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Coltivazione Drosere pigmee, tutto vero?

Ultimo Aggiornamento: 09/09/2019 15:04
09/09/2019 11:57
 
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Buongiorno ragazzi, oggi stavo girando sul web in cerca di informazioni dettagliate sulla coltivazione di queste Drosere, nonostante io ne stia coltivando già un buon numero di specie, portandole da gemma alla fioritura con successo.

Cerco informazioni solo per incorporare l'esperienza pratica alla ricerca teorica.
Però mi rendo conto che spesso e volentieri ci sono informazioni sbagliate, anche parzialmente, ed in questo caso ne ho trovate non poche!

Ora mi chiedo fino a che punto un neofita possa seguire le "istruzioni" senza incappare in morie futili.

E arrivo al punto, per esempio ho trovato la scheda di coltivazione presente su AIPC, dove nel nostro specifico caso vengono indicate le seguenti cose (per me) un po errate:

1-Se la temperatura si avvicina troppo allo zero è necessario ripararle in casa; (ideale minima 5 °C)

2-Il periodo di riposo non è però indispensabile e può essere evitato mantenendo umido il terreno;

3-Si consiglia di innaffiare gentilmente dall’alto senza bagnare le
foglie e senza smuovere troppo il terreno;

4-E’ meglio non lasciare acqua nel sottovaso;

5-Le piante adulte non amano essere trapiantate e difficilmente si riprendono se le radici sono state danneggiate.

Adesso vi propongo quello che penso e mi fa riflettere su questi punti:

1-Le gemme io le ho riposte in vaso (con il substrato "ideale" quindi ghiaino di quarzo fine e torba ecc.) che ho posizionato a novembre in serra fredda, e a dicembre le temperature sono scese anche a -1\-2, tutte le specie da allora sono cresciute li, raggiungendo lo stadio di fioritura già in primavera, senza ritirarle in casa.

2-Il periodo di riposo secondo me dovrebbe essere preceduto dalla formazione delle stipole, che aiutano a dissipare il calore, e appunto dalla perdita delle foglie. Ma questo a me è accaduto anche fornendo un buon livello d'acqua costante.

Le stipole



3\4-Perché si consiglia innaffiare dall'alto? e perché non lasciare acqua nel sottovaso? Io gli lascio acqua costantemente, aumentando e diminuendo i livelli in base a come si svolgono le giornate, e raramente vi è assenza di acqua nel sottovaso.

5-Mi è capitato che il vento portasse via un vaso con più di 10 esemplari, dopo un intero giorno di tempesta, il giorno dopo ho ritrovato torba ovunque per il terrazzo, e ho recuperato 3 di queste spiaccicate sul cemento (le altre saranno volate via), le ho prese, ripiantate, stesso metodo di coltivazione, e sono vive, sicuro sia cosi difficile trapiantarle?

All'epoca, una sopravvissuta alla tempesta


Vi lascio a questi miei quesiti, senza puntare il dito attenzione, per dibattere un po, perché lo scambio di pareri è fondamentale!



Un Salutone, Alessandro.
09/09/2019 13:08
 
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Ciao Alessandro!! Intanto complimenti, dalle foto che hai fatto vedo delle piante bellissime e in gran forma!!!
Io ho poca esperienza con queste piante, ma ricordo che quando ho ottenuto le mie prime gemme le ho seminate in torba e ghiaia, con gli ultimi millimetri di sola ghiaia (di quarzo) come da molti consigliato, e che sono morte quasi tutte... ho raccolto le 4 superstiti e le ho messe nel classico substrato di torba e sabbia e sono andate alla grande... da me stavano costantemente in un sottovaso con 3/5 cm di acqua... quando vivevo a Reggio i cephalotus mi rendevano al massimo in pura sabbia di fiume con perennemente 3/5 cm di acqua nel sottovaso... da quando sono in Friuli vedo che preferiscono puro sfagno o torba e perlite... questo per dire che a seconda delle condizioni climatiche del luogo in cui vivi, la coltivazione puó cambiare di brutto... anch’io ho notato che queste piante possono resistere a temperature inferiori a zero, ma un conto é se queste temperature si riscontrano solamente una notte o due in una settimana, un conto è se perdurano... io stavo perdendo una pinguicola alpina (pianta che in natura resiste tranquillamente a -20 C) a seguito di 5 giorni in cui la temperatura era costantemente sotto 0 (o raggiungeva 2 gradi di massima nelle ore più calde), e il substrato non scongelava mai... per quanto concerne il fatto della delicatezza delle radici, devi considerare anche che se ho capito bene le piantine sradicate dal vento erano molto giovani, con radici poco sviluppate, e con loro è volata via parte della torba attaccata alle radici... io ho notato che generalmente, appena le plantule hanno raggiunto una certa dimensione che assicuri loro un discreto apparato radicale, sopportano meglio il rinvaso le piante giovani rispetto a quelle adulte (parlo anche di cephalotus rinvasati a radice nuda)... se le tue piante fossero state più grandi, probabilmente avrebbero sofferto di più... tienici aggiornati con gli sviluppi delle tue pigmee😉👍
[Modificato da Argo88 09/09/2019 13:11]
09/09/2019 13:18
 
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Ciao, anche io le coltivo come fai te, sempre acqua nei sottovasi,tutto l'anno, pieno sole, e freddo/gelate in inverno,in serra fredda, nessun problema, ma credo di poter dire, dato che coltiva da parecchio tempo, che le schede di aipc, sono un po vecchie, e mai rinnovate. Per quello che ne so, quindi le descrizioni, sono di coltivatori,che coltivavano queste piante da poco tempo, e quasi facendoci esperienze. Cio lo dico senza togliere nulla a chi le ha fatte, e sicuramente con grande esperienza su altre carnivore.
Egiziano.
09/09/2019 15:04
 
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Ciao Serse, bell'intervento,
concordo che in base alle condizioni climatiche possano differire i metodi di coltivazione per sopperire a determinate mancanze, possibilmente la sola ghiaia in superficie per le pigmee non era da adoperarsi col nostro sole troppo insistente, magari la torba cedeva superficialmente maggiore umidità utile alle nostre condizioni climatiche, e così via..

Penso anche però che certi fattori "chiamiamoli genetici" non possano essere semplicemente cambiati in base al luogo in cui si coltivino, o al massimo possano essere modificati nei limiti dell'adattabilità.
Una pianta che viene definita come coltivabile senza sottovaso, da bagnare dall'alto, rende l'idea di una pianta soggetta a marciumi radicali o ad altri problemi correlati all'impianto radicale, che poi fondamentalmente in coltivazione non ho minimamente riscontrato.

Certo è, che se nel luogo in cui vivono vi sono gelate l'acqua nel sottovaso potrebbe danneggiare la pianta.
Ma ricordiamoci, queste piante provengono quasi tutte (se non tutte) dal continente Australiano, in cui non mi risulta vi siano gelate.

Anche la temperatura per quanto possa trovarmi in un luogo differente dal mio, gli 0 °C hanno lo stesso valore altrove, escludendo ovviamente fattori come umidità ed escursioni con il giorno che poi nell'insieme di devono considerare.

Ci sono molti casi di incongruenze a tema, e ovviamente la ricerca e le scoperte ampliano ogni giorno le nostre vedute, ed è qui che mi ricollego anche a quanto detto da egiziano (un Salutone), le schede pubblicate sono datate.

E nel loro essere riconosciuti, questi siti in generale, hanno una certa responsabilità da rispettare, una delle quali la continua necessità di mantenere aggiornato il materiale e le risorse da loro proposte, e permettere alle nuove generazioni di coltivatori di non commettere errori\imperfezioni portati avanti da "sempre".

Sono accetti i pareri di tuttii :D
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