Visto che sono sempre di più le persone che fanno cross-posting e volendo dare un'aiuto alla Vale eccomi quà:
Iniziamo col dire cosa sono queste misteriose utricularie.....si tratta di piante acquatiche o terrestri che hanno colonizzatto ogni continente tranne i poli e utilizzano il sistema di cattura più complicato nel mondo delle carnivore.Si tratta di vescichette chiamate otricoli (simili a otri) che,grazie a un intricato sistema di "peli" che apre l'otricolo , risucchiano il povero malcapitato all'interno.
Le vescichette sono però di minuscole dimensioni;non superano infatti il mezzo centimetro.Proprio a causa di questa caratteristica le utricularie sono spesso snobbate dai coltivatori.
Ma passiamo ai fatti!Come si coltivano le acquatiche temperate???
Trattandosi di piante che colonizzano piccoli bacini e che vivonofra le piante palustri sarà necessario riprodurre l'ambiente naturale con tutti i particolari del caso.
Innanzitutto serve un contenitore che abbia una capienza di minimo 3lt.Più e ampio il contenitore,meglio è!Ovviamente dipende dalla specie!Infatti si passa da u.gibba che può essere coltivata perfettamente anche in un bicchiere alla u.vulgaris che può raggiungere il metro di lunghezza.
Scelto il contenitore bisogna preparare il substrato,il quale dovrà essere sparso sul fondo per raggiungere un certo spessore.Anche ciò dipende dal tipo di pianta,ad esempio le utricularie che producono stoloni(es:u.stygia)devono avere un substrato più spesso rispetto alle semplici utricularie galleggianti,proprio perchè hannobisogno del substrato per potersi agganciare bene.
Il sbstrato può essere di vari materiali.Un substrato buono è costituito da:torba,terra di giardino o palta di fiume(il limo che si deposita sul letto dei laghetti o dei fiumi),ghiaia,pietre varie,anche calcaree.Tutto mescolato insieme in parti a vostra scelta.AL di sopra di questo substrato bisogna spargerci foglie secche di phragmites o di altre piante adatte a tale scopo,ovviamente lasciate a macerare per una settimana in acqua o fatte bollire per qualche minuto.
Passiamo all'acqua....diciamo che quella di rubinetto va benissimo,non credo ci sia altro da dire!Solo di versarla lentamente per non far alzare troppo sedimento.Sopattutto la torba viene a galla se non si setaccia,ciò è quasiinevitabile però.Quindi la torba troppo grossolana che viene a galla va eliminata!non vi preoccupate se viene a galla troppa roba,voi raccogliete tutto ciò che viene a galla.
L'acqua risulterà molto torbida,perciò 2 giorni dopo la realizzazione del paludario,sarà necessario cambiare l'acqua quasi totalmente.Il giorno successivo l'acqua sarà molto limpida!
Potete già metterci le piante palustri.Più grandi sono le piante,meglio filtrano l'acqua.Ovvio che non devono essere immense,altrimenti soffocherebbero le utricularie e toglierebbero parte dell'anidride carbonica che abbiamo dato all'acuqamettendo le foglie macerate e secche.
Le piante migliori per un paludario grosso sono il juncus,il cyperus e insomma tutte le piante che hanno un apparato radicale abbastanza sviluppato.Per un paludario piccolo invece vanno bene le piante di menta acquatica o di lemna che con le loro piccole radici contribuiscono comunque a filtrare l'acqua.
Difatti il principale compito delle acquatiche è quello di filtrare l'acqua e impoverirla di elementi nutritivi che favoriscono la crescita delle alghe filamentose (o altre),una piaga per i paludari molto giovani!
Contemporaneamente,si può introdurre la microfauna,i pulitori e il cibo in poche parole!
I pulitori migliori sono le lumache come le lymnaee,le planorbis,ect. ,le pulci d'acqua,gli asellus e i tubifex(i lombrichi d'acqua.
Gli animaletti preferiti dalle utricularie sono i ciclopodi,gli ostracodi e le larve,i quali animali ,oltre a pulire il paludario danno nurimento alle piante ,rinforzando le trappole.Tutti questi animaletti si possono trovare in uno stagno.
Passata una settimana,in cui tutti i processi particolari sono terminati,si possono introdurre finalmente le nostre beniamine!
La scelta sarà data dal tipo di ambiente che si può offrire ecco ad esempio le specie più facili e i loro requisiti:
u.stygia:acqua medio bassa(10 cm) con fondo limaccioso e profondo.
u.gibba:acqua bassissima (5 cm),molto dattabile.
u minor:acqua medio bassa(10 cm).
u.vulgaris:alta(30-50 cm),fondo ininfluente,vasca molto ampia.
u.australis:acqua medio alta(20-30 cm),fondale ininfluente.
Fatto il paludario e messe le piante avete fatto l'80% del necessario.
Il paludario dovrà ricevere luce per poche ore,meglio la mattina,per non far sviluppare troppe alghe,una drisgrazia per le utricularie!L'unico modo per liberarsene e sciacquare le piante per liberarle dalla fitta coltre di aghe ,cambiare l'acqua quando sono troppe e spostare il paludario in un posto molto ombreggiato.Dico che è una disgrazia perchè le alghe rubano la co2 dall'acqua,soffocano le piante galleggianti,fanno sterminare parte degli animaletti,poiche bisogna cambiare l'acqua per non perdere le utricularie e poichè si impadroniscono dei gusci delle lumache,le quali rese ancora più impacciate dalle alghe non riescono a nutrirsi di tutte le alghe.Le alghe più pericolose sono le filamentose,che sono costituite da filamenti verdastri e che si impadroniscono del fondo e delle pareti del paludario:riconoscetele bene!Possono dare grossi problemi!
Le utricularie se trovano le giuste condizioni crescono molto bene e si riproducono molto velocemente!Vi basti sapere che da due utricularie stygie e da 2 ibernacoli,nel giro di un mese circa ne ho ottenute 12,si proprio 12!
Il metodo di riproduzione varia da pianta a pianta ma io prendo a esempio 2 tipi i utricularie,quelle con stoloni e quelle galleggianti(u.stygia e u.australis).
le prime formano stoloni che si impiantano da soli nel suolo e,diffondendosi a ragnatela nel substrato ,fanno spuntare piantine che possono essere semplicemente separate con una lama affilata.
Quelle galleggianti invece fanno spuntare ai lati delle foglie piccoli ramettiche,una volta raggiunte le giuste dimensioni possono essere divisi dallo stelo centrale,anch'essi con una lama.
Bè diciamo che il resto della coltivazione viene da solo:ricordate che dovete avere sempre una riproduzione del biotopo palustre o lacustre,mai di una vasca asettica!
Viste le procedure di coltivazione delle utricularie,dovete considerare che non è un'ambiente come quello di un vasetto di donea e perciò dovete prendervi cura di ciascuno degli esseri che vive nel vostro secchio se volete che le utricularie vi campino!!!
Quando la temperatura cala sotto i 15 le piante si ibernaculano ovvero producono delle palline che cadrebbero sul fondo per passare l'inverno
ma,bisogna raccoglierli in un vasetto di maionese, tappare il vasetto con una garza o una rete zanzariera in modo da non far passare gli animali che d'inverno mangiano tutto e lasciarli nel paludario.
n.b:Ognuna di queste procedura deve essere applicata,altrimenti , le utricularie vi campano meno di una settimana!Certo,potete fare il paludario al momento,ma,è molto meglio se lo fate prima!
p.s:COLTIVARE UNA UTRICULARIA ACQUATICA è UGUALE A LIVELLO DI DIFFICOLTà A COLTIVARE UN HELLIAMPHORA;PERCIò NON GIUDICATELA ROBA PER MEZZE CALZETTE!:Sm6:
[Modificato da aleclagu 16/05/2005 16.12]
[Modificato da aleclagu 16/05/2005 18.31]
[Modificato da aleclagu 16/05/2005 21.56]