Un Buongiorno, oggi sono qui per mostrarvi un po di foto dell'evento tenutosi a Messina, nei giorni 8 e 9 Giugno, nello specifico sono stato presente solo il primo giorno, in quanto ho dovuto fare quasi 5 ore di viaggio in auto per arrivare, e devo dire che ne è valsa la pena, ma dovevo ritornare alla base in serata.
Le foto che ho scattato personalmente raccontano da se, rispettivamente l'esposizione di alcune specie, due scatti ad Andrea Amici mentre teneva il convegno, e l'acquisto di due esemplari ad uno stand vicino.
Se qualcuno volesse la rimozione di una o più foto, compreso Andrea, basta mandarmi un messaggio privato, non ci sono problemi!
Giorno 08/06 ore 5:00 AM
Indossiamo le magliette che avevo disegnato due giorni prima, tutti gasati per il nostro primo meeting, ci mettiamo in viaggio!
Arrivo ore 10:40 circa
Veniamo investiti da un bel po di piante messe in mostra, non ricordo adesso a chi appartenessero, ma se stessero leggendo, faccio i miei complimenti, alcune purtroppo risultavano troppo stressate dall'esposizione sotto il sole, e dall'ondata di caldo che permeava l'aria.
Verso le 13:00, l'oro botanico doveva chiudere, ci siamo allora permessi la pausa pranzo.
Convegno ore 17:00
Arrivati con un po di anticipo, sono riuscito ad identificare Andrea e l'ho seguito in una serretta mentre selezionava delle Sarracenia che avrebbe utilizzato per mostrarci le tecniche di coltivazione e di rinvaso, da li a poco.
Inizialmente non vedevo molta affluenza, ma sono rimasto comunque sorpreso della presenza di un certo numero di persone, di ogni eta, interessate a seguire tutto il discorso, a mio dire fluido e divertente.
Secondo quanto ho recepito, ha spiegato che spesso si esagera nella composizione del substrato, utilizzando in modo improprio materiali come la perlite, che per certi versi è utilissima, ma nello stesso tempo non è da considerarsi uno standard valido per qualsiasi specie, in particolare per le Sarracenia.
La pianta presa in esame infatti, aveva uno strato di perlite superficiale come mi ha fatto notare Andrea, arido, e privo di utilità per una pianta palustre come questa.
A prova di questo, ha preso della torba di sfagno pura (probabilmente Lithuanian peat) "talmente profumata che voleva mangiarsela", e gli ha travasato la pianta ponendo il rizoma ad una certa profondità.
Il rizoma infatti ricercando proprio una certa freschezza si era contorto scavando verso il basso.
Abbiamo avuto modo di osservare la divisione di un rizoma, e di ascoltare tutto un discorso su quali siano i reali parametri importanti per la coltivazione di queste piante, ovvero il primo tra tutti l'acqua, a seguire il substrato.
Spesso ci si dimentica quanto sia importante il primo elemento, e mi ha fatto notare come effettivamente molte cose sono valide solo a livello teorico, come l'utilizzo di acqua piovana, che in teoria sarebbe quella ideale, qui mi faccio prestare il suo termine, ci vorrebbe un'imbuto posto sotto una nuvola per poterla raccogliere senza il rischio che porti con se minerali e materiali, che altro non fanno che alterare la composizione chimica della stessa.
Ed altra cosa, ma non ultima, la composizione del substrato, che come spesso succede diviene ricca di sostanza, sia per la scarsa qualità, sia come conseguenza indiretta dell'utilizzo di acqua non adatta, che porta alla formazione di piante parassitarie, che non dovrebbero poter crescere in un substrato adeguato.
Potrei stare qui a trascrivere un poema, ma non ce modo di riuscire a trasmettere quello che va oltre le parole, quello che è la percezione di una passione che ci accomunava.
Verso le 19:00
Ho deciso che avrei fatto il viaggio di ritorno in compagnia di due piante, che avevo intravisto già di mattina.
Ho preso così una Sarracenia flava var. ornata, e una Drosera burmannii che in pochi giorni sta fiorendo.
Voglio ringraziare tutti, Andrea Amici, Enrico, Giovanni Calapaj, quelli di cui mi sfugge il nome, Pasquale, un altro coltivatore che mi ha parlato un po di come coltivava i cephalotus, la mia ragazza che mi ha sopportato, e gli amici, che ormai attratti da questo affascinante mondo, sono caduti nella trappola, mica carnivora eh!
Un Saluto, RepublicDos.