misure di pH
Vedo che siete ferratissimi, aggiungo comunque il mio modesto contributo, dato che mi sono occupato di chimica del suolo per un paio di anni..
Per il pH di una torba di solito si usa un normale elettrodo da liquidi che registra il pH dell'
estratto a saturazione, ovvero della soluzione acquosa in equilibrio con la torba, che ovviamente e' un solido e di per se
non avrebbe un pH (che e' una proprieta' delle soluzioni acquose).
In pratica si mettono 10 g di torba a bagno in 100 mL di acqua distillata, si agita per 15-30 minuti, si fa riposare e si misura. Questo metodo, molto semplice, da' un valore rappresentativo ma sempre leggermente spostato verso la neutralita', di solito una mezza unita' di pH per via dell'acqua.
Nel nostro caso, quindi, avremo un risultato sempre piu' alto del reale. Inoltre, non tiene conto di tutti i contributi dovuti a molecole di grandi dimensioni e parzialmente idrofobe, come
acidi umici,
acidi fulvici e
gallo-tannini che vengono "mascherate" dall'eccesso di acqua, ma che nel suolo hanno un importante effetto sul pH.
Per "tirare fuori" meglio il pH della torba, alcuni lo misurano non in acqua pura, ma in una soluzione di CaCl (cloruro di calcio), che funziona da
scambiatore di ioni, ovvero libera in acqua, anche se in modo poco specifico, tutto cio' che e' legato alla torba da forze elettrostatiche. Di solito non c'e' molta differenza con il metodo in acqua pura, ma nel caso delle torbe qualcosa lo si corregge. Questo metodo e' stato usato per la torba di Andrea, come si vede nella foto.
Una terza possibilita' e' usare un elettrodo specifico per le emulsioni o per i solidi colloidali e misurare il pH della torba
umida, non immersa in acqua. Si prende la torba, la si satura di acqua senza ricoprirla e si affonda l'elettrodo. Nel giro di qualche minuto e misurando in diversi punti a differenti profondita', si ottiene una statistica, che solitamente si puo' considerare sicura.
Secondo la mia esperienza, l'ultimo metodo e' il piu' vicino alla realta', ma ovviamente lo puo' usare solo chi ha l'attrezzatura, ovvero un laboratorio chimico.
Il metodo dell'estratto a saturazione comunque e' gia' di per se' sicuro e addirittura e' quello usato per le analisi ufficiali, secondo la normativa per le analisi del suolo, anche se il risultato e' sempre piu' alto di quello reale, per via dell'acqua. Un accorgimento importante e' mescolare bene la torba insieme all'acqua, in modo che si crei una dispersione molto fine e lasciarla reagire per un tempo abbastanza lungo, altrimenti si rischia di avere un estratto poco rappresentativo.
A proposito, Andrea, anche io uso la tua stessa torba, la
Hochmoortorf - che significa "torba di torbiera alta" -, da alcuni anni e mi trovo benone.
spero di essere stato utile