Come si usa lo sfagno vivo?

si.mo
00sabato 24 marzo 2007 15:31
Ciao! [SM=x349151]

Ho delle dionee... adulte e semi.
Non ho mai usato lo sfagno vivo, vorrei acquistarlo ma come si usa?

Lo metto nel substrato appoggiato e continua a vivere da solo?
Si riprodurrà nel vaso? [SM=x349150]

Per la semina invece è indispensabile?

Vi ringrazio dell'aiuto
Simona
albusilente
00sabato 24 marzo 2007 15:57
Re:

Scritto da: si.mo 24/03/2007 15.31
Ciao! [SM=x349151]

Ho delle dionee... adulte e semi.
Non ho mai usato lo sfagno vivo, vorrei acquistarlo ma come si usa?

Lo metto nel substrato appoggiato e continua a vivere da solo?
Si riprodurrà nel vaso? [SM=x349150]

Per la semina invece è indispensabile?

Vi ringrazio dell'aiuto
Simona




Dunque...impossibile esaurire i vari utilizzi carnivori dello sfagno vivo in 2 parole, quindi per questo ti consiglio di leggerti i vecchi post!
Lo sfagno vive bene se lo tratti bene...ovviamente... Appoggiato sul substrato - una volta attecchito - prolifera da solo riproducendosi (do per scontata la presenza di acqua da osmosi o simile). E' anche - dicono - un ottimo antifungino naturale.
NON è indispensabile per la semina, MA può esserne molto utile.
Io lo utilizzo - tra l'altro - sia per seminare sia per talee.
Non più di 15 minuti fa ho terminato la costruzione della mia seconda sfagnera: con la prima ho ottenuto quantità industriali di sfagno verde!
Ciau
Muscipula59
00sabato 24 marzo 2007 16:10
Cioa si.mo, se vuoi puoi dare un occhiata qui al mio sito http://digilander.libero.it/ag.carnivore/, troverai
una sezione dedicata allo sfagno e come costruire una
rudimentale sfagnera. Per eventuali dubbi, scrivimi pure... OK??
Ciaoooooooooooooo
Muscipula59

[Modificato da Muscipula59 24/03/2007 16.12]

.Pico.
00sabato 24 marzo 2007 17:29
Invece di appoggiarlo sul substrato è meglio che:
1) o lo pianti completamente lasciando fuori solo la testa.
2) oppure lo sminuzzi sul substrato facendo attenzione che resti sempre fradicio (con questo modo si ottiene un "tappeto" di sfagno molto fitto però ci vogliono parecchi MESI)

.pico.
steam
00domenica 25 marzo 2007 01:47
Bhè, un altro link imperdibile è il solito Sarrazin's: http://www.bio.unipd.it/sarrazins/Techniques/sfagno.html

Per avere sempre a disposizione sfagno fresco devi quindi farti una bella sfagnera. Come già detto, infilando fibra per fibra nella torba si ottiene una sfagnera più resistente alla siccità, ma più rada ed il lavoro è lungo e noioso. L'alternativa è creare uno strato di sfagno su una base di torba, ma occhio alle carenze d'acqua, e la sfagnera ci mette un po di più a partire. Io trovo anche comodo preparare un trito di sfagno (pezzi di 2/4 cm) mischiato con un po di torba fine, che è una via di mezzo fra i due sistemi, ed ha una maggiore resistenza alla siccità del secondo metodo, pur consentendo di avere una sfagnera fitta, e soprattutto è più rapido da realizare.

Poi... tu hai dionee! [SM=x349159] Per le piante adulte quello che ti consiglio è di avvolgere le radici al momento del rinvaso in un ciuffetto di sfagno, e quindi piantare tutto, di modo che la cima delle fibre rimanga fuori. In questo modo la dionea se ne goverà, e inoltre intorno alla pianta si creerà un bel cuscinetto. Io però nel fare questo rimuovo le teste, per evitare che lo sfagno cresca troppo in fretta soffocando la pianta. Per i semi non ho una grende esperienza, ma ora sto provando anche qui preparando nei vasi di semina un substrato superficiale (1/2 cm) fatto diciamo al 50% di fibre di sfagno decapitate e torba fine. Nella sfagnera c'è infatti il rischio che lo sfagno soffochi le piantine appena nate.
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