Coltivazione delle utricularie acquatiche temperate

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aleclagu
00lunedì 16 maggio 2005 15:42
Visto che sono sempre di più le persone che fanno cross-posting e volendo dare un'aiuto alla Vale eccomi quà:
Iniziamo col dire cosa sono queste misteriose utricularie.....si tratta di piante acquatiche o terrestri che hanno colonizzatto ogni continente tranne i poli e utilizzano il sistema di cattura più complicato nel mondo delle carnivore.Si tratta di vescichette chiamate otricoli (simili a otri) che,grazie a un intricato sistema di "peli" che apre l'otricolo , risucchiano il povero malcapitato all'interno.
Le vescichette sono però di minuscole dimensioni;non superano infatti il mezzo centimetro.Proprio a causa di questa caratteristica le utricularie sono spesso snobbate dai coltivatori.
Ma passiamo ai fatti!Come si coltivano le acquatiche temperate???

Trattandosi di piante che colonizzano piccoli bacini e che vivonofra le piante palustri sarà necessario riprodurre l'ambiente naturale con tutti i particolari del caso.
Innanzitutto serve un contenitore che abbia una capienza di minimo 3lt.Più e ampio il contenitore,meglio è!Ovviamente dipende dalla specie!Infatti si passa da u.gibba che può essere coltivata perfettamente anche in un bicchiere alla u.vulgaris che può raggiungere il metro di lunghezza.
Scelto il contenitore bisogna preparare il substrato,il quale dovrà essere sparso sul fondo per raggiungere un certo spessore.Anche ciò dipende dal tipo di pianta,ad esempio le utricularie che producono stoloni(es:u.stygia)devono avere un substrato più spesso rispetto alle semplici utricularie galleggianti,proprio perchè hannobisogno del substrato per potersi agganciare bene.
Il sbstrato può essere di vari materiali.Un substrato buono è costituito da:torba,terra di giardino o palta di fiume(il limo che si deposita sul letto dei laghetti o dei fiumi),ghiaia,pietre varie,anche calcaree.Tutto mescolato insieme in parti a vostra scelta.AL di sopra di questo substrato bisogna spargerci foglie secche di phragmites o di altre piante adatte a tale scopo,ovviamente lasciate a macerare per una settimana in acqua o fatte bollire per qualche minuto.
Passiamo all'acqua....diciamo che quella di rubinetto va benissimo,non credo ci sia altro da dire!Solo di versarla lentamente per non far alzare troppo sedimento.Sopattutto la torba viene a galla se non si setaccia,ciò è quasiinevitabile però.Quindi la torba troppo grossolana che viene a galla va eliminata!non vi preoccupate se viene a galla troppa roba,voi raccogliete tutto ciò che viene a galla.
L'acqua risulterà molto torbida,perciò 2 giorni dopo la realizzazione del paludario,sarà necessario cambiare l'acqua quasi totalmente.Il giorno successivo l'acqua sarà molto limpida!
Potete già metterci le piante palustri.Più grandi sono le piante,meglio filtrano l'acqua.Ovvio che non devono essere immense,altrimenti soffocherebbero le utricularie e toglierebbero parte dell'anidride carbonica che abbiamo dato all'acuqamettendo le foglie macerate e secche.
Le piante migliori per un paludario grosso sono il juncus,il cyperus e insomma tutte le piante che hanno un apparato radicale abbastanza sviluppato.Per un paludario piccolo invece vanno bene le piante di menta acquatica o di lemna che con le loro piccole radici contribuiscono comunque a filtrare l'acqua.
Difatti il principale compito delle acquatiche è quello di filtrare l'acqua e impoverirla di elementi nutritivi che favoriscono la crescita delle alghe filamentose (o altre),una piaga per i paludari molto giovani!
Contemporaneamente,si può introdurre la microfauna,i pulitori e il cibo in poche parole!
I pulitori migliori sono le lumache come le lymnaee,le planorbis,ect. ,le pulci d'acqua,gli asellus e i tubifex(i lombrichi d'acqua.
Gli animaletti preferiti dalle utricularie sono i ciclopodi,gli ostracodi e le larve,i quali animali ,oltre a pulire il paludario danno nurimento alle piante ,rinforzando le trappole.Tutti questi animaletti si possono trovare in uno stagno.
Passata una settimana,in cui tutti i processi particolari sono terminati,si possono introdurre finalmente le nostre beniamine!
La scelta sarà data dal tipo di ambiente che si può offrire ecco ad esempio le specie più facili e i loro requisiti:
u.stygia:acqua medio bassa(10 cm) con fondo limaccioso e profondo.
u.gibba:acqua bassissima (5 cm),molto dattabile.
u minor:acqua medio bassa(10 cm).
u.vulgaris:alta(30-50 cm),fondo ininfluente,vasca molto ampia.
u.australis:acqua medio alta(20-30 cm),fondale ininfluente.
Fatto il paludario e messe le piante avete fatto l'80% del necessario.
Il paludario dovrà ricevere luce per poche ore,meglio la mattina,per non far sviluppare troppe alghe,una drisgrazia per le utricularie!L'unico modo per liberarsene e sciacquare le piante per liberarle dalla fitta coltre di aghe ,cambiare l'acqua quando sono troppe e spostare il paludario in un posto molto ombreggiato.Dico che è una disgrazia perchè le alghe rubano la co2 dall'acqua,soffocano le piante galleggianti,fanno sterminare parte degli animaletti,poiche bisogna cambiare l'acqua per non perdere le utricularie e poichè si impadroniscono dei gusci delle lumache,le quali rese ancora più impacciate dalle alghe non riescono a nutrirsi di tutte le alghe.Le alghe più pericolose sono le filamentose,che sono costituite da filamenti verdastri e che si impadroniscono del fondo e delle pareti del paludario:riconoscetele bene!Possono dare grossi problemi!
Le utricularie se trovano le giuste condizioni crescono molto bene e si riproducono molto velocemente!Vi basti sapere che da due utricularie stygie e da 2 ibernacoli,nel giro di un mese circa ne ho ottenute 12,si proprio 12!
Il metodo di riproduzione varia da pianta a pianta ma io prendo a esempio 2 tipi i utricularie,quelle con stoloni e quelle galleggianti(u.stygia e u.australis).
le prime formano stoloni che si impiantano da soli nel suolo e,diffondendosi a ragnatela nel substrato ,fanno spuntare piantine che possono essere semplicemente separate con una lama affilata.
Quelle galleggianti invece fanno spuntare ai lati delle foglie piccoli ramettiche,una volta raggiunte le giuste dimensioni possono essere divisi dallo stelo centrale,anch'essi con una lama.
Bè diciamo che il resto della coltivazione viene da solo:ricordate che dovete avere sempre una riproduzione del biotopo palustre o lacustre,mai di una vasca asettica!
Viste le procedure di coltivazione delle utricularie,dovete considerare che non è un'ambiente come quello di un vasetto di donea e perciò dovete prendervi cura di ciascuno degli esseri che vive nel vostro secchio se volete che le utricularie vi campino!!!
Quando la temperatura cala sotto i 15 le piante si ibernaculano ovvero producono delle palline che cadrebbero sul fondo per passare l'inverno
ma,bisogna raccoglierli in un vasetto di maionese, tappare il vasetto con una garza o una rete zanzariera in modo da non far passare gli animali che d'inverno mangiano tutto e lasciarli nel paludario.
n.b:Ognuna di queste procedura deve essere applicata,altrimenti , le utricularie vi campano meno di una settimana!Certo,potete fare il paludario al momento,ma,è molto meglio se lo fate prima!
p.s:COLTIVARE UNA UTRICULARIA ACQUATICA è UGUALE A LIVELLO DI DIFFICOLTà A COLTIVARE UN HELLIAMPHORA;PERCIò NON GIUDICATELA ROBA PER MEZZE CALZETTE!:Sm6:

[Modificato da aleclagu 16/05/2005 16.12]

[Modificato da aleclagu 16/05/2005 18.31]

[Modificato da aleclagu 16/05/2005 21.56]

andrea997
00lunedì 16 maggio 2005 15:55
se lo sai pubblica anche qualcosa su quelle terrestri e le epifite no?:Sm2:
aleclagu
00lunedì 16 maggio 2005 16:13
non ne so un granchè di u. terrestri e epifite![red]

che ne dite della mia relazioncina?

[Modificato da aleclagu 16/05/2005 16.14]

andrea997
00lunedì 16 maggio 2005 16:28
10+ come i polletti di amadori!:Sm6:
PIPPO9381
00lunedì 16 maggio 2005 17:38
[bravo] [bravo] [bravo]
Altair w
00lunedì 16 maggio 2005 21:33
BRAVO![bravo]
Mi sembra che tu abbia detto tutto, c'è solo un piccolo dettaglio che non va:

Quando la temperatura cala sotto i 15 le piante si ibernaculano ovvero producono delle palline che cadrebbero sul fondo per passare l'inverno
ma,noi,dobbiamo raccoglierle per evitare che marciscano perciò si mettono in un bicchiere e poi dritte in frigo fino a primavera.



per esperienza sconsiglio di tenere gli ibernacoli in frigo perchè tendono a marcire. Bisogna raccoglierli in un vasetto di maionese, tappare il vasetto con una garza o una rete zanzariera in modo da non far passare gli animali che d'inverno mangiano tutto e lasciarli nel paludario.
aleclagu
00lunedì 16 maggio 2005 22:00
corretto!
grazie dei complimenti......[SM=x349166]
AndreaCFlowerPower
00martedì 17 maggio 2005 00:15
Comunque se gli ibernacoli sono tanti si possono lasciare direttamente nella vasca in inverno che tanto qualcuno spunta sempre. Con la vulgaris non ho mai avuto problemi, poi stando fuori incominciano a vegetare nel momento + giusto.
mrAlmond
00lunedì 23 maggio 2005 13:18
Da ieri sono il fortunato possessore di alcune utricularie terrestri (sandersonii etc...) e alcune vulgaris (Grazie Vale!!!)

Quelle terrestri le ho messe in torba+perlite (70-30%) sotto al sole ma da quello che ho capito si dovrebbero mettere in un posto leggermente ombreggiato...

La vulgaris l'ho messa temporaneamente in un secchio con acqua del rubinetto senza alcun substrato....in questo caso conviene aggiungerci la torba o il ghiaino o posso tenerla semplicemente in acqua?

Tnx!
aleclagu
00lunedì 23 maggio 2005 13:37
cosa ho scritto sopra!?[nso]
servono anche le piante acquatiche e la microfauna!
mrAlmond
00lunedì 23 maggio 2005 14:30

u.vulgaris:alta(30-50 cm),fondo ininfluente,vasca molto ampia.



Pensavo che quel "fondo ininfluente" comprendesse anche il "no fondo" [SM=x349157]
aleclagu
00lunedì 23 maggio 2005 14:54
per fondo ininfluente volevo intendere il tipo di fondale:Sm16: Torba,terra e ghiaino vanno benone!Ma le piante palustri ce le hai almeno ?
mrAlmond
00lunedì 23 maggio 2005 15:01
Ieri la Vale mi ha dato una vulgaris e alcune piante palustri ma non ero preparato all'evento quindi non mi ero attrezzato...per ora l'ho skiaffata in una vasca con dell'acqua del rubinetto e le palustri sono ancora nel loro sakkettino con un po d'acqua...

Quindi da quanto ho capito mi converrebbe fare uno strato di torba setacciata + terra normale + foglie morte e piantarci le palustri?
Ma quanto deve essere alto questo "substrato"?

Scusa la valanga di domande ma sono poco preparato in questo caso...
aleclagu
00lunedì 23 maggio 2005 15:05
3-4 cm sono abbastanza,ma basterebbe anche solo 1,5 cm.
mrAlmond
00lunedì 23 maggio 2005 15:16
Okkey...cercherò di fare del mio meglio! [lingua]
AndreaCFlowerPower
00lunedì 23 maggio 2005 16:08
Re:

Scritto da: aleclagu 23/05/2005 15.05
3-4 cm sono abbastanza,ma basterebbe anche solo 1,5 cm.



Io ti consiglio almeno 10 cm, altrimenti carex o altre piante acquatiche difficilmente si ancorano sul fondo con un solo cm...
aleclagu
00lunedì 23 maggio 2005 16:21
be in effetti io però uso piante quali juncus,mentha acquatica e ciper,ma con 3-5 cm di terriccio si ancorano perfettamnte....è naturale poi che piante più grandi e con apparato radicale più sviluppato hanno bisogno di un terreno più profondo......
mi so sbagliato prima.......mi ricordavo male e ho confuso la tecnica di coltivazione della gibba in bicchiere con la tecnica di coltivazione tipo biotopo.......
mrAlmond
00martedì 24 maggio 2005 11:37
Quindi riassumendo...visto che in questi giorni sono sempre occupato e non ho il tempo di mettere apposto alcune piante, la utri vulgaris dentro il secchio d'acqua del rubinetto dovrebbe sopravvivere fino a sabato o mi skiatterà?
aleclagu
00martedì 24 maggio 2005 13:36
no,fino a sabato sopravvive,non ti preoccupare!L'importante è che gli fai presto il paludario!
Altair w
00martedì 24 maggio 2005 16:11
Per le palustri che ti ho dato, mettici solo 1.5 cm di substrato e tienile dritte con un sasso o con un coccio. Poi si ancorano da sole.
Se metti troppo substrato rischi di arricchire troppo l'acqua e di facilitare lo sviluppo di alghe.
Non mettere foglie marcie perchè per la vulgaris non è obbligatorio e se non metti le foglie giuste ti esce un accozzaglia.
Per il resto non ci sono problemi.
aleclagu
00martedì 24 maggio 2005 16:23
Quindi io ho sbagliato a mettere le foglie marcie sul fondoo del secchio della australis?
Altair w
00martedì 24 maggio 2005 17:39
ho detto che non sono obbligatorie. Se non hai foglie di phragmites non le metti, se ce le hai, meglio. Claro?
NON vanno bene le foglie d'albero o di piante NON palustri!
aleclagu
00martedì 24 maggio 2005 17:44
OK![SM=x349153]
La mia australis si sta cominciando ad avvolgere nel secchio!Cresce che è una meraviglia!QUesta volta la lascio là poich ho finalmente un contenitore di adeguate dimensioni e con il giusto numero di piante.
Ci sono junncus,ciperus e mentha.
Ale2002
00mercoledì 25 maggio 2005 23:55
U. australis
Ciao, io ho una splendida Utricularia australis che è cresciuta notevolmente e si è diffusa su buona parte della superficie dell'acquario (100x30 cm) in cui la tengo.
In vasca devo dire che la gittata della pompa e i pesci che ho non disturbano gran che. Sono presenti anche altre piante acquatiche nella vasca e per questo uso fertilizzanti liquidi e somministro CO2.
L'utricularia si trova proprio sotto 2 neon che in questo periodo riscaldano l'acqua a 28°C durante il giorno. Durante la notte la temperatura scende a 24-25°C. Adesso la pianta è rigogliosa e sembra stare in buona salute ma reggerà una massima giornaliera di 28°C a lungo ? Che ne pensate ?
Devo trovare una soluzione più fresca per evitare che muoia ?
Grazie
Alessandro
aleclagu
00giovedì 26 maggio 2005 07:13
BENVENUTO!!!
La utricularia australis è una pianta non tropicale,ma viene,almeno la tua,dall'emisferp boreale,perciò avrà bisogno di un paludario all'esterno per non schiattare!Ora vai a seguire i consigli a pag. 1.
Ale2002
00venerdì 27 maggio 2005 20:32
Re:

Scritto da: aleclagu 26/05/2005 7.13
BENVENUTO!!!
La utricularia australis è una pianta non tropicale,ma viene,almeno la tua,dall'emisferp boreale,perciò avrà bisogno di un paludario all'esterno per non schiattare!Ora vai a seguire i consigli a pag. 1.



Gtrazie 1000 ! [madai]

Alessandro
aleclagu
00venerdì 27 maggio 2005 20:37
che poecilie hai?guppy,platy,molly o velifere?
Ale2002
00domenica 29 maggio 2005 23:51
Re:

Scritto da: aleclagu 27/05/2005 20.37
che poecilie hai?guppy,platy,molly o velifere?


Ho dei Pecilidi selvatici, cioè:
Poecila endler (i coloratissimi)
Girardinus metallicus (il corteggiatore insaziabile)
Brachyraphys roseni (il più vivace, affascinante e rompi*** biiiip!)
Poeciliopsis prolifica (attendo prole)

Anche tu peciliofilo ?

AndreaCFlowerPower
00martedì 31 maggio 2005 11:23
Un mio altro consiglio è quello di scegliere bene le lumache da mettere dentro perchè ci sono di quelle che si riproducono poco e non ataccano le piante e di quelle (quelle tutte nere, come cavolo si chiamano) che continuano a riprodursi e non te ne liberi proprio + (ne ho buttate un centinaio ma continuano a rifarsi)e ataccano le Utricularie spezzandole in 2.

Per me sono ottime quelle piccoline piatte e forse la L.stagnalis che non si riproduce tanto e non atacca piante....
??Miky??
00domenica 2 aprile 2006 15:41
Volevo intraprendere anche io la coltivazione delle ultricolarie, ma nn ho grossi spazi, per mantenere una U. vulagaris ed ero più orientato alla U.gibba o simili ma nn sò.. vogliono un paludario diverso? e di U. ma cmq affascinanti che consigliate? e le piante paludastre, che quindi nn devono essere invasive, quali consigliate? e dove posso trovarle? e posso volendo mettere delle lumache da acquario?
ps.(quali sono del tipo con stoloni o galleggianti? e posso volendo coltivare due ultricularie ,in poca acqua, una con stoloni e una galleggiante? )
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