bruciature degli ascidi

Questo topic è dedicato ad approfondire le varie cause che possono portare a bruciature di opercoli e ascidi, in modo da trovarne gli agenti patogeni.


Parto con la prima pianta, nella speranza di vedere anche un po' le vostre

Sarracenia "Glider", tenuta in serretta.

01/06/2014

disidratazione della parte esterna dell'opercolo dovuta a:

1) effetto lente (poco probabile, dato la posizione ombreggiata della pianta)
2) presenza di funghi
3) nettare + funghi
4)disidratazione da parte del nettare
5) precipitazione di acqua piovana dal telo

da fare:

buttare sotto microscopio e analizzare il limite fra tessuti vitali e ormai morti. Cercare eventuali cause.

Asportazione di nettare dal bordo bruciato dell'opercolo. Si rinviene uno dei possibili funghi responsabili della bruciatura.

giu la stessa cosa sta accadendo anche a me....le due ipotesi secondo me sono:bruciature dovute all'effetto lente del telo oppure sono bruciature dovute all'insetticida spray che usai qualche mese fa e ora con il sole forte iniziano a bruciare...

il problema è che succede anche a persone che le tengono senza telo. Sull'effetto dei trattamenti ci sto ancora meditando per altre cause.

30/07/2014
Sarracenia purpurea subsp. venosa var. burkii

Osservazioni terra terra: ho notato che queste chiazze cominciano a comparire quando lascio tali piante sotto la pioggia. La visione ingrandita mostra un sacco di pallini neri.

Al microscopio:

si notano i conidiofori di un fungo patogeno. Agitando la foglia in acqua si raccolgono numerosi conidi che appartengono quasi sicuramente a Colletotrichum sp.



foto di confronto:

web2.mendelu.cz/af_291_projekty2/vseo/files/9/1542.jpg

www5.agr.gc.ca/resources/prod/img/science/images/13822/ct_fi...

Osservazioni finali: tale patogeno ha portato a morte un clone di S. psittacina in precedenza. È quindi uno dei funghi terricoli (ma anche aerei) che andrebbero tenuti sotto controllo, visto che può portare a marcescenza pure i rizomi.

I punti di infezione paiono essere i peli porosi presenti sulla superficie esterna (e forse anche interna) degli ascidi. Sono infatti presenti microcavità che possono essere sfruttate come primo insediamento per il patogeno.