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Metodo di coltivazione Scorpio87

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2021 12:58
30/01/2021 12:51
 
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Registrato il: 10/03/2010
Città: ROBBIATE
Età: 36
Sesso: Maschile
Gran carnivoro
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Temperature minime raggiunte: -5°C

Temperature massime raggiunte: 40°C circa

Substrato:
-Primo strato composto da Fibra di cocco Ikea 90% e perlite 10%
-Secondo strato di sfagno vivo

Luce:
Luce solare diretta.
Fotoperiodo che raggiunge le 12 ore di esposizione al culmine della stagione

Livello idrico:
-Durante la stagione vegetativa, l'acqua raggiuge la base dei rizomi, e le piante sono esposte a nebulizzazioni periodiche, di un minuto dalle 6volte durante primavera e autunno, sino alle 10 volte in piena estate.
-Nel periodo di riposo invernale, cesso con nebulizzazione e abbasso leggermente il livello idrico


Descrizione della coltivazione:

-Coltivo Sarracenia in una serra composta da pannelli in pvc trasparenti, che espongono le piante alla quasi totalità della luce solare in arrivo.
Tale struttura, dalle dimensioni di 6mq circa, possiede una porta scorrevole d'ingresso ed una finestrella posta sul tetto, entrambe rmangno sempre leggemente aperte, così da dare costante ricambio di aria, permettere la fuoriuscita del calore in eccesso ma al contempo alle prede di entrarvi.
-Le piante sono posizionate a livello del terreno, in un vascone unico, immerse in sfagno che vi cresce ovunque, sia nei vasi sopra i rizomi che nel vascone ricoprendo totalente l'acqua presente nella vasca.
Livello idrico che nella bella stagione raggiunge ed a volte sommerge parzialmente i rizomi di Sarracenia.
-Ciò avviene in quanto i vasi che utilizzo sono relativamente bassi, oltre al fatto che tengo le piante con i rizomi poggiati parzialmente su di un primo strato di fibra di cocco e perlite, substrato che raggiunge circa i due terzi dell'altezza del vaso.
Tale sistemazione lascia quindi i rizomi particolarmente vicini al livello del terreno, permettendo di sommergerli parzialmente senza eccedere con la quantità di acqua nel vascone.
Sopra lo strato di fibra di cocco vi cresce sfagno vivo in abbondanza che ricopre totalmente il resto del rizoma.
-Il tutto è mantenuto irrorato da frequenti nebulizzazioni giornaliere (gestite da una pompa temporizzata che preleva acqua distillata da una cisterna e la spruzza tramite ugelli)



Considerazioni personali:

Questa pianta necessita di due cose per crescere a meglio: sole ed acqua... questo lo sappiamo tutti, ma a mio parere bisogna pensare bene a come gestire questi due fattori.
Il sole è fattore primario per la vigoria ed il colore delle foglie, ma se troppo forte provoca surriscaldamento del substrato oltre che maggiore perdita d'acqua dai suoi tessuti, come risultato la pianta produce ascidi più bassi e compatti, per ovviare a ciò occorre gestire tali temperature partendo dalle radici sino agli opercoli!
La coltivazione a livello del suolo è un primo enorme aiuto: il calore sale verso l'alto e l'umidità verso il basso; quindi a differenza della classica coltivazione su bancali, in tal modo avremo piante con vasi più freschi e foglie esposte ad un maggior tasso di umidità!
Anche l'acqua nel vascone è mantenuta fresca dalla "coperta" di sfagno vivo presente ovunque.
Le frequenti nebulizzazioni sono la ciliegina sulla torta, idratando le foglie, rinfrescando ulteriormente il substrato e mantenendo lo sfagno al meglio.
Riguardo la posizione semisommersa in acqua dei rizomi e coperti totalmente da sfagno, utilizzo questa tecnica coltivativa in seguito a delle mie osservazioni...
Anni fa posizionai un pezzo di rizoma in surplus direttamente nel vascone, in mezzo al solo sfagno, a fianco vi era il vaso con la pianta madre.
Bene; Anno dopo anno la pianta nel vascone produsse ascidi sempre più alti, arrivando a superare di gran lunga la pianta in vaso!
La pianta in sfagno crebbe appoggiata e strisciando rasoterra sulla superficie della vasca, le sue radici si propagarono ovviamente orizzontalmente, ed il rizoma essendo nella vasca visse completamente sommerso per tutto l'anno!
Da tale esempio dicisi di provare a simulare tale condizione con altre piante, ottenendo ottimi risultati per poi convertirlo man mano a tutte le altre!
Riguardo le temperature invernali, consiglierei di non scendere mai sotto 1°C, i quanto sebbene Sarracena, tolleri le gelate, questo non vuol dire che le gradisca.
Anzi, generalmente quado queste piante subiscono gelate, hanno una ripartenza che può essere più o meno stentata.
A tal proposito sto valutando l'ipotesi di procurarmi una stufetta per i prossimi anni.


Per qualsiasi domanda, dubbio, o incomprensione non esitate a scrivere!


Foto:

Sarracenia FL11 RVL, l'ascidio più alto che abbia mai ottenuto, di quest'anno... con il suo 1m e 10 cm!!!


Vista della serra:
[Modificato da scorpio87 30/01/2021 12:58]
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