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Curiosità

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2019 13:09
10/09/2019 19:42
 
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Buonasera,
sono qua ad esporre una mia perplessità. Ho sentito per tantissimo tempo consigliare di tenere dello sfagno attorno al Cephalotus perchè ne giova (presumo per l'umidità che porta) però poi allo stesso tempo sento dire che il Cepha necessita di substrato abbastanza areato e drenante, necessita la sabbia di quarzo e in superficie anche di granulometria maggiore. La sabbia di quarzo tiene il substrato asciutto in superficie.
Non è una contraddizione?
Serve lo sfagno per creare umidità...
Serve la sabbia di quarzo per "asciugare" il terreno...
Dove sta la verità?
Qualcuno può darmi delle delucidazioni? Sono due metodi diversi di coltivare la stessa pianta? Perchè pare un controsenso.
10/09/2019 20:06
 
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Ciao, da quanto ho letto, in Australia crescono in due tipi di "situazioni" differenti, dove cresce nelle coste e forma delle radici che non sprofondano molto, e dove invece cresce nelle zone più interne in modo compatto formando radici che sprofondano per piu di 40 cm.

Inoltre si parla della differenza di preferenze in termini di apporto idrico ed esposizione, tra piante della stessa specie.

Penso derivino quindi queste congetture dai vari tipi di esperienze diverse in coltivazione.

Il mio cresce in sola torba, e sottovaso sempre pieno, poco esposto.

Ergo si troverebbe male in un substrato più asciutto composto da ghiaino, ad altri ho sentito che li coltivano in pura sabbia silicia, e qui tiro in gioco Serse!


Alessandro.
10/09/2019 20:13
 
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Si, ci sono diversi modi di coltivare questa splendida pianta, anche perchè è molto abitudinaria,e si abitua bene a tutti i modi per la sua coltivazione.è vero che vuole terreni drenanti, altrimenti le radici si fradiciano, ma se abituato gradualmente ama anche stare intorba e perlite, e sempre a mollo tutto l'anno, come ho abituato i miei. ama lo sfagno in superficie, per avere più umidità, ma vive bene anche senza,quindi tutto dipende da come lo si abitua. questo è il mio modesto parere.
Egiziano.
10/09/2019 21:53
 
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Ciao!! Allora, dal mio punto di vista il problema del cephalotus è che ama l’umidità dell’aria, non adora terreni asfittici e perennemente fradici, non ama terreno troppo secchi, odia il troppo caldo alle radici,è a forte rischio di oidio e attacchi fungini... conseguentemente, lo sfagno attorno al colletto e alle radici aiuta a mantenere le radici fresche anche nelle giornate più calde, ha proprietà antifungine e aumenta l’umiditá dell’aria...lo strato di ghiaino in superficie viene usato (anche come prevenzione contro le larve di sciaridi e la formazione di muschi) soprattutto da chi coltiva questa pianta in terrario o in serre dove vi sono impianti che garantiscono un’elevatissima umidità dell’aria.... io ora, in Friuli, cresco i cephalotus in puro sfagno o torba e perlite, con un po’ di sfagno attorno a radici e colletto... qui piove spesso, ma quando c’è il sole, coltivandoli su di un terrazzino di cemento, le temperature salgono molto e l’aria diventa molto secca.... quando abitavo a Reggio Calabria ho provato a coltivare questa pianta in torba e sabbia di quarzo, ma lo strato superficiale, stando al sole diretto, era perennemente secco e il cephalotus non gradiva e cresceva lentissimo... lo sfagno, analogamente, si bruciava e seccava... se aumentavo di molto il livello d’acqua nel sottovaso, sfagno e torba, essendo fradici e al sole, si decomponevano subito... allora lì coltivavo i cephalotus in una grande vasca con sempre circa 5 cm di acqua in un substrato di pura sabbia di fiume (in queste condizioni anche la superficie della sabbia era sempre ben bagnata, le radici restavano fresche e l’umidità dell’aria, pure al sole diretto, era alta nella vasca)... le piante gradivano molto...
Ultima cosa: secondo me, per il cephalotus, non si possono paragonare le condizioni di crescita in cattività e quelle in natura... ho visto foto di questa pianta crescere in natura mezza sommersa dall’acqua o piena di ascidi e foglie secchi o marci e non dimostrare alcun segno di oidio... inoltre ho visto foto di piante di dimensioni minuscole in fiore, senza che risultassero indebolite... secondo me in natura le piante sono molto più forti perchè trovano dei nutrimenti nel suolo e un aiuto nel clima che al momento, in coltivazione, non siamo in grado di fornire... inoltre sarebbe interessante verificare quali sono gli insetti più predati... non ogni specie di formica ha infatti lo stesso contenuto di acido formico, ed in Australia esistono specie uniche, come le formiche bulldog (se non erro del genere myrmecia) e varietà presenti solamente lì di camponotus e ponera😉
[Modificato da Argo88 10/09/2019 21:58]
11/09/2019 13:09
 
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Vedo che la mia domanda alla fine non era proprio scema :)
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