Informazioni sulla coltivazione

trapr
00martedì 15 giugno 2004 15:05

Sto cercando di documentarmi il più possibile su qst benedetta pianta.

Fino ad ora riassumendo la mia esperienza e le info trovate in rete è venuto fuori questo:
1 -Lo sfagno vegetante è praticamente obbligatorio;
2 - Spesso, riguardo al sub-strato, si parla di carbone vegetale;
3 -Anche se sopporta bene le alte temperature, bisogna evitar il riscaldamento delle radici (niente vasi neri) pratica comune è l'utilizzo di vasi grandi rispetto alla pianta;
4 - Mal sopporta gli spostamenti frequenti, necessita comunque di periodi di acclimatamento;
5 - La luce solare diretta è tollerata nelle prime ore della mattina e al tramonto, ideale è una posizione molto luminosa senza raggi diretti;
6 - Odia il troppo apporto idrico, ideale è un sottovaso basso (2/3cm), utilizzando esclusivamente innaffiature dall'alto fino al raggiungimento di 1cm d'acqua nel sottovaso (e questo solamente nella stagione estiva);
7 -Durante l'inverno và tenuto quasi a secco (CONFERMO) con innaffiature dall'alto quel tanto che basta a non far compattare il sub-strato;
8 -Non teme temperature basse ma bisogna proteggerlo da gelate e temperature inferiori a 3°/4°;
9 - NON ESISTE 1 SANTO PROTETTORE DEI CEPAHLOTUS FOLLICULARIS :Sm16:

Chiunque di voi abbia notizie, informazioni, esperienze ecc.
e pregato di aggiungere, modificare, alzare dubbi su queste direttive....ASPETTO ansioso i vostri commenti. :Sm23:

[Modificato da trapr 15/06/2004 15.09]

sciffo
00martedì 15 giugno 2004 21:32
san cephalotus
Ciao, quello che hai scritto secondo me è giusto...l'unica cosa, a dire il vero due, che non condivido è la necessità dello sfagno. Conosco coltivatori che non lo usano affatto e hanno cephalotus alti parecchi cm. Per quanto riguarda il carbone...credo proprio che non sia necessario...anche se probabilmente un aiutino lo fornisce. Buona coltivazione!:Sm5:
AndreaCFlowerPower
00martedì 15 giugno 2004 22:42
Si forse non è indispensabile, ma uno dei consigli di Andrea Amici è quello di tenere dello sfagno intorno alla pianta.....:Sm2:
trapr
00mercoledì 16 giugno 2004 09:07

Per quanto riguarda lo sfagno è sempre consigliato dai coltivatori per 2 motivi:

1- Previene attacchi muffo-fungini in quanto occupa l'habitat di qst aggressori e tende a abbassare il ph complessivo del sub-strato;

2- Aiuta ad evitare il surriscaldamento delle radici in quanto, con la sua caratteristica di mantenere l'acqua, tende a termoregolare il tutto.

Interessante mi sembra il fatto che un coltivatore Australiano dice di non usare vasi neri. In effetti tendono a scaldare volevo chiedervi:

Secondo voi rivestire il vaso (parlo solamente dei laterali) di carta argentata potrebbe influire sulla pianta ???
Nel senso...l'alluminio (xkè di qst si tratta) a contatto con acqua e/o umidità può rilasciare ioni dannosi ???


Il vaso dove stà il cepha è nero e quadrato (ancora non capisco la predilezione x qst forma :Sm22: ), e date le condizioni della mia pianta (stà in coma) non credo sia il caso di re-invasare ora.

[Modificato da trapr 16/06/2004 9.08]

AndreaCFlowerPower
00mercoledì 16 giugno 2004 22:49
Re:

Scritto da: trapr 16/06/2004 9.07

Il vaso dove stà il cepha è nero e quadrato (ancora non capisco la predilezione x qst forma :Sm22:


PENSO CHE I VIVAI USINO I VASI QUADRATI PER OCCUPARE AL MEGLIO I SPAZZI

[Modificato da AndreaCFlowerPower 16/06/2004 22.53]

sciffo
00sabato 31 luglio 2004 11:53
Si, è per quel motivo...i vasi neri servono per coltivazioni, ad esempio di pomodori, da vendere in serra. I semi vengono seminati automaticamente con apposite macchine ad intervalli regolari; i vasi tondi occupano più spazio e possono anche portare a semine più imprecise...l'ideale sarebbe avere vasi quadrati, bianchi per assorbire meno luce e quindi calore...
Ganseki Ryu
00venerdì 8 giugno 2007 13:26
Non so se son state aperte altre discussioni, ma gironzolando su internet ho trovato questa breve derscizione presa dal catalogo di Furio (percui degno di ficudia :Sm2: )


Vive in terreni prevalentemente sabbiosi ai margini d’alcuni stagni. Si coltiva in pura torba di sfagno setacciata (per eliminare le impurità ed i pezzi più grossi) e un terzo di agriperlite. 5°C di minima invernale e leggera ombreggiatura estiva quando la temperatura supera i 30°C. In primavera, estate ed autunno bagnare abbondantemente dall’alto (come se fosse pioggia) al mattino. Si formeranno 1-3 cm. d’acqua nel sottovaso. Quando l’acqua si asciuga attendere 1-3 giorni e poi annaffiare di nuovo. Mantenere umido il terreno durante il riposo invernale. Esporre in piena luce. Con qualche ora di sole diretto le trappole si colorano di un bel rosso scuro. Forniamo piante adulte di 8 cm.o più di diametro ottenute da talea.
Questa pianta non è di difficile coltivazione ma richiede un po’ d’esperienza.



Non so.. dice di esporlo al sole diretto voi che dite? [SM=x349150]
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