A questi punti abbiamo identificato con certezza la sezione ed escluso tutte le altre. Siamo metà strada.
La sezione Sphagnum prevede al suo interno 5 specie:
S. imbricatum,
S. papillosum,
S. magellanicum,
S. palustre e
S. centrale.
L'utilizzo del microscopio diventa adesso fondamentale, sebbene per qualche specie si possa ancora riuscire a identificarla a occhio. Ripartendo dalla chiave macroscopica abbiamo ora un bivio: 1)se lo sfagno presenta una visibile colorazione rossa, rossastra o rosata siamo di fronte a
S. magellanicum 2)In caso contrario, se il pigmento è molto blando o assente (come nel nostro caso) possiamo restringere il cerchio alle altre 4 specie (attenzione! in cattività raramente si mantengono i pigmenti).
Nel nostro caso non riscontriamo traccia di una distinta colorazione rossa, ragion per cui dobbiamo alla fine dedicarci alla chiave microscopica. Sotto microscopio vanno osservate le cellule ialine delle foglie (ovvero quelle che si gonfiano d'acqua) affinchè si rilevi l'assenza o presenza di fibrille a pettine nella parte interna. Se le fibrille a pettine son presenti allora ci orientiamo verso le due specie
S. imbricatum e
S. papillosum, in caso contrario verso
S. palustre e
S. centrale.
Qui vediamo una foto delle nostre cellule (ialine) di una
foglia rameale che non sono provviste di fibrille a pettine come si rilevano in
S. imbricatum e
S. papillosum.
qui vediamo invece una foto di
S. imbricatum con le cellule provviste di fibrille a pettine sulle pareti interne, accorgendoci che sono estremamente diverse rispetto al nostro caso:
(fonte http://www.mgw.or.at)