Ciao!! Allora, dal mio punto di vista il problema del cephalotus è che ama l’umidità dell’aria, non adora terreni asfittici e perennemente fradici, non ama terreno troppo secchi, odia il troppo caldo alle radici,è a forte rischio di oidio e attacchi fungini... conseguentemente, lo sfagno attorno al colletto e alle radici aiuta a mantenere le radici fresche anche nelle giornate più calde, ha proprietà antifungine e aumenta l’umiditá dell’aria...lo strato di ghiaino in superficie viene usato (anche come prevenzione contro le larve di sciaridi e la formazione di muschi) soprattutto da chi coltiva questa pianta in terrario o in serre dove vi sono impianti che garantiscono un’elevatissima umidità dell’aria.... io ora, in Friuli, cresco i cephalotus in puro sfagno o torba e perlite, con un po’ di sfagno attorno a radici e colletto... qui piove spesso, ma quando c’è il sole, coltivandoli su di un terrazzino di cemento, le temperature salgono molto e l’aria diventa molto secca.... quando abitavo a Reggio Calabria ho provato a coltivare questa pianta in torba e sabbia di quarzo, ma lo strato superficiale, stando al sole diretto, era perennemente secco e il cephalotus non gradiva e cresceva lentissimo... lo sfagno, analogamente, si bruciava e seccava... se aumentavo di molto il livello d’acqua nel sottovaso, sfagno e torba, essendo fradici e al sole, si decomponevano subito... allora lì coltivavo i cephalotus in una grande vasca con sempre circa 5 cm di acqua in un substrato di pura sabbia di fiume (in queste condizioni anche la superficie della sabbia era sempre ben bagnata, le radici restavano fresche e l’umidità dell’aria, pure al sole diretto, era alta nella vasca)... le piante gradivano molto...
Ultima cosa: secondo me, per il cephalotus, non si possono paragonare le condizioni di crescita in cattività e quelle in natura... ho visto foto di questa pianta crescere in natura mezza sommersa dall’acqua o piena di ascidi e foglie secchi o marci e non dimostrare alcun segno di oidio... inoltre ho visto foto di piante di dimensioni minuscole in fiore, senza che risultassero indebolite... secondo me in natura le piante sono molto più forti perchè trovano dei nutrimenti nel suolo e un aiuto nel clima che al momento, in coltivazione, non siamo in grado di fornire... inoltre sarebbe interessante verificare quali sono gli insetti più predati... non ogni specie di formica ha infatti lo stesso contenuto di acido formico, ed in Australia esistono specie uniche, come le formiche bulldog (se non erro del genere myrmecia) e varietà presenti solamente lì di camponotus e ponera😉
[Modificato da Argo88 10/09/2019 21:58]