Scusate ma non sono molto d'accordo (a parte la simpatica commistione tra etanolo e tetraidrocannabinolo).
Le orchidee non sono "carnivore mancate", e non necessariamente crescono in luoghi poveri di sostanze nutritive...
Le piante carnivore, voi lo sapete meglio di me, crescono tendenzialmente in suoli acidi e poveri di sali minerali.
Le orchidee terrestri, nella gran parte dei casi, prediligono invece terreni calcarei, ma non necessariamente poveri di sostanza organica.
Vi sono addirittura specie saprofite, che crescono soltanto in presenza di materiale organico (ad es. nei nostri boschi
Neottia nidus aviso la rara
Epipactis purpurata)
Nella quasi totalità delle specie, le orchidee vivono in simbiosi mutualistica con funghi microscopici, che aiutano la pianta a nutrirsi... tali funghi simbionti hanno particolare importanza nella germinazione dei semi che, essendo praticamente privi di sostanze di riserva, affidano proprio ai simbionti il compito di procurarsi nutrimento per potersi sviluppare. Tale meccanismo ha grosse probabilità di non andare a buon fine per accidenti vari, e proprio per questo le orchidacee producono una quantità impressionante di semi in modo che almeno qualcuno sopravviva e attecchisca. Ogni seme ha già il suo bravo corredo di micelio simbionte.
In più, le orchidee in generale hanno un ottmo rapporto con gli insetti, ne fa fede la varietà incredibile di forme e colori che caratterizzano i loro fiori.
Nel genere
Ophrys, presente con numerose specie anche in Italia, il fiore (gibboso, peloso e con macchie metallizzate che imitano le ali) assomiglia addirittura alla femmina dell'insetto impollinatore , ed emette una sostanza odorosa analoga al feromone sessuale dell'impollinatore stesso. Prove sperimentali hanno evidenziato che tale simulazione risulta addirittura più adescante della femmina stessa.
Un buon esempio di questo fenomeno è fornito da
Ophrys insectifera di cui vi allego un'immagine
In
Cypripedium calceolus il labello è strutturato in modo da costringere gli impollinatori ad un percorso obbligato, che per forza li porta a contatto con il polline.
In molte altre specie nostrane esiste una sorta di meccanismo "a scatto" che appiccica le masserelle polliniche (pollinodi) sul capo degli insetti impollinatori, in modo da garantirne il trasporto su altri fiori.
Direi quindi che le orchidee in generale sono il risultato di un percorso evolutivo assai differente da quello che caratterizza le varie carnivore...