionamento è sbagliato [SM=x349178], il fatto che la sparizione di una specie provochi effetti a breve termine più evidenti non significa che il suo ruolo nell'ecosistema sia più importante, i ragni esistono da ben prima delle api (quasi 300 milioni di anni), se pensi che la loro scomparsa non si noterebbe mi sa che non hai ben chiari i meccanismi che regolano un ecositema.
Se invece per importanza intendi solamente l'importanza per l'uomo (che ti vorrei ricordare non è un ecosistema ma al massimo tende a distruggerlo) potrebbe anche essere vero, certamente il danno è immediato visto che dipendiamo dalle api per moltissimo del nostro cibo coltivato, però non sempre un danno immediato e facilmente comprensibile è peggiore di uno a lungo termine, la sparizione di qualunque specie (e ancora di più se parliamo di insetti o ragni) provoca trasformazioni in un ecosistema con aumenti o diminuzioni delle popolazioni di tutti gli altri abitanti (animali, vegetali, funghi ecc.) e questi cambiamenti ne provocano altri a loro volta quindi come minchia fai tu a stabilire quale specie è più importante delle altre?

Per quanto riguarda il tuo paragone tra uomo ed orso è indubbio che l'uomo ha un impatto tremendamente più devastante sul pianeta di quello di qualunque altra specie ma di certo io non mi vanto di questo visto che il nostro impatto è solo distruttivo, siamo batteri in formato gigante, non abbiamo e non stiamo facendo altro che aumentare di numero ed espanderci e continueremo a farlo fino a che non avremmo riempito tutta la cella di peltier e consumato ogni risorsa disponibile, quindi paragonare una specie alla nostra per valutarne l'utilità nella biosfera non mi pare un buon metodo visto che la nostra specie può essere considerata il cancro della situazione, è come dire cos'è che ha l'impatto maggiore sul corpo, il pancreas o il tumore al colon?