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Diffondere lo sfagno in natura

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2021 00:56
29/03/2021 07:37
 
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Drosera '98, 28/03/2021 10:12:

Ci hai messo 1 anno a rispondere alla mia chiamata ma meglio di niente ahahah. Era un tal piacere leggere i tuoi post naturalistici che, almeno io, ne sentivo la mancanza. Immagino poi che col covid i lavori che fai siano stati tutti rallentati, com'è la situazione se si può dire?



Ciao Flavio, purtroppo gli interventi tardo invernali son saltati. Vedremo di riprendere i lavori in compagnia delle altre associazioni non appena la situazione tornerà un po' più tranquilla :)


Icchy92, 28/03/2021 23:20:

Ciao pandalf, grazie per le numerose risposte. Forse però a suo tempo mi sono espresso in maniera un po' frettolosa e imprecisa, volevo quindi precisare che lo sfagno lo coltivo in contenitori separati, in fibra di cocco (quindi esente da spore di altri sfagni) e senza piante carnivore. Così facendo la popolazione si mantiene geneticamente pura, quindi non vedo quale potrebbe essere il problema di reintrodurla nel luogo di origine.



L'introduzione fai da te è una cosa illegale ed estramente pericolosa. Personalmente non mi sognerei mai, gestendo due sfagnete, di introdurre materiale riprodotto in cattività rischiando di alterare l'assetto genetico delle popolazioni di Drosera e Sphagnum sp. pl. Ci sono addirittura situazioni in cui quest'ultimi potrebbero addirittura ibridarsi senza lasciar tracce visibili al microscopio ottico, o ancora, nel caso delle drosere, dar origine a pericolosi fenomeni stocastici con deriva genetica e diminuzione delle loro possibilità di sopravvivenza. Infine non ci sono solo sfagni da proteggere: dal punto di vista briologico (campo di cui mi occupo), ma anche zoologico, l'impianto anche di piccole porzioni di sfagno potrebbe alterare alcuni microhabitat dove sopravvivono altre briofite, epatiche e insetti, spesso di pochi mm, ma al pari protetti/e. In altre situazioni ancora - e qui ti parlo delle sfagnete che gestiamo - alcune specie di sfagno diventano talmente competitive da comportare problemi sia per entità congeneriche sia per piccole piante erbacee, tanto da dover richiedere una gestione speciale per salvaguardare alcune microcenosi.
[Modificato da pandalf85 29/03/2021 08:09]
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