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Espansione e naturalizzazione del cephalotus

Ultimo Aggiornamento: 10/06/2007 19:29
14/03/2007 15:44
 
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Siccome alcuni di voi ogni tanto mi scrivono preoccupati per la moria di ascidi che avviene verso la fine dell'inverno, preoccupati (come è normale che sia) per la loro creatura, vi spiegherò perchè ciò accade, e perchè nel 99% dei casi non dobbiate preoccuparvene ma gioire.
Per farla semplice, i cephalotus che siamo abituati a vedere sono dei cupoloni di ascidi più o meno voluminosi.
In natura ciò è completamente diverso, in quanto la pianta è abituata a seguire un'iter stagionale che la porta ad avere un numero ridotto di ascidi, e un gran numero di foglie.
Questo perchè la capacità fotosintetica degli ascidi non è elevata in quanto sono lo stratagemma usato per assorbire le sostanze azotate e il calcio necessari alla pianta.
ma passiamo all'esempio pratico.

in questa foto potete vedere il cephalotus a destra come un agglomerato di ascidi. questo accadeva verso ottobre-novembre per cui all'inizio dell'inverno.



A gennaio, dopo il rinvaso potete notare come le giro di pochi mesi (e parliamo di ciclo vegetativo invernale) si sia espanso, diciamo "seduto"



A fine febbraio è seguita una moria di ascidi, soprattutto di quelli di età più giovane (che comunque avevano assorto completamente al loro dovere), la cosa può sembrare preoccupante, ma non lo è, infatti il motivo della moria è spiegato dal fatto che la pianta ha ripreso i suoi cicli vitali regolari, cercando di equilibrare la situazione.
risultato, la pianta a fatto morire un elevato numero di ascidi per far spazio a ben 7 nuovi punti di crescita.




Quindi, se vedete morire qualche ascidio, non mettetevi subito le mani nei capelli, a volte può essere un buon segno...

Alvise
14/03/2007 16:02
 
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Avevo notato anch'io sul mio mini cephalotus una grande moria di ascidi anche giovani verso dicembre...pensavo che fosse l'inizio della fine ma poi verso gennaio/febbraio c'è stata una "buttata" bella potente di foglie seguita da una gettata di ascidi ancora in corso...sta pianta è veramente affascinante...

P.S : Per la gioia di tutti...potresti mettere in rete un bel po di foto della tua collezione? :Sm6:

[Modificato da mrAlmond 14/03/2007 16.03]

-------------------------------------


I'll protect you from the hooded claw
Keep the vampires from your door
When the chips are down I'll be around
With my undying, death-defying
Love for you
Envy will hurt itself
Let yourself be beautiful
Sparkling love, flowers
And pearls and pretty girls
Love is like an energy
Rushin' rushin' inside of me

14/03/2007 16:50
 
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Alvise dalla mia esperienza quello che dici non ha riscontro (non sto dicendo che non hai ragione ma semplicemente che i miei cippa non si comportano come dici tu) pratico...
il mio mega-cippa (che ha quasi tirato le cuoia l'anno scorso all'improvviso causa un mega attacco di botrite) cresceva inarrestabile tutto l'anno (l'ho avuto 2 anni al massimo splendore e per 2 anni ha continuato a crescere) e, dopo una marea di foglie sparate fuori in primavera cominciava a produrre tanti nuovi ascidi che si sovrapponevano a quelli preesistenti. Non ho assolutamente mai avuto una moria di ascidi né con il megacippa né con quelli che attualmente sono i miei altri due midi-cippa...
Cosa ne pensi? :Sm2:






«Un ascidio per domarli, un ascidio per trovarli, un ascidio per ghermirli e nello sfagno incatenarli»
Tratto da "Il Signore dei biconzi - Le due torbe"
14/03/2007 18:48
 
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non saprei, a me hanno sempre fatto così, e poi mi ritrovavo 4 -5 rizomi nuovi esattamente nei "buchi" lasciati dagli ascidi.
Penso possa dipendere dalle condizioni di coltivazione.
interessante come cosa.
il comportamento come il tuo l'ho riscontrato solo in una pianta che ho, ed è molto giovane, non ha mai prodotto (per il momento) rizomi secondari...

Alvise
14/03/2007 18:49
 
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Re:

Scritto da: sciffo 14/03/2007 16.50
Alvise dalla mia esperienza quello che dici non ha riscontro (non sto dicendo che non hai ragione ma semplicemente che i miei cippa non si comportano come dici tu) pratico...
il mio mega-cippa (che ha quasi tirato le cuoia l'anno scorso all'improvviso causa un mega attacco di botrite) cresceva inarrestabile tutto l'anno (l'ho avuto 2 anni al massimo splendore e per 2 anni ha continuato a crescere) e, dopo una marea di foglie sparate fuori in primavera cominciava a produrre tanti nuovi ascidi che si sovrapponevano a quelli preesistenti. Non ho assolutamente mai avuto una moria di ascidi né con il megacippa né con quelli che attualmente sono i miei altri due midi-cippa...
Cosa ne pensi? :Sm2:



Quoto e confermo tutto ciò che ha scritto Sciffo, sembra, ma non è, stia parlando della pianta che ho a casa io, che ha lo stesso modo di crescere e svilupparsi, di ascidi secchi uno ogni tanto.

Alvise, una domanda, è il ceppa che hai preso a Carceri? [SM=x349165]
14/03/2007 18:50
 
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Re:

Scritto da: h.lividum 14/03/2007 18.48
non saprei, a me hanno sempre fatto così, e poi mi ritrovavo 4 -5 rizomi nuovi esattamente nei "buchi" lasciati dagli ascidi.
Penso possa dipendere dalle condizioni di coltivazione.
interessante come cosa.
il comportamento come il tuo l'ho riscontrato solo in una pianta che ho, ed è molto giovane, non ha mai prodotto (per il momento) rizomi secondari...

Alvise



Nemmeno il mio di cippa ha mai perso gli ascidi...ha sempre continuato la crescita, fino a che poi mio fratello me l'ha crepato :Sm19:

Il mio era 1 dei cloni di Furio [SM=x349153]
14/03/2007 19:37
 
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Si Fra, è lui,ha prodotto ascidi fino a gennaio febbraio, in superficiè è raddoppiato.
ha fatto quattro rizomi nuovi, un quinto da cui ho ricavato una divisione stupenda, e tre punti nuovi di crescita sulla pianta.
dall'ultima foto che ho postato ora stanno spuntando una quarantina di foglie e una quindicina di ascidi.
Non preoccuparti, vedrai all'olimpiade di quest'anno i risultati.
Non piangere, è in buone mani.
[SM=x349172] [SM=x349172]


Alvise

Ecco un po di foto dei miei bimbi











[Modificato da h.lividum 14/03/2007 19.49]

[Modificato da h.lividum 14/03/2007 19.54]

14/03/2007 20:47
 
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Alvise sei un grande [SM=x349158] mi inchino al re dei cephalotus [SM=x349186]

Polemos88

[SM=x349184] [SM=x349184]


questa è pazzia, è follia... QUESTO E' POLEMOOOOOS!
14/03/2007 22:57
 
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Il mio cippa più grosso che mi ha dato in autunno Matteo si comporta come dice Alvise, ma anche io penso che non sia una regola fissa, si diceva che in primavera all'inizio della ripresa inizia a fare foglie per la fotosintesi e più aavnti ascidi; in inverno comunque penso sia normale una perdita di ascidi e foglie vecchie!
14/03/2007 23:51
 
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Diciamo che il processo da me descritto è spesso riscontrabile nei cepha in natura, soprattutto nella popolazione costiera, che a differenza di quella dell'entroterra, dove tende a formare delle comunità folte che formano veri e propri cuscini di ascidi, tendono a fare delle colonie formate da piante isolate composte da un numero di ascidi ridotto.
questa differenza si può notare nelle stupende foto fatte in natura da Cristiano Perrucci visibili al sito http://digilander.libero.it/westaustralia/wild/pages/australia/scoast/index.htm
Come potete notare le piante sono completamente diverse da come le vediamo solitamente in coltivazione.
Poi, come dicevo anche prima, questo comportamento non è uno standard, molto varia dal metodo di coltivazione.
Così come la variazione della profondità e della superficie del vaso può variare l'aspetto globale della pianta che risulterà più o meno allargata, varierà anche il metodo di espansione della pianta.

Alvise
15/03/2007 15:13
 
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Io ho una esperienza di quasi due anni (quindi minima)
ed il mio cephalotus comprato da balduzzi quasi 2 anni fa,
non ha un comportamento come quello descritto da alvise.
Prima di tutto vorrei dire che il mio è sempre fuori al sole
durante tutto l'anno, di ascidi ne perde proprio pochi,
equamente tra quelli secchi per la fine del ciclo vitale
e quelli colpiti ogni tanto da ioidio.

Ora stà mettendo 2 decine di ascidi nuovi e qualche fogliolina.
Secondo me dipende da vari fattori come l'esposizione, la t°,
l'umidità e reputo la discussione molto interessante, almeno
per me che sono agli inizi.
Spero che anche altri che abbiano una certa esperienza postino
le loro opinioni a riguardo.
15/03/2007 15:37
 
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fermi tutti.
il discorso quì è vasto e affrontato in maniera non del tutto giusta ossia:
cippa in coltivazione, e cippa in natura.
e anche quì si potrebbe fare una subdivisione di quello in coltivazione con:
coltivazione in vaso alto e quella in vaso basso.
nel primo caso il cephalotus cresce a torretta accalcando gli ascidi gli uni sugli altri, molti ascidi ben compatti e di dimensioni considerevoli.
nel secondo caso di contro, tenderà ad allargarsi dividendosi spontaneamente e perdendo con molta probabilità i punti di crescita più vecchi ascidi più diradati e sicuramente più piccoli.
in natura è ancora diverso perchè avendo spazio a disposizione può comportarsi in entrambi i modi indistintamente ma entra in gioco il dove cresce.
se è un posto più scoperto e soleggiato avrà meno foglie e più ascidi, in modo contrario seccherà alcuni ascidi per favorire la fotosintesi.
ecco come la so io.
statemi bene :Sm6:


A cavallo dei Fotoni

Se ti fa stare bene...C'hai ragione te!

15/03/2007 15:56
 
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Re:

Scritto da: S.Simone 15/03/2007 15.13
Io ho una esperienza di quasi due anni (quindi minima)
ed il mio cephalotus comprato da balduzzi quasi 2 anni fa,
non ha un comportamento come quello descritto da alvise.
Prima di tutto vorrei dire che il mio è sempre fuori al sole
durante tutto l'anno, di ascidi ne perde proprio pochi,
equamente tra quelli secchi per la fine del ciclo vitale
e quelli colpiti ogni tanto da ioidio.

Ora stà mettendo 2 decine di ascidi nuovi e qualche fogliolina.
Secondo me dipende da vari fattori come l'esposizione, la t°,
l'umidità e reputo la discussione molto interessante, almeno
per me che sono agli inizi.
Spero che anche altri che abbiano una certa esperienza postino
le loro opinioni a riguardo.




FOTO, FOTO, VOGLIAMOOO LE FOTOOO!!! [SM=x349178]
[SM=x349153]
15/03/2007 16:27
 
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Bè il comportamento del mio, che è in un vaso profondo,
ricalca precisamente quello che dice andrea, tanti ascidi
e poche foglie.
15/03/2007 17:03
 
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Re:

Scritto da: S.Simone 15/03/2007 16.27
Bè il comportamento del mio, che è in un vaso profondo,
ricalca precisamente quello che dice andrea, tanti ascidi
e poche foglie.



E ancora....FOTOOO, FOTOOO, VOGLIAAAMOOOOO LE FOOOTOOOOOOOOOO.....!!!


BUHAHAHAHAHAHAH [SM=x349153]
15/03/2007 22:26
 
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Infatti il discorso è molto ampio e va affrontato per gradi.
Nei cepha di coltivazione in generale viene attuata una scelta, precisamente quella del vaso profondo, che permette di avere moltissimi ascidi e una struttura a cupola, se notate alcune delle mie piante hanno esattamente questa struttura.
Ma esiste un'altra scuola, ossia quella della "naturalizzazione della pianta". In altre parole si da un vaso abbastanza profondo ma con moltissima superficie su cui la pianta può distribuirsi e crescere come meglio crede.
In realtà il processo è complicato, e richiede tempo, a volte mesi o anni.
La classica pianta a "torre" non produce moltissime foglie a causa della "sovrappopolazione" di ascidi che provocano un'effetto a catena ossia: gli ascidi "soffocano" le fglie nascenti che muoiono, quindi la pianta per sopperire produce nuovi ascidi e così via...
Si può notare questo semplicemente spostando qualche ascidio e controllando il cuore della pianta. (non è un caso che la defoliazione stimoli la produzione di ascidi).
La pianta "seduta" invece, se cresciuta fin da piccola in vasi che le permettano un'espansione adeguata, si spanderà a coperta, senza perdere ascidi, nel caso invece che (come nel mio caso) si porti una pianta da un tipo di coltivazione ad un'altro, ci sarà una perdita indotta involontariamente dal cambio di situazione coltivativa.
Mi spiego:
Quando presi la pianta ad ottobre, la lasciai crescere e vegetare nel suo vaso originale, lasciando che la produzione di ascidi avvenisse spontanea.
A gennaio, quando la pianta, ebbe raggiunto la massima espansione, la rinvasai; le radici ormai avevano TOTALMENTE riempito il vaso.
A questo punto ho optato per un vaso della stessa profondità, ma di superficie maggiore.
Inizialmente la pianta si è seduta, allungando gli steli degli ascidi, "liberando" il cuore della pianta e permettendo alle nuove foglie di crescere.
Il secondo passo è stato quello di eliminare gli ascidi stagionali.

In uno studio sulla mortalità degli ascidi fatto nel 1988 infatti si è notata la differenza e i tassi di mortalità negli ascidi di età > a 1 anno, > a 2 anni, e < a 1 anno.
Si è notato come dopo 2 anni la mortalità in natura sia del 96% mentre in quelli tra 1 e 2 anni si resti sul 70-75%.
Nonostante tutto la pianta in natura produce degli ascidi stagionali, che alla fine del periodo vegetativo estivo, muoiono per lasciare spazio alle foglie, che durante l'inverno serviranno a fotosintetizzare; sopperendo così alla mancanza di nutrimento che gli insetti durante l'estate le apportano.
Oltre a questo, i fattori di esposizione, umidità (sia del terreno che di aria) contribuiscono al fattore espansione.

Ma ritorniamo alla pianta.
Morti gli ascidi stagionali la pianta ha iniziato la produzione di rizomi "secondari", per l'esattezza 5.
i quali si sono espansi ai lati della pianta trovando il respiro he fino a poco tempo prima il cupolone non permetteva.
di questi 5 rizomi uno l'ho utilizzato come divisione (che cresce rigogliosamente) mentre gli altri 4 li ho lasciati.
A questo si sono aggiunti 3 punti di crescita ulteriori.
Al momento ho notato iniziare una massiccia produzione di foglie, e da qualche settimana anche di ascidi.

Per dare un'ulteriore supporto alla pianta ho introdotto nel terreno del trichoderma, che in breve tempo dovrebbe cominciare a colonizzare le radici e dare i primi risultati.

Questo processo lo definisco "naturalizzazione" in quanto si lascia la pianta libera di crescere come meglio crede, assumendo così un'aspetto magari per certi versi meno "attraente" ma sicuramente più naturale, permettendo inoltre alla pianta un bilanciamento migliore.
Ricordiamoci infatti che l'oidio, per alcuni una bestia nera, (notavamo anche con Andrea Amici) in caso di attacco di una ianta "sbilanciata" come può essere quella formata solamente da ascidi può rivelarsi letale.
Nel caso di una pianta bilaciata correttamente (molte foglie e ascidi funzionali) invece, può addirittura arrivare a coesistere senza apportare gravi danni in quanto la pianta può gestire meglio la mancanza di una delle due specializzazioni, sia essa quella carnivora o quella puramente vegetale. (ciò non toglie che va comunque curata)

Come inoltre si faceva notare, non potremmo mai riprodurre esattamente le condizioni naturali, i nostri piccoli cepha comunque restano "limitati" alla decisione del coltivatore.

Concludendo, volevo solo specificare che il mio intervento aveva il puro scopo di tranquillizzare chi a volte si spaurisce per l'improvvisa perdita di ascidi, non intendeva assolutamente instaurare una regola fissa, cosa decisamente impossibile soprattutto con questa pianta.

Per il resto, ci sarebbe moltissimo ancora da dire, differenza di dimensione di ascidi tra zone esposte e non esposte, mortalità e differenza di sviluppo della pianta tra zone geografiche , condizionamento della vegetazione circostante sullo sviluppo della pianta ecc.
Ma piano piano si arriverà anche a quello :)


Alvise
15/03/2007 22:48
 
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Comunque col tempo si riesce a capire se la pianta perde ascidi per un ciclo naturale o se c'è da proeccuparsi seriamente...
15/03/2007 22:58
 
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Quello indubbiamente, anche perchè se li perde naturalmente c'è comunque un ricambio, e la cosa non avviene molto rapidamente.
Ovviamente una prdita costante di ascidi deve destare preoccupazione.
Ad esempio a me la pianta ha tenuto tutti i mega ascidi, facendo morire solo quelli minori.
l'ascidio da 5 cm che aveva è diventato più di 6 ormai.

Alvise
16/03/2007 10:08
 
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Penso che l'esposizione comunque abbia un ruolo molto
importante, faccio un esempio:

Follett@ ed io abbiamo preso la pianta lo stesso giorno
da balduzzi, nelle stesse condizioni; io ce l'ho parecchie
ore al sole perchè ho una esposizione della casa ottima,
lei purtroppo ha poche ore di sole diretto e solo la
mattina.
Ebbene la sua ha moltissime foglie e pochi ascidi in
proporzione, mentre la mia è praticamente al contrario.
C'è anche da dire che io vivo quasi in campagna e la
quantità d'insetti è molto superiore alla sua che
vive al sesto piano al centro di Roma (altro fattore
che potrebbe influire sul tipo di crescita).
I vasi in cui li abbiamo rinvasati sono praticamente
indentici (anche se lei pochi giorni fa gli ha dato una
nuova casa molto più grande) profondi e abbastanza larghi
per crescere.
L'acqua, io uso piovana mentre lei da osmosi.
La sua è molto più suscettibile agli attacchi di oidio
forse per mancanza di sole, mentre la mia veramente poco.

Questo è il quadro ed il mio cephalotus
http://freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=31012&idd=8719

Ho notato nella coltivazione che la posizione, per la colorazione
delle trappole è fondamentale, ora è su un tavolino quasi sul bordo del balcone più esposto al sole e al fresco, spostandolo
di appena un metro sul davanzale della finestra, quindi più
riparato e con alcune ore di sole in meno, in pochi giorni
si rinverdisce moltissimo; questa è una cosa che mi ha colpito
molto, la rapidità di pigmentazione è incredibile.
16/03/2007 10:14
 
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A questo punto, visto che hai tirato in ballo il mio cippino, sarebbe il caso di postare entrambi una foto per rendere meglio le differenze :Sm2:
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