Le nostre piante 'insolite'

S.Simone
00mercoledì 28 ottobre 2009 20:17
Tra le centinaia di carnivore ormai coltivate, ci sono anche alcune piante
insolite non carnivore che stiamo cercando di coltivare più che per la loro
bellezza esteriore, per la loro particolarità mistica, alimentare o semplicemente curiosità.

La prima è una pianta che ispira magia, pozioni e un pò di stregoneria.

La Mandragora (autumnalis), dopo quasi 2 anni forse abbiamo trovato la maniera di coltivarla
e spero che presto ci regali un bel fiore.

By ssimone at 2009-10-28

La seconda è la pianta da cui si ricava l'oro arancione, il Crocus sativus,
anche detto Zafferano, l'abbiamo preso ai giardini della Landriana e
dopo qualche giorno ha subito fiorito.

By ssimone at 2009-10-28

La terza è qualcosa di più 'ciccione', la nocciolina americana, che abbiamo
seminato grazie a arachidi crudi che ci ha regalato una signora a Cuccioli e Campagna,
specializzata nella tostatura con tutte le salse possibili e immaginabili.
La foto mostra il frutto, che cresce nel sottosuolo ma arriva dall'alto,
sono delle propaggini laterali che crescono anche a 20 cm dal suolo ma che
si allungano fino a raggiungerlo ed una volta sotto producono il frutto.

By ssimone at 2009-10-28
Muscipula59
00mercoledì 28 ottobre 2009 20:43
Stupendeeeeee [SM=x349158] [SM=x349158] [SM=x349158]
solocarnivore
00mercoledì 28 ottobre 2009 20:59
sei un grande ..quando mi faranno qualcosa posterò la passiflora che cerco di coltivare gelosamente anche io avevo lo zafferano che fa quel fiore bellissimo ma poi l ho regalato e nellla prossima ondata bvoglio dedicare un po di tempo alle viole del pensiero e la viole in generale [SM=x349168]
nacapito
00mercoledì 28 ottobre 2009 21:56
Wow! Che spettacolo!!
Specialmete la Mandragora, le cui radici vengono usate dai maghi e alchimisti (nei romanzi!)
mr_p_c_
00mercoledì 28 ottobre 2009 23:23
belle !!!! la mandragola non l'avevo mai vista ... [SM=x349158] [SM=x349158] [SM=x349151]
watanya
00giovedì 29 ottobre 2009 01:24
La mandragora, o mandragola, costituì uno degli ingredienti principali per la maggior parte delle pozioni mitologiche e leggendarie.
Innanzitutto il nome, probabilmente di derivazione persiana (mehregiah), le è stato assegnato dal medico greco Ippocrate. Nell'antichità le venivano accreditate virtù afrodisiache; era utilizzata anche per curare la sterilità.
Alla mandragora venivano nel Medioevo attribuite qualità magiche e non è un caso se veniva inclusa nella preparazione di varie pozioni. È raffigurata in alcuni testi di alchimia con le sembianze di un uomo o un bambino: da ciò ne deriva la leggenda del pianto della mandragola ritenuto in grado di uccidere un uomo. Veniva considerata una creatura a metà del regno vegetale e animale, come il meno noto agnello vegetale di Tartaria.
Nel 1615, in alcuni trattati sulla licantropia, tra i quali quello di Njanaud, appariva l'informazione dell'uso di un magico unguento a base di mandragora che permetteva la trasformazione in animali.

La mandragola può essere ricondotta ad alcune usanze Voodoo nelle quali era utilizzata come surrogato delle più famose bambole di cera.

È considerata una pianta magica anche dalla Wicca moderna.


Interessante... [SM=x349150]


peppe.89
00giovedì 29 ottobre 2009 14:39
particolari, [SM=x349158]
Prompt
00giovedì 29 ottobre 2009 14:50
Molto interessante !!!
robybaglie
00giovedì 29 ottobre 2009 14:58
[SM=x349159] [SM=x349159](homer on)nocciolineeeeee!!!!!! [SM=x349159] [SM=x349159]
seimour93
00domenica 1 novembre 2009 22:20
Re:
S.Simone, 28/10/2009 20.17:

T

By ssimone at 2009-10-28



Un bel melanzanone!!!
Una amica la coltivava, poi non so che fine abbia fatto.

PS tu dove hai trovato i semi?
Gatt_11
00lunedì 2 novembre 2009 00:19
si la mandragola è una pianta molto particolare, credo che provero a coltivarla anche per vedere la radice
ps: interessanti anche le noccioline e lo zafferano
seimour93
00lunedì 2 novembre 2009 09:34
s.simone, casomai dovessi avere dei semi di mandragora posso scambiarli con una ingente quantità di semi di atropa belladonna:


Il nome scientifico, Atropa belladonna, deriva dai suoi letali effetti e dall’impiego cosmetico:
Ecco che già nel nome porta il simbolo della sua pericolosità, ATROPA le viene, infatti, dalla parca Atropo, colei che recideva il filo della vita dell’individuo…
Fa parte della famiglia delle solanacee. Non è molto facile incontrarla, cresce per lo più nei boschi e tra questi preferisce i faggeti.

Ogni sua parte è velenosissima e pericolosa quindi attenzione a non farvi prendere da storie e “tradizioni” perché, benchè usata nelle giusti dosi abbia grandi doti curative, il rischio che si corre è quello di una paralisi respiratoria che porta alla morte.

Attenzione: anche una sola bacca può essere letale per un bambino!

La belladonna si presenta come un arbusto che può raggiungere i 150 cm di altezza, ha grandi fiori a campanula formati da cinque petali che sbocciano tra giugno e settembre e bacche che dapprima sono verdi e poi diventano bruno-violetto, quasi nere e somigliano per forma e dimensioni alle ciliegie, la maturazione avviene tra luglio e novembre.

E’ assolutamente sconsigliato tentare dei decotti, infusi o altri usi medicinali, infatti l’alcaloide in essa contenuto (che agisce direttamente sul sistema nervoso) resta attivo anche con la cottura.Causa deliri violentissimi.

E' usata anche come impiastro, linimento e pomata per uso esterno nella cura, ad esempio, delle contusioni.

In omeopatia viene utilizzata nel trattamento delle sintomatologie del cavo orale (tracheiti, tonsilliti, etc) e nella cura di febbre da influenza.

In antichità veniva utilizzata per facilitare le protezioni astrali e le visioni profetiche.

Per le sue qualità di potente sedativo venne, ironia della sorte, usata nei processi di stregoneria al fine di far dire alle donne ciò che l’inquisitore voleva sentir loro dire…

Coltivazione: La pianta preferisce un terreno drenante e calcareo, ed un esposizione alla luce diretta o parziale ombra. Il terreno dovrebbe essere sempre mantenuto umido. La propagazione tramite seme dovrebbe avvenire ai primi di Marzo, considerando anche il fatto che la germinazione può durare anche 4-6 settimane. Appena raggiunti i 2cm circa di altezza, le piantine vanno disposte a circa 45cm di distanza l'una dall'altra. Una volta trapiantate vanno bagnate e risposte all'ombra per diversi giorni. Durante il primo anno le piante cresceranno fino a 45cm di altezza e fioriranno in Settembre. A questo punto è conveniente separare ulteriormente le piante (1 metro) per evitare sovraffollamento durante il secondo anno. I peggiori nemici della belladonna sono le lumache, gli afidi e le mosche bianche.

EVITARE DI TOCCARLA.
S.Simone
00lunedì 2 novembre 2009 09:43
Re: Re:
seimour93, 01/11/2009 22.20:


Un bel melanzanone!!!
Una amica la coltivava, poi non so che fine abbia fatto.
PS tu dove hai trovato i semi?



La mandragora la trovammo per caso alla fiera dei fiori all'Auditorium di Roma nel 2007,
quando partecipammo con uno stando di AIPC; erano presenti moltissimi vivai
che avevano cose molto particolari tra cui il 'Biovivaio Granburrone', il nome è tutto un programma.

Se andate nel catalogo, c'è la lista delle piante disponibili per quest'anno.

Comprammo una radice in riposo, visto che la pianta vegeta dalla fine dell'estate
fino alla primavera inoltrata, perdendo la parte aerea durante l'estate;
è un pò rognosetta da acclimatare, soffre di marciume e ama dei vasi molto profondi,
oltre ad una miscela molto arieggiata, la nostra è in torba, perlite, pomice
con l'aggiunta di stallatico per aiutarla nello sviluppo.

Quest'anno alla ripresa vegetativa, dopo aver messo 4-5 fogliolone, fu attaccata
dal ragnetto rosso che ci ha fatto temere per il peggio, però con i primi
freddi, ha ricominciato a mettere foglie nuove e mi aspetto tra poco anche
una generosa fioritura.

Forse tirarla su da seme credo sia più difficile, conviene avere un tubero,
che poi man mano che cresce si può dividere per farne altre piante,
anche se bisogna stare attenti quando si svasa che il bimbo morde e grida...


S.Simone
00lunedì 2 novembre 2009 09:47
Re:
seimour93, 02/11/2009 9.34:

s.simone, casomai dovessi avere dei semi di mandragora posso scambiarli con una ingente quantità di semi di atropa belladonna:



Potrebbe essere uno scambio interessante ma non so quanto tempo ci vuole
perchè possa avere un tubero sufficientemente grande da essere diviso.
La signora del vivaio ci disse di dividerla il meno possibile e di lasciarla
in pace per qualche anno prima di rinvasarla, così la parte sottoterra si
ingrandisce molto e la vegetazione aerea farà foglie sempre più grandi,
oltre ad una fioritura prolungata.

Ti faccio sapere quando ho qualche pezzo disponibile.

Simone


watanya
00lunedì 2 novembre 2009 21:00
Re: Re: Re:
S.Simone, 02/11/2009 9.43:

(...) bisogna stare attenti quando si svasa che il bimbo morde e grida...


[SM=x349163] Ossia? Leggende a parte, in pratica cosa succede???




DevonRex
00martedì 3 novembre 2009 10:55
Re: Re: Re: Re:
watanya, 02/11/2009 21.00:


[SM=x349163] Ossia? Leggende a parte, in pratica cosa succede???

Credo fosse solamente una citazione ad Harry Potter e la Camera dei Segreti. [SM=x349151]


S.Simone
00martedì 3 novembre 2009 11:46
[SM=x349178] [SM=x349178] [SM=x349178]

Bè diciamo che è Harry Potter che ha fatto sua una leggenda più antica,
e cioè quella del pianto della mandragora in grado di uccidere un uomo.
DevonRex
00martedì 3 novembre 2009 12:07
Torno nel topic della discussione, e posto la mia pianta più insolita che sto coltivando:
La Testudinaria elephantipes (Syn: Discorea elephantipes)


[Quanto prima fotograferò la mia piantina in pieno sviluppo vegetativo e così tolgo questa foto presa dal web]


E' un rampicante lungo al massimo 6 m che si avvolge a spirale in senso orario e porta foglie di 6 cm di larghezza, alternate, cordate-rotondeggianti, sottili ma coriacee e leggermente appuntite.
In natura si trova nel deserto roccioso del Sud Africa.
La cosa più ammirevole di questa pianta è però il grosso tubero suberoso, esposto, ossia completamente fuori terra, che con l'età sì screpola in placche esagonali ricordando una tartaruga e un piede di elefante (da cui il sinonimo Testudianaria elephantipes).
II tubero come in altre specie dello stesso genere è commestibile, ricco di amido e viene consumato dalle popolazioni locali per cui è chiamato anche "Pane degli Ottentotti".


Altre immagini da Google

[SM=x349161]
Alessantasia
00mercoledì 21 aprile 2010 13:47
Re:
DevonRex, 03/11/2009 12.07:

Torno nel topic della discussione, e posto la mia pianta più insolita che sto coltivando:
La Testudinaria elephantipes (Syn: Discorea elephantipes)


[Quanto prima fotograferò la mia piantina in pieno sviluppo vegetativo e così tolgo questa foto presa dal web]


E' un rampicante lungo al massimo 6 m che si avvolge a spirale in senso orario e porta foglie di 6 cm di larghezza, alternate, cordate-rotondeggianti, sottili ma coriacee e leggermente appuntite.
In natura si trova nel deserto roccioso del Sud Africa.
La cosa più ammirevole di questa pianta è però il grosso tubero suberoso, esposto, ossia completamente fuori terra, che con l'età sì screpola in placche esagonali ricordando una tartaruga e un piede di elefante (da cui il sinonimo Testudianaria elephantipes).
II tubero come in altre specie dello stesso genere è commestibile, ricco di amido e viene consumato dalle popolazioni locali per cui è chiamato anche "Pane degli Ottentotti".


Altre immagini da Google

[SM=x349161]



Una vera scultura della natura... Non ho mai visto una creatura simile...


...

Visto che sono qui mii accodo anche io postando queste semplici piantine grasse. Vorrei sapere il nome scientifico se possibile.
Grazie mille

Come si chiama questo tipo di cactus?


Varie. L'ultima è pelosa e ha le foglie che sembrano piccole bocche.


Mi consigliate un rinvaso l'anno prossimo? Sono quasi tutte in fioritura le mie grasse.

_keeper_
00mercoledì 21 aprile 2010 17:42
Quella elephantipes è stata sicuramente raccolta in natura. Io ho diverse dioscoree [SM=x349152]
coccinella75
00sabato 5 giugno 2010 15:25
Come si chiama questo tipo di cactus?
quella nella prima foto è una mammillaria ma di più non saprei. [SM=x349168]
Annakred
00sabato 5 giugno 2010 16:56
UHhhh... adoro le piante particolari, peccato che con il clima di qui posso coltivarne davvero poche :(
mi accontento della mia pianta più strana:
Gomphocarpus physocarpus


(Foto da Yahoo)
La particolarità del frutto di questa piante è che è gonfio come un palloncino e contiene dei soffioni.

Per ora la mia è in crescita... ha una crescita lentissima [SM=x349177], ma la primavera sembra piacerle molto XD
Pensate che quest'inverno è stata in terrario insieme alle neppe ed ora è uno stelo di 50 cm con qualche foglietta......
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