pH e conducibilità dell'acqua nei sottovasi

Icchy92
00venerdì 22 novembre 2019 20:34
Sappiamo tutti che la maggior parte delle carnivore necessita di acqua rigorosamente demineralizzata, non che non abbiano bisogno anche loro dei vari micronutrienti, ma alcuni sono in concentrazioni troppo elevate nell'acqua di rubinetto. Inoltre spesso l'acqua normale è ricca di carbonati, che alzano il pH favorendo la decomposizione del substrato. Partendo quindi da un'acqua con pH circa 7 e una conducibilità di 10/20 μS/cm quali valori misurate nei sottovasi?
Io con le classiche cartine al tornasole ho condizioni praticamente neutre e conducibilità che a volte supera anche i 100/200 μS/cm (nel sottovaso in cui tengo le drosere in inverno sono quasi a 1000 μS/cm 😮 ma ho aggiunto un po' di acido solforico per acidificare quindi molto probabilmente è quello, essendo un buon elettrolita).
Ah ci tengo a precisare che ormai uso solo fibra di cocco come substrato, immagino che chi usa la torba si ritroverà valori sicuramente più acidi, ma sarebbe interessante fare un po' una statistica per vedere se c'è qualche correlazione con la salute delle piante. Io ovviamente sto cercando di scendere intorno a un pH 4/5 perché in condizioni neutre si formano facilmente alghe e il substrato inizia a puzzare quando rimane a mollo costantemente, cosa che non dovrebbe succedere in condizioni acide perché molti batteri sarebbero inibiti.
sciffo
00venerdì 22 novembre 2019 21:33
Icchy92, 22/11/2019 20.34:

Sappiamo tutti che la maggior parte delle carnivore necessita di acqua rigorosamente demineralizzata, non che non abbiano bisogno anche loro dei vari micronutrienti, ma alcuni sono in concentrazioni troppo elevate nell'acqua di rubinetto. Inoltre spesso l'acqua normale è ricca di carbonati, che alzano il pH favorendo la decomposizione del substrato. Partendo quindi da un'acqua con pH circa 7 e una conducibilità di 10/20 μS/cm quali valori misurate nei sottovasi?
Io con le classiche cartine al tornasole ho condizioni praticamente neutre e conducibilità che a volte supera anche i 100/200 μS/cm (nel sottovaso in cui tengo le drosere in inverno sono quasi a 1000 μS/cm 😮 ma ho aggiunto un po' di acido solforico per acidificare quindi molto probabilmente è quello, essendo un buon elettrolita).
Ah ci tengo a precisare che ormai uso solo fibra di cocco come substrato, immagino che chi usa la torba si ritroverà valori sicuramente più acidi, ma sarebbe interessante fare un po' una statistica per vedere se c'è qualche correlazione con la salute delle piante. Io ovviamente sto cercando di scendere intorno a un pH 4/5 perché in condizioni neutre si formano facilmente alghe e il substrato inizia a puzzare quando rimane a mollo costantemente, cosa che non dovrebbe succedere in condizioni acide perché molti batteri sarebbero inibiti.

Io sto sui 20/30 max. Torba e perlite. Stop 😄
Zugul
00lunedì 25 novembre 2019 11:47
Lo scorso inverno, quando feci la prova, nessuno dei miei sottovasi superò i 20 TDS (convertiti risultano essere meno di 30 uS/cm).
come substrato uso esclusivamente torba e perlite.
Fede.Psnt
00lunedì 25 novembre 2019 12:16
Anch'io con torba e perlite, non supero i 20 ppm.
Icchy92
00lunedì 25 novembre 2019 19:49
Risultati abbastanza paragonabili quindi, avete provato a misurare anche l'acidità in qualche modo?
Fede.Psnt
00lunedì 25 novembre 2019 19:59
Misurata con una cartina tornasole, ph intorno a 6
sciffo
00martedì 26 novembre 2019 11:16
Io sono sui 5 misurati con phmetro
egiziano.
00martedì 26 novembre 2019 12:08
Nelle mie vasche i valori sono molto alti, si va dai 100 ai 200 ppm con TDS. mi meraviglia molto,dato che le piante stanno in ottima forma, solo in una vasca i valori sono sotto i 50.Controllando l'acqua nella cisterna per innaffiare, i valori sono ottimali, 20 ppm. quindi devo dedurre, che nel lungo periodo, la torba e la fibra rilasciano sostanze nell'acqua delle vasche.
Egiziano.
Icchy92
00mercoledì 27 novembre 2019 22:33
Ok grazie, lo scopo di questo topic era capire un po' le varie condizioni in cui teniamo le nostre piante e soprattutto come queste rispondono ad ambienti diversi da quelli da "manuale", al fine di testare nuovi substrati (o confermare quelli più recenti), o per ottimizzare quelli già consolidati (torba e perlite).
Questo perché gli ambienti in cui crescono sono abbastanza eterogenei, e scoprire che alcune specie magari vivono splendidamente anche con pH o concentrazioni di minerali insolite per noi coltivatori sarebbe sicuramente interessante.
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