Sostanzialmente attraggono le prede tramite ghiandole nettarifere poste su tralci e opercoli,che le guidano fino al peristoma,esse poi cadono nell'ascidio,e dalle ghiandole presenti sul fondo vengono prima rilasciate sostanze che stordiscono la preda(si crede sia un accorgimento evolutivo della pianta per evitare danni alle trappole)e in seguito,grazie alla proteolisi di pepsine e tripsine,si ha la digestione vera e propria..