Metodo di coltivazione di Icchy92

-Temperatura minima: -2/-5°C
-Temperatura massima: 35/38°C
-Esposizione: sud
-Livello idrico: 2-3 cm d'acqua
-Substrato: fibra di cocco, perlite, sabbia di quarzo

-Specie possedute:
# Sarracenia purpurea
# Sarracenia flava var. rugelii, typical form
# Sarracenia oreophila "Pietro Paulo clone" [MK-011]
# Sarracenia leucophylla wide throat, wavy lid "top 1/3 chalk white"
# Sarracenia alata "black throat"

-Descrizione della coltivazione:
Purtroppo avendo spazio limitato non posso tenere una grossa collezione, ho cercato comunque di variare prendendo una pianta per specie (si lo so ci sono parecchie specie mancanti ma proverò a rimediare!).
Il substrato è composto principalmente da fibra di cocco e un po' di perlite, con aggiunta di sabbia di quarzo nei primi centimetri superficiali.
Come si vede dalle foto uso come vasi i contenitori dell'acqua demineralizzata, opportunamente tagliati e forati, perché hanno le dimensioni giuste e il PET è abbastanza resistente al sole. Adesso sono interamente occupati dalle numerose divisioni, ma prossimamente farò un po' di spazio e pulizia perché l'intenzione è quella di aggiungere sfagno in superficie e altre piantine accessorie, sia carnivore come drosere temperate o dionaee, sia non carnivore come ericacee e simili (piante da torbiera).
In generale il sistema di irrigazione che uso è abbastanza variabile, ovvero non lascio un livello fisso (tranne quando sono via e utilizzo l'irrigatore automatico). Anche in estate ogni tanto lascio asciugare completamente il sottovaso tra un'irrigazione e l'altra, la fibra di cocco sembra infatti trattenere più a lungo l'acqua rispetto alla torba, ma ovviamente è tutto sotto controllo, eventualmente si asciuga a metà giornata e prima di cena lo riempio nuovamente 😉
Non ho mai notato sintomi di disidratazione, e in questo modo evito la comparsa di zanzare e diminuisco la degradazione del substrato (che a stare sempre a mollo alla lunga tende a puzzare di alghe e decomposizione anaerobica).

-Riproduzione:
Usando vasi larghi circa 15 cm non ho bisogno di rinvasare molto spesso, lo faccio solo quando mi tocca separare un po' di divisioni. Come probabilmente fanno tutti, la tecnica consiste nello spezzare e staccare con le mani i nuovi punti di crescita, ovviamente assicurandosi che abbiano un minimo di radici. Solitamente lo faccio verso febbraio/marzo, ma è capitato di ritardare di qualche mese.
Ogni tanto sperimento anche la semina, sia delle mie piante sia di semi acquistati, preferisco optare per la stratificazione naturale in modo da non dovermi preoccupare di freezer, nascite fuori stagione o in casa. Quindi spargo i semi in autunno in un vaso riparato dalle intemperie e dagli animali, bagnando poi con uno spruzzino per far assestare il tutto. Inserisco poi il/i vasetto/i nel sottovaso delle piante adulte, dove rimarrà tutto l'inverno e oltre.

-Foto:
Avendo un balcone di soli 4 mq e con moltissime altre piante da coltivare, ho dovuto arrangiare questa sistemazione sul davanzale per ottimizzare gli spazi. Due sottovasi, uno lungo un metro e l'altro più piccolo, ovviamente opportunamente fissati 😉
In queste foto la coltivazione in veste autunnale, più avanti aggiornerò dopo aver finito con le divisioni.