L'argomento come al solito (quelli lanciati da Giulio) è molto interessante,
ma secondo me ci infrangiamo contro vari muri indistruttibili:
al primo posto metterei l'interesse che uno ha nei confronti delle carnivore,
di certo non ci si può aspettare che chi comincia sia ordinato e preciso
come la maggior parte di noi, e lo capisco, del resto non sapendo come
è vasto il nostro "mondo" non si può pretendere di più; e questo per me
è un passo decisivo nel senso che chi è all'inizio involontariamente provoca molti
più "danni" sulla questione nomenclatura di chi magari coltiva da un pò
ma non gli va di stare dietro a queste cose. Perchè preso dalla smania di comprarsi
qualcosa di fico, tralascia l'ordine, la provenienza ed il venditore
(è capitato anche a me) e poi magari dopo 3 / 4 anni si ritrova piante
bellissime che vuole dividere e dar via ed è lì che nascono i casini veri.
Al secondo posto, di conseguenza, metterei chi in maniera molto scorretta
per dar via divisioni che non vuol buttare, affibia nomi e provenienze
improbabili a piante mai identificate.
Al terzo posto ovviamente venditori che nascono scorretto o imbroglioni.
Al quarto posto a volte (molto raramente) la distrazione, può succedere
che durante un rinvaso, soprattutto quando si è in più persone, qualcuno
prenda un cartellino di un altro e lo affibi ad un altra pianta.
E' un caso, ci si deve far attenzione, ma può succedere; certo è ovvio che
se uno scambia una flava con una purpurea la soluzione si trova, però
nel caso in cui succeda con 2 leucophylle molto simili, è un problema.
Secondo me l'unica vera soluzione a tutto questo, esclusi i veri scorretti,
è che chi vende deve necessariamente essere molto preciso e chi compra
altrettanto.
Simone