Bolzano, la caldera del nord italia

Pezzarolo
00giovedì 4 giugno 2015 16:34
Ciao a tutti...

Volevo parlare un po' del clima di questa città dell'estremo nord, in cui vivo, che ha qualcosa di davvero particolare. Non haa che fare con le piante carnivore, ma sono info che possono tornare utili per chi volesse fare un giro da queste parti.

Intanto una foto scattata oggi sul mio balcone


OK, il balcone si affaccia su una strada molto trafficata e il termometro è nero, comunque anche togliendo un paio di gradi fa un caldo osceno. Quindi niente maglione di lana da noi in estate, ghell? [SM=x349178]

Bolzano sta in una conca circondata da montagne fatte di porfido che rilasciano di notte il calore accumulato durante il giorno. In primavera questa città è sempre sul podio (e spesso vince la medaglia d'oro) della città più calde. In generale è tra i capoluoghi di provincia del nord italia meno piovosi, le cui precipitazioni si attestano a poco più di 700 mm all'anno di media (man mano che si va verso Merano queste diminuiscono e nell'arida e stepposa alta Val Venosta, dove fanno le mele, siamo a meno di 500 mm all'anno). Se non fosse per i temporali estivi di carattere locale e molto violenti, qui ci sarebbe la steppa.

Una cosa interessante, che differenzia questa città dalle altre del nord italia è che in inverno c'è quasi sempre il sole. Non nevica quasi più in città poichè in genere o è troppo caldo e piove oppure fa pochi cm di neve, in quanto le perturbazioni fanno fatica a valicare le montagne. Tipico è per me vedere un TG in cui si vedono bufere di neve a Torino e a Verona e qui splende il sole.
Nelle notti invernali in cui il cielo è terso il termometro può scendere anche a -7°C e si ha quella sensazione di vento che spacca la faccia tipo pista da sci. Tuttavia di giorno, se c'è il sole la tempratura risale anche a 10°C. Lungo le passeggiate del Guncina e S. Osvaldo (situate su pendii esposti a sud, rocce porfiriche) troviamo piante che normalmente vedremmo in ben altri ambienti: palma nana, sughereta, agave, opunzie. Questi due micrositi vengono classificati come clima continentale sub-mediterraneo.

Positivo è che l'umidità dell'aria è un po' più bassa rispetto alla pianura padana, eccetto quando inizia il periodo estivo in cui i temporali serali non fanno altro che aumentarla.

Fenomeno interessante quanto temuto dagli agricoltori della zona sono le gelate tardive primaverili, come è accaduto quest'anno: ad inizio aprile il termometro è andato sotto zero quando invece la settimana prima c'erano abbondantemente 25-28°C. Ovviamente i meli hanno già le prime foglie, a volte anche i fiorellini e gli agricoltori attivano gli impianti di irrigazione per coprire di ghiaccio le piante, preservandone così l'integrità dei germogli.

Altro fenomeno curioso è l'"inversione di tempo", passatemi il termine, valicando il Passo del Brennero: quasi sempre se da noi è bello a Innsbruck piove e viceversa.




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