In Aspromonte per il "progetto sfagno" - 29 giugno 2013

Kahnnibale
00venerdì 31 maggio 2013 13:06
Ok, bella gente carnivora di Sicilia e Calabria (e resto del mondo), apro un topic specifico per organizzare 'sta benedetta gita in Aspromonte con lo staff dell'Orto Botanico di Messina al fine di prelevare qualche fibra di sfagno calabro e moltiplicarlo in coltivazione per la sua sopravvivenza, atteso il rapido deperimento del suo habitat ed il correlato rischio di estinzione.
Ne abbiamo parlato già al meeting dell'anno scorso e sembrava che il gruppo carnivoro fosse molto interessato, per cui vi chiedo conferma relativamente alla data (posticipata a causa di forza maggiore) del 29 giugno p.v.

Chi vuole trascorrere una giornata all'aria aperta in incantevoli luoghi dal notevole interesse naturalistico e partecipare ad un progetto di conservazione di una specie a rischio?

Fatemi sapere e poche chiacchiere! [SM=x349178]

Gio
ExpoPazzo
00venerdì 31 maggio 2013 17:51
È giorno 28 o 29? Come raggiungeremo il luogo?
Quarzo Prasio
00sabato 1 giugno 2013 04:16
bella iniziativa ..se lo coltiveranno su una zattera galleggiante in due anni avranno montagne di sfagno bello rigoglioso. se abitavo più vicino mi univo al vostro gruppo
Kahnnibale
00sabato 1 giugno 2013 11:44
Mattia, hai ragione, è sabato 29! Correggo immediatamente.

Per raggiungere il luogo serve l'auto ma occorre sapere in anticipo quanti siamo in modo da organizzarci con i mezzi. Sicuramente ci saranno Rosella e Alessandro oltre, probabilmente, una delle dottorande che lavora all'Orto. La presenza mia è assicurata, così come dovrebbe esserci il maniaco e piantamagra.
Rosella ha evitato di organizzare per oggi perché le adesioni non erano sufficienti e mi ha detto che un'occasione del genere è bella da vivere in allegra compagnia e ci teneva alla presenza del gruppo carnivoro siciliano, visto che se ne era parlato al meeting e sembrava ci fosse sufficiente entusiasmo.

Dovremmo partire da Messina intorno alle 8:00 in modo da sfruttare a pieno tutta la giornata, che si preannuncia caratterizzata da tappe interessantissime.

Forza, molluschi!!! Fatemi sapere!
ExpoPazzo
00sabato 1 giugno 2013 15:26
Giuvanne, ti devo tirare tutto con le pinze! Troppa deformazione professionale, parli solo quando sei interrogato [SM=x349178]. Spiega un po come dovrebbe essere la giornata, quando dovremmo tornare, chi saremo? Considera che io da povero studente disoccupato, non posso affrontare una spesa notevole, quindi il cercar di dividere le spese ed ammortizzarle il più possibile (quindi conoscendole prima), mi permette di decidere se poterlo fare o meno (fosse per me io sarei già pronto).
Salxi72@
00martedì 18 giugno 2013 01:26
ciao a tutti, noto con piacere la presenza dello sfagno Aspromontano in serra bhe...cmq sia ho un probabile scoop per voi...parlando con il mio futuro cognatino è venuto fuori che al suo paese (zona di Catanzaro)c'è un bosco con una zona di sfagno...nel dubbio nel mio prossimo soggiorno verificherò di persona e vi farò sapere. [SM=x349162]

pandalf85
00martedì 18 giugno 2013 07:48
Bel progetto! Avete seguito qualche protocollo particolare per impedire eventuali mescolamenti dei ceppi nella coltivazione in orto botanico?
aldo07
00martedì 18 giugno 2013 11:36
Ciao a tutti,
vorrei segnalare anche io un luogo il Calabria dove cresce sfagno anche se non è in Aspromonte.
pandalf85
00martedì 18 giugno 2013 11:41
Ciao Aldo,

come da regolamento ho omesso la località per motivi di sicurezza (non si sa mai chi può leggerci su internet ed è bene prendere le dovute precauzioni). Per il resto prova a contattare salxi in privato, che è direttamente in contatto con la Prof. Picone dell'Orto Botanico di Messina.
Kahnnibale
00mercoledì 19 giugno 2013 12:00
Allora, bella gente, eccomi con le novità.
Ho parlato qualche ora fa con Rosella la quale mi ha ragguagliato sulla situazione spiegandomi innanzitutto che a causa di una serie di impegni sopravvenuti non le sarà possibile, almeno per i prossimi fine settimana organizzare 'sta benedetta gita aspromontana e mi ha chiesto di scusarla con tutti voi.
Di contro c'è la novità di cui parlava il caro salxi, ossia all'Orto Botanico sono presenti alcune fibre di sfagno calabrese recuperate dall'inossidabile Alessandro, collaboratore di Rosella, in occasione di un convegno tenutosi alcune settimane fa, ma lo staff dell'Orto contava comunque di tornare in loco per studiare e censire alcune fioriture della torbiera che ancora non erano presenti alla data del citato convegno oltre a recuperare un altro po' di sfagno da una location diversa.
Come sopra accennato, non è possibile effettuare quest'altra incursione per via degli impegni di Rosella, almeno nelle prossime settimane, ma chi fosse interessato, potrà andare all'Orto e farsi dare da Salvatore qualche fibra dello sfagno già raccolto per moltiplicarlo a casa propria.
A presto (forse) con gli aggiornamenti.

Gio
Pi4nTiN4
00mercoledì 19 giugno 2013 12:12
Noto si parla molto di "Sfagno", ma sono state censite le differenti specie presenti in modo da eseguire delle coltivazioni e delle conservazioni per ognuna d'esse?

Inoltre è previsto anche un piano volto a conservare e proteggere le altre piante presenti nella medesima zona a rischio?
pandalf85
00mercoledì 19 giugno 2013 12:19
Perchè il progetto di conservazione ex situ sia affidabile, andrebbe seguito con un efficace protocollo che eviti il rischio di mescolamento dei ceppi. Per caso ne avete parlato anche con Maniac sulla coltivazione in fibra di cocco e in assenza di altri ceppi nelle vicinanze?

Dico questo perchè già le specie di sfagno sono difficili da distinguere al microscopio (tramite sezioni di foglia e fusto), figuriamoci se una spora inattesa saltella qua e la tra i vasi contaminando la cultura del ceppo in esame. Per quello sarebbe ottimale evitare l'uso della torba e coltivarli in ambienti controllati, altrimenti nel giro di pochi anni si avrebbero solo tanti vasetti di sfagno mescolati e non più identificabili.


Stesso dicasi per la conservazione delle drosere autoctone, per il quale abbiamo elaborato un protocollo insieme agli enti.







federico92
00mercoledì 19 giugno 2013 12:44
Questa potrebbe essere un occassione imperdibile, sarò impegnato con lo stage fino a giorno 11 Luglio, se si tratta di un sabato o una domenica potrei esserci quindi Giuvannè tienici aggiornati :) [SM=x349154]
pandalf85
00mercoledì 19 giugno 2013 13:01
Re:
Pi4nTiN4, 19/06/2013 12:12:

Noto si parla molto di "Sfagno"




Ecco anche questo è importante. Potrebbero esserci anche più specie di sfagno nello stesso posto, ciascuna con il proprio grado di rarità e priorità di conservazione.

(Maniac)
00mercoledì 19 giugno 2013 16:27
Eccomi,
scusate l'assenza ma non sono in Sicilia da quasi due settimane e non ho avuto modo di usare Internet regolarmente.
In effetti ho predisposto la mia postazione in modo di disporre di un'area assolutamente priva sia di sfagno che di torba, credo sia l'unico modo valido per poter anche solo valutare l'idea di intraprendere una operazione di salvaguardia di un ceppo.
In attesa di poter identificare ogni singola fibra con apposite procedure di carattere scientifico da eseguirsi al microscopio e ad opera di persone in grado di determinare univocamene la specie di un campione di Sphagnum sp., mi risulta indispensabile che ad ogni persona disponiibile a mantenere un campione in coltivazione sia fornita esclusivamente una singola fibra, o che sia imposto di coltivare singole fibre in singoli contenitori che non condividano l'ambiente di coltivazione.
Per assegnare un campione, sarebbe il caso che chi lo mantiene si impegni a non coltivare altro sfagno nella stessa postazione, a non usare torba (che può, virtualmente e anche materialmente, contenere spore attive), a non sfruttare questo sfagno per la coltivazione di piante divise vegetativamente da esemplari coltivati in sfagno o torba. Spero che ognuno voglia disporre uno spazio idoneo in attesa di poter ottenere degli esami al microscopio, che siano poi valutati e comprovati da una o più persone competenti e che possano sottoscrivere l'identificazione. Ricordiamo che l'identificazione di un campione di sfagno non è materia per trattazione amatoriale, bensì botanica, e che in assenza di un appropriato protocollo di protezione del genoma in ambiente artificiale non ci sarà possibile considerare il materile propagato valido in termini di salvaguardia.
Qualcuno ha modo di fornirci un modello procedurale comprovato per questa operazione, o di disporre d un censimento delle specie associate nei siti di riferimento? Anche il mantenimento del solo sfagno, senza un coordinamento che tenga conto delle specie direttamente collegate, risulterebbe parziale o inutile. Se spariranno le specie associate dai siti, anche eventuali reintroduzioni dello sfagno propagato potrebbero risultare dannose in quanto non più reinquadrabili in un contesto di sinergia ecosistemica, naturalmente in costante evoluzione specie nelle zone in cui sono in atto processi di rapido accrescimento o deperimento delle singole unità tassonomiche in una determinata area.
.piantamagra.
00mercoledì 19 giugno 2013 17:35
Re:
(Maniac), 19/06/2013 16:27:

... o di disporre d un censimento delle specie associate nei siti di riferimento? Anche il mantenimento del solo sfagno, senza un coordinamento che tenga conto delle specie direttamente collegate, risulterebbe parziale o inutile. Se spariranno le specie associate dai siti, anche eventuali reintroduzioni dello sfagno propagato potrebbero risultare dannose in quanto non più reinquadrabili in un contesto di sinergia ecosistemica, naturalmente in costante evoluzione specie nelle zone in cui sono in atto processi di rapido accrescimento o deperimento delle singole unità tassonomiche in una determinata area.



Ciao Marco, a proposito di ciò ti mando un ffz con qualcosa di interessante.



Kahnnibale
00mercoledì 19 giugno 2013 17:50
Avete sollevato una serie di interessanti quesiti.
Marco, mi sono permesso di dare il tuo numero di cell. a Rosella, che voleva parlare con te. Giulio, se vuoi, puoi contattarla anche tu (se non hai il suo numero, te lo posso dare).
pandalf85
00mercoledì 19 giugno 2013 17:52
Grazie Giò. Dovrei avercelo ancora, nel caso ti fo sapere [SM=x349153]
.piantamagra.
00mercoledì 19 giugno 2013 18:43
Comunque raga, una gita informale sull'Aspromonte la si può sempre fare, in attesa di quella ufficiale con la prof. & c.
Si può fare un giro per le varie torbiere e visitare luoghi interessanti dal punto di vista naturalistico, paesaggistico e storico.
(Maniac)
00mercoledì 19 giugno 2013 21:12
Ho parlato con la Prof.ssa Picone in merito alle problematiche che ho sollevato nel mio post precedente. Ho riscontrato che le stesse erano già sue premure: infatti, impegni o slittamenti della data a parte, si rende comunque necessario preorganizzare l'intera operazione evitando di portarla avanti prima che ogni aspetto sia ben curato. Bisogna mantenere il controllo sia dell'operazione di prelevamento, che deve essere eseguita con le dovute precauzioni e secondo modalità non arbitrarie, che dei campioni nelle varie fasi di crescita extra situ.
Fra qualche giorno rientrerò in Sicilia e incontrerò la Prof.ssa Picone per affrontare un po' meglio il discorso, comunque pare che l'operazione sia posticipata almeno a Settembre. Per allora sarà bene avere un protocollo completo, stilabile grazie al coordinamento dell'Orto Botanico.

Restano comunque i campioni raccolti dall'Orto Botanico, per il mantenimento dei quali auspico che chi vorrà prendere in carico questa responsabilità sappia e voglia evitare contaminazioni, eliminando sfagno e torba dalla propria postazione.
Drosera '98
00mercoledì 19 giugno 2013 21:46
Re:
(Maniac), 19/06/2013 21:12:



Restano comunque i campioni raccolti dall'Orto Botanico, per il mantenimento dei quali auspico che chi vorrà prendere in carico questa responsabilità sappia e voglia evitare contaminazioni, eliminando sfagno e torba dalla propria postazione.




Se si può spedire una testa di quello sfagno lì sarei molto felice di prendermene cura per aiutare la conservazione, ho giusto un posticino dove non c'è ne torba ne sfagno. Comunque diamo la precedenza ai volontari della zona è giusto che prima rimanga nella sua terra natia.
Emilio.91
00domenica 29 settembre 2013 19:52
mi piacerebbe esserci per un eventuale giornata del genere [SM=x349150]
sono membro del gruppo E.V.A.I. (escursionisti volontari aspromontani indipendenti) ragion per cui mi piacerebbe tantissimo poter essere in qualche modo d'aiuto, visto che sono anni che giro per l'aspromonte notando come la situazione stia peggiorando [SM=x349151]
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