Re:
_keeper_, 11/03/2012 10.52:
Non sono addentro alla materia, ma penso che se si dovrebbero dichiarare i guadagni delle vendite occasionali, si dovrebbero anche dichiarare le spese relative a quelle vendite. Cioè se vendo una piantina 2 euro da quei due euro bisognerebbe sottrarre il costo del vaso, del terriccio di un eventuale concime...
Partendo dal presupposto che le piante oggetto di queste vendite occasionali non si sono materializzate così per incanto, se ne deduce che anni prima sono state pure acquistate a prezzi ben diversi di quelli che si vedono ora nella sezione offro.
Prendiamo un esempio che valga per tutti, Dionaea CUDO.
C’è stata anni fa una spasmodica e affannosa ricerca di questo clone di dionaea, i prezzi che venivano pagati erano sui 50/70 euro per piantine di 2,5/3 cm., pianta lentissima a crescere, ora che ce ne sono diverse in giro per le collezioni quanto può valere?? 15/20 euro si e no??
Per rifarsi dalle spese se ne dovrebbero dar via almeno 4 divisioni, ottenute in 2/3 anni senza voler considerare i materiali consumati, vasi, torba, perlite, veleni, fungicidi, acqua, e l’impianto ad osmosi che quasi tutti hanno, quante piante deve dar via per poterlo pagare??
Quando una pianta un tantino più costosa delle altre ti muore cosa si fa?? La si ammortizza dando via qualche altra pianta.
Se poi alla fine si resta in attivo di qualcosa, con quei ricavi si è sempre alla ricerca di un’altra pianta oggetto dei desideri, 3 volte più costosa e che va per la maggiore, oppure si comincia a prendere una prima serretta da terrazzo, un terrario e così via…… finchè non ci si stufa come hanno già fatto molti iscritti al forum e si manda in malora il tutto.
E’ come far la raccolta delle figurine Panini, devi scambiare 3 figurine di Milito per avere quella di Buffon che ti manca perché è pressoché introvabile.