Curiosità: Darlingtonia californica in Oregon

rubik88
00venerdì 21 dicembre 2012 12:33
Ciao a tutti, penso sia interessante questo video che ho trovato (e che magari la maggior parte di voi ha già visto) sulle condizioni di crescita della Darlingtonia nel sud-ovest dell'Oregon. La cosa curiosa è che le temperature dell'aria, la scarsa umidità, il sole pieno e il pH molto basico sono tutte le condizioni che noi cerchiamo di evitare... [SM=x349150] E comunque... che spettacolo!
P.s vado a mettere questo famoso chiodo arrugginito nel substrato, sembrano gradire [SM=x349152]
-Nico91
00venerdì 21 dicembre 2012 13:23
che è sta storia del chiodo arrugginito...? Non è che se io ho carenza di ferro mi mangio un chiodo! [SM=x349187]
Comunque, tempo fa uscì un bellissimo magazine aipc riguardante proprio Darlingtonia, davvero molto bello e ben curato, con tanto i habitat tipici e relativi condizioni.
Purtroppo siamo legati a concezioni oserei dire antiquate, vedi anche per quanto riguarda i substrati.
Mi sono convinto che per Sarracenia il cocco va bene, come anche la segatura, o solo sfagno.
Le dionee infatti mi stanno venendo bene in solo sfagno secco reidratato.
Ho visto piante crescere dappertutto, vedi la famosa nursery Leilani, dove crescono nepenthes anche sui depositi di substrato sulla grondaia...e non penso sia composto da torba con ph 1, sostanza organica 100% e zero percentuale d'azoto; Oppure le varie drosere che riescono a crescere agilmente su blocchi di tufo.
E' stato anche messo in dubbio l'utilizzo di fertilizzanti, perchè è possibile usare osmocote (e penso anche qualche altro concime) sulle carnivore.
Penso comunque che la chiave di volta per avere buoni risultati rimanga l'acqua, più è buona più le piante rispondono positivamente.
rubik88
00venerdì 21 dicembre 2012 14:18
Questa cosa del chiodo arrugginito l'avevo letta su un altro forum, se scrivi su google "Substrato ideale per Darlingtonia" potrai leggere la discussione. Non l'ho mai provato comunque, ma viene spiegato bene da un utente la questione del Ferro nel substrato. [SM=x349153]
blackd.712
00venerdì 21 dicembre 2012 14:23
rubik88
00venerdì 21 dicembre 2012 14:37
In quella linkata da blackd viene citato il ferro ma non viene spiegato bene il perchè lo si può mettere. Io intendevo questa
-Nico91
00venerdì 21 dicembre 2012 15:02
Bene.
Per quanto riguarda il ferro, mi fa sorridere pensare a persone che piantano chiodi nei vasi.
Azitutto, la maggior parte dei chiodi odierni son fatti di leghe, trovare chiodi al 100% di ferro è difficile.
Comunque, ci sono i vari chelati di ferro assimilabili dalla pianta, senza stare a piantare chiodi nei vasi.
Però è vero che l'assimilazione del ferro è avvantaggiata da un ph acido, in sostanza il chiodo (se di ferro) andrebbe interrato tutto in modo tale da rendere possibile la riduzione di ossigeno fatta dalla flora batterica, che andrebbe a ridurre lo ione ferrico ,sviluppatosi con l'ossidazione del chiodo, in ione ferroso assimilabile dalla pianta.
Sinceramente, per quanto mi riguarda non piazzerei mai un chiodo arrugginito in una mia pianta neanche a pagarmi...anche perchè ci sono prodotti appositi.
Purtroppo non ho ancora studiato chimica del suolo, in un futuro neanche troppo prossimo potrò darti informazioni più dettagliate.
Quarzo Prasio
00sabato 22 dicembre 2012 21:18
badate che la temperatura bassa delle location naturali della darlingtonia fa la differenza maggiore in ogni paragone con le nostre piamnte coltivate.

inoltre l'acqua piovana che scorre continuamente dai ruscelli montani e passa tra le radici crea una situazione perfetta che può permettere alle piante di sopportare ph più alti. perchè eventuali sostanze sgraidte a questa pinata vengono dilavati

secondo me se nei nostri vasi avessimo la possibilità di mettere lo stesso suolo dei monti d'origine di questa pianta e le coltivassimo con questo substrato nelle nostre città le piante soffrirebbero lo stesso.
non tanto per il ph meno acido ma per le reazioni dei batteri che depongono le sostanze organiche producendo sostanze poco adatte a questa pianta .
queste reazioni chimiche avvengono più velocemente a temperature maggiori ,come sono le nostre città .

in più la mancanza di acqua corrente che le dilava il suolo alla fine renderebbero il substrato poco idoneo per questa pianta, sappiamo quanto è delicata.

poi credo sia anche considerare che in natura le radici delle altre piante assorbono i nutrienti (già scarsi in quelle condizioni) che potrebbero nuocere alla darlingtonia.
invece in coltivazione si tende a tenere nel vaso solo la pianta carnivora senza ne erbe ne arbusti da compagnia più avidi di composti azzotati.

la mia darlingtonia convive da un paio d'anni con un pioppetto. forse un giorno si sposeranno [SM=x349154]
[SM=x349167] che fatica rinvasare [SM=x349177]
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