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Per germinare, i semi delle cactacee necessitano di una elevata luminosità, mai di sole diretto. La fonte di luce può essere costituita da uno o più tubi fluorescenti a spettro solare (ad es., lampade OSRAM Fluora L36W/77 da 36 W) posti a circa 40 cm dal semenzaio, avendo cura di tenerli accesi per 13-14 ore al giorno.
Poiché, per germinare, i semi delle Cactacee necessitano di temperature comprese fra 15 e 40 gradi centigradi occorre predisporre una cassetta con doppio fondo. Nel piano inferiore poniamo una lampadina da 100 W e un comune termostato d’ambiente. Nel piano superiore poniamo i contenitori in polistirolo contenenti i vasetti nei quali è stata effettuata la semina.
Si inumidisce il substrato per immersione impiegando acqua (piovana o demineralizzata) in cui sarà stato sciolto (nelle dosi indicate dal fabbricante) un fungicida. Qualunque fungicida può andar bene. La semina va coperta ermeticamente o con una lastra di vetro o con una di Plexiglas trasparente e incolore o con una pellicola anch’essa trasparente. La copertura, che dovrà rimanere in situ fino a germinazione completa, permetterà anche di far sì che il substrato rimanga costantemente umido.
Al loro primo emergere bisognerà spruzzare i semenzali con una soluzione di fungicida.
Quando appaiono le prime spine, si tolgono man mano i vasetti dal contenitore di polistirolo continuando a fornire la necessaria umidità per immersione in una soluzione acquosa al 1 % di nitrato di potassio (1 g per litro d’acqua piovana o demineralizzata). Se le radici dei semenzali non dovessero affondare nel terreno, le stesse vanno infossate in un piccolo solco tracciato servendosi di uno stecchino.
Le piantine andranno ripicchettate fra Giugno e Luglio. Il substrato dovrà essere mantenuto umido fino all’autunno dell’anno successivo.

(Il documento dtava già scritto in un link che ti avevo inviato.)