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Drosera glanduligera, il ritorno

Ultimo Aggiornamento: 05/01/2022 08:31
01/11/2021 22:40
 
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Gran carnivoro
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Ho controllato la data dell mio ultimo messaggio e ho visto che risale al 2015 😅 che poi è a grandi linee lo stesso periodo in cui ho coltivato per l'ultima volta la pianta di cui vorrei parlare in questa nuova discussione... Che dire, meglio tardi che mai 😂
Torno volentieri (sia io che la pianta) qui su Rexplants, con l'idea di fare una specie di diario di coltivazione di Drosera glanduligera, questa strana pianta famosa per possedere il movimento più veloce tra tutte le specie conosciute del genere Drosera.
Parliamo di una pianta originaria della costa sud dell'Australia e, come molte altre piante carnivore che provengono dal medesimo luogo, il suo ciclo vitale è svolto in inverno. Almeno dal punto di vista di una pianta, l'estate australiana è molto più terribile da superare rispetto al loro inverno mite e tranquillo.
Ma contrariamente alle molte delle specie di Drosera che vivono in quelle zone e che superano la stagione avversa sotto forma di tubero, D. glanduligera non supera l'estate come pianta viva ma sotto forma di progenie, cioè i semi. Quindi riassumendo è una pianta annuale a crescita invernale.

Convincere i semi a germinare non è banalissimo ma neanche impossibile, l'importante è far "sentire" il caldo estivo ai semi (in gergo stratificazione calda) e dopo questo germineranno spontaneamente al calare delle temperature autunnali. La semina l'ho effettuata il 1 giugno di quest'anno su piccoli vasetti 7x7 con un semplice substrato fatto da torba e perlite (volendo si può fare anche un piccolo strato di sola torba in superficie, ma non è obbligatorio). Quando effettuo la semina il terreno è bagnato, così che i semi aderiscano bene alla torba, ma dopo la semina smetto di aggiungere acqua al sottovaso e ho semplicemente lasciato prosciugare tutti i vasi. Questi vasi poi li ho tenuti al sole, in serra, per tutta l'estate.
A fine agosto, precisamente il 26 agosto, dopo una serie di temporali che hanno fatto calare un pochino le temperature, ho ricominciato a dare acqua ai vasetti e da questo punto in poi li ho tenuti sempre umidi. Ma la germinazione non è avvenuta in questo periodo ma ben due mesi dopo, cioè il 25 ottobre, quando le temperature notturne hanno iniziato a raggiungere circa i 10°C

Ora inizia un'altra sfida, cioè quella di far raggiungere a queste piante le giuste dimensioni per sostenere la futura fioritura e la produzione di semi, nei pochi mesi che avranno a disposizione per il loro ciclo vitale



Socio AIPC, ICPS
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