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Test su substrati alternativi

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2011 15:14
09/01/2011 15:53
 
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Seguendo le orme di Pi4nTiN4, ho deciso di effettuare dei semplici test su alcuni substrati alternativi.

Infatti, sarebbe veramente bello riuscire a limitare l'utilizzo di torba.

Per partire ho preparato 3 vasetti.

Il primo contiene un mix di segatura ed aghi di pino, un'altro esclusivamente fieno, mentre l'ultimo fieno ed aghi.

Per ora non posso dire veremente poco..

Il vasetto con solo fieno pare essere il più compatto, al contrario di quello con segatura (che pare anche trattenere abbastanza acqua!). Il mix di fieno:aghi sembrerebbe essere una via di mezzo tra gli altri due.

Attualmente sto sperimentando i substrati con dei seedlings cresciutelli di Drosera capensis, ma spero di poter continuare con piante più "impegnative" [SM=x349151]

Vi terrò aggiornati sull'andamento delle piante, sperando di farvi cosa gradita.
09/01/2011 16:13
 
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non vorrei tarparti le ali prima di cominciare a volare ma il fieno, la segature e gli aghi di pino sono sostanze non stabili che si degraderanno facilmente e, in condizioni di anaerobiosi, daranno origine a una marea di reazioni di fermentazioni che produrranno prodotti tossici!!!
09/01/2011 18:07
 
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Ottimo inizio!
Se hai in giro ancora un po' di materiale non è che potresti provare a farne uno con solo segatura?

Inoltre prodotti come fieno e segatura sono stati acquistati? O gli hai reperiti altrove?

Eventualmente effettua una fotografia dell'insieme e riscattane altre a distanza di mesi, il confronto con immagini aiuta tantissimo! :D


abadei, 09/01/2011 16.13:

non vorrei tarparti le ali prima di cominciare a volare ma il fieno, la segature e gli aghi di pino sono sostanze non stabili che si degraderanno facilmente e, in condizioni di anaerobiosi, daranno origine a una marea di reazioni di fermentazioni che produrranno prodotti tossici!!!



Abadei posso sapere quali sono le tue fonti? Io non sono completamente convinto di quello che sostieni:

- La torba di carici si forma a partire dal deposito degli stessi, quindi è qualcosa di paragonabile al fieno (salvo forse il carico nutritivo risultante, ma qui bisogna vedere).

- La segatura è legno, è sicuramente più ricco in lignina e cellulosa e quindi più difficile da decomporre in anaerobiosi. Inoltre viene comunemente usato nel metodo zughese per riempire i canali di scolo o aree sfruttate nelle opere di restaurazione di torbiere.
Vi era pure un breve articolo su sarrazin's dove si parlava di un coltivatore che ne faceva uso.

- I letti delle pinete durano decisamente più a lungo di quelli delle latifoglie, ne deduco che il tempo di decomposizione è più lungo. Inoltre nei pressi di torbiere o in molte foto di habitat di sarracenia si vedono abeti e/o pini quindi non vedo come possano essere tossici.
[Modificato da Pi4nTiN4 09/01/2011 18:17]
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..::MSN: alessio90@hotmail.com/Skype: maccaale::..

Sei un coltivatore svizzero? Swiss-carni.org
Io, coltivo senza torba. Seguici su Facebook!

Io ho fatto la mia scelta, e tu?
09/01/2011 18:14
 
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Re:
[QUOTE:108709309=Pi4nTiN4, 09/01/2011 18.07
Se hai in giro ancora un po' di materiale non è che potresti provare a farne uno con solo segatura?

prodotti come fieno e segatura sono stati acquistati? O gli hai reperiti altrove?



Certamente, preparo un substrato con sola segatura [SM=x349151]

I materiali sono stati acquistati, come prodotti per roditori.


09/01/2011 18:49
 
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Re:
Pi4nTiN4, 09/01/2011 18.07:

Ottimo inizio!
Se hai in giro ancora un po' di materiale non è che potresti provare a farne uno con solo segatura?

Inoltre prodotti come fieno e segatura sono stati acquistati? O gli hai reperiti altrove?

Eventualmente effettua una fotografia dell'insieme e riscattane altre a distanza di mesi, il confronto con immagini aiuta tantissimo! :D




Abadei posso sapere quali sono le tue fonti? Io non sono completamente convinto di quello che sostieni:

- La torba di carici si forma a partire dal deposito degli stessi, quindi è qualcosa di paragonabile al fieno (salvo forse il carico nutritivo risultante, ma qui bisogna vedere).

- La segatura è legno, è sicuramente più ricco in lignina e cellulosa e quindi più difficile da decomporre in anaerobiosi. Inoltre viene comunemente usato nel metodo zughese per riempire i canali di scolo o aree sfruttate nelle opere di restaurazione di torbiere.
Vi era pure un breve articolo su sarrazin's dove si parlava di un coltivatore che ne faceva uso.

- I letti delle pinete durano decisamente più a lungo di quelli delle latifoglie, ne deduco che il tempo di decomposizione è più lungo. Inoltre nei pressi di torbiere o in molte foto di habitat di sarracenia si vedono abeti e/o pini quindi non vedo come possano essere tossici.



Il fatto è piantina che le torbiere si sono formate in migliaia di anni e ciò che osservi in superficie nelle torbiere non è altro che un finissimo strato di sostanza organica in via di decomposizione e stabilizzazione: si parla dello spessore di mm, non di centrimetri!! i restanti cm e dm di torba avranno almeno 100-1000 anni se non di più!!!
la torba è un prodotto si organico ma che è stato stabilizzato (tutto ciò che poteva essere degradato è stato degradato o modificato) quindi a livello microbiologico ci si ritrova con un composto quasi "inerte", inattaccabile per intenderci!!!
la lignina è vero che è difficilmente degradabile ma solo per noi "animali". Molti funghi (ad esempio le carie oppure moltissimi batteri) degradano la lignina!!!
I letti delle pinete resistono a lungo è vero ma che habitat c'è?
C'è molto freddo, quindi tutti i processi chimici, fisici e biologici sono rallentati (mi riferisco alla microfauna e flora del terreno includendo anche funghi e batteri).

se fossi in voi (è solo un mio parere e un mio consiglio) comincerei a testare del compost!!! [SM=x349151]
09/01/2011 18:49
 
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Re:
Pi4nTiN4, 09/01/2011 18.07:

Ottimo inizio!
Se hai in giro ancora un po' di materiale non è che potresti provare a farne uno con solo segatura?

Inoltre prodotti come fieno e segatura sono stati acquistati? O gli hai reperiti altrove?

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Abadei posso sapere quali sono le tue fonti? Io non sono completamente convinto di quello che sostieni:

- La torba di carici si forma a partire dal deposito degli stessi, quindi è qualcosa di paragonabile al fieno (salvo forse il carico nutritivo risultante, ma qui bisogna vedere).

- La segatura è legno, è sicuramente più ricco in lignina e cellulosa e quindi più difficile da decomporre in anaerobiosi. Inoltre viene comunemente usato nel metodo zughese per riempire i canali di scolo o aree sfruttate nelle opere di restaurazione di torbiere.
Vi era pure un breve articolo su sarrazin's dove si parlava di un coltivatore che ne faceva uso.

- I letti delle pinete durano decisamente più a lungo di quelli delle latifoglie, ne deduco che il tempo di decomposizione è più lungo. Inoltre nei pressi di torbiere o in molte foto di habitat di sarracenia si vedono abeti e/o pini quindi non vedo come possano essere tossici.



Il fatto è piantina che le torbiere si sono formate in migliaia di anni e ciò che osservi in superficie nelle torbiere non è altro che un finissimo strato di sostanza organica in via di decomposizione e stabilizzazione: si parla dello spessore di mm, non di centrimetri!! i restanti cm e dm di torba avranno almeno 100-1000 anni se non di più!!!
la torba è un prodotto si organico ma che è stato stabilizzato (tutto ciò che poteva essere degradato è stato degradato o modificato) quindi a livello microbiologico ci si ritrova con un composto quasi "inerte", inattaccabile per intenderci!!!
la lignina è vero che è difficilmente degradabile ma solo per noi "animali". Molti funghi (ad esempio le carie oppure moltissimi batteri) degradano la lignina!!!
I letti delle pinete resistono a lungo è vero ma che habitat c'è?
C'è molto freddo, quindi tutti i processi chimici, fisici e biologici sono rallentati (mi riferisco alla microfauna e flora del terreno includendo anche funghi e batteri).

se fossi in voi (è solo un mio parere e un mio consiglio) comincerei a testare del compost!!! [SM=x349151]
09/01/2011 19:48
 
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Re: Re:
abadei, 09.01.2011 18:49:



Il fatto è piantina che le torbiere si sono formate in migliaia di anni e ciò che osservi in superficie nelle torbiere non è altro che un finissimo strato di sostanza organica in via di decomposizione e stabilizzazione: si parla dello spessore di mm, non di centrimetri!! i restanti cm e dm di torba avranno almeno 100-1000 anni se non di più!!!
la torba è un prodotto si organico ma che è stato stabilizzato (tutto ciò che poteva essere degradato è stato degradato o modificato) quindi a livello microbiologico ci si ritrova con un composto quasi "inerte", inattaccabile per intenderci!!!
la lignina è vero che è difficilmente degradabile ma solo per noi "animali". Molti funghi (ad esempio le carie oppure moltissimi batteri) degradano la lignina!!!
I letti delle pinete resistono a lungo è vero ma che habitat c'è?
C'è molto freddo, quindi tutti i processi chimici, fisici e biologici sono rallentati (mi riferisco alla microfauna e flora del terreno includendo anche funghi e batteri).

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Sullo spessore si stima 1mm l'anno in condizioni ottimali, ma dal momento che in coltivazione non possiamo produrre della torba occorre trovare sostituti organici, per far questo bisogna provare e vedere come si sviluppa.
Questo non è propriamente vero, in quanto parte della materia viene decomposta, mentre una parte no e finisce nella fascia anaerobica (se non sbaglio viene decomposto circa il 90%, non ho qua i dati quindi siate clementi).
La parte che finisce nella fascia anaerobica continua comunque ad essere intaccata dai vari microorganismi, quindi continua il degrado seppur in tempi estremamente più lunghi.
Inoltre, se la torba fosse realmente inerte come dici, perché mai ossigenandola se ne ha una ulteriore degradazione? non dovremmo mai aver problemi di travaso o di sostituzione della stessa.

La lignina a certi pH e in carenza di ossigeno diventa difficilmente attaccabile pure da altri organismi, difatti se pensi solo ai cumuli del compost vengono ossigenati per avere ottima mineralizzazione, se vengono tenuti zuppi e anossici producono solo odori sgradevoli e quel che vi è all'interno difficilmente viene mineralizzato del tutto.

Ci sono pinete anche in riva al mare, quindi non necessariamente siamo al freddo e in condizioni limitanti. Persino qua vicino a me, a 1000m convivono zone a pineta con zone a caducifoglie. E calcolando che la massa di materiale che viene ad accumularsi è nettamente maggiore per le seconde, la decomposizione dei primi è più dispendiosa in tempo e risorse.


Non avevov isto l'ultima frase:
Il compost è ricco di nutrienti, tendenzialmente basico e già molto decomposto e mineralizzato, non credo sia estremamente adatto.
[Modificato da Pi4nTiN4 09/01/2011 19:49]
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09/01/2011 22:25
 
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di sicuro è molto meno degradabile rispetto ai composti che volete usare!!!

vedremo i risultati delle vostre esperienze allora...
buona coltivazione
13/01/2011 15:10
 
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Dopo pochi giorni dall'inizio del test:

Substrato solo fieno: sviluppo di muffa, pianta sana;

Substrato fieno + aghi: lieve sviluppo di muffa, pianta sana;

Substrato segatura + aghi: niente muffa, pianta sana.


Per ora è il substrato con segatura a dare migliori risultati, ma siamo ancora all'inizio. Sembra anche trattenere molta acqua.
[Modificato da Andrew195 13/01/2011 15:14]
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